Dall'apogeo di Atene alla guerra del Peloponneso

ATENE

Età classica

grande sviluppo della democrazia ateniese

tutti i cittadini possono partecipare al governo dello Stato senza distinzioni

Atene diventa "scuola della Grecia"

svilupparono il teatro, la storiografia, la medicina, la retorica, l’arte e la filosofia

Lega di Delo, 477 a.C.

alleanza tra città greche

Atene diventa la città-guida

le altre città contribuivano alla difesa comune

fornendo contingenti militari

pagando un tributo

Uomini al potere

Temistocle

fece costruire le Lunghe Mura per proteggere la via che congiungeva la città al porto, il Pireo.

Si inaspriscono i rapporti con Sparta

si creano due partiti di ateniesi

partito moderato

partito radicale

Cimone

Ripresa della collaborazione con Sparta che si interrompe a causa della ribellione degli iloti

i radicali codannano Cimone all'esilio

Pericle

trasferisce tutti i poteri all'Assemblea

chi partecipava otteneva un'indennità

essere "cittadino" diventa un mestiere

due cardini della democrazia ateniese

pari diritto di parola

pari diritti giuridici

Imperialismo

Pace di Callia, 449 a.C.

fine dello scontro tra Greci e Persiani

Pace trentennale

tra Atene e Sparta

Guerra del Peloponneso

GUERRA ARCHIDAMICA

Atene esclude Megara dai mercati della Lega di Delo, 431 a.C.

l'esercito spartano invade l'Attica

Pericle fallisce e muore a causa di un'epidemia di peste ad Atene, 430 a.C.

Sottoargomento

dopo varie sconfitte di Atene, si stipula la Pace di Nicia, 421 a.C.

Fine guerra Archidamica

Spedizione ateniese contro l'isola di Melo che finì con il massacro dei cittadini dell'isola

Alcibiade, al capo degli Ateniesi, convince l'Assemblea a intraprendere una spedizione contro Siracusa

l'esito della spedizione fu fatale per gli ateniesi

colpo di stato di Atene

al governo di Atene salgono i conservatori

restauro della democrazia

battaglia di Egospotami, 405 a.C.

Atene è costretta alla resa e Sparta esce vincitrice

SPARTA

"Guerra fredda" con i persiani

Politica conservatrice degli efori

rinuncia a qualsiasi attività di espansione oltre i confini territoriali