von Maurizio Salamone Vor 14 Jahren
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L'innovazione è l'implementazione di un prodotto nuovo o significativamente migliorato (sia esso un bene o un servizio), o di un processo, un nuovo metodo di marketing o un nuovo metodo organizzativo in ambito di business, luogo di lavoro o relazioni esterne.
Con attività di innovazione si intendono tutti i passaggi scientifici, tecnologici, organizzativi, finanziari e commerciali volti all'implementazione dell'innovazione. Alcune attività di innovazione sono esse stesse innovative, altre invece non sono nuove, ma sono necessarie per l'implementazione dell'innovazione, come ad esempio la Ricerca e Sviluppo non legata ad una specifica innovazione.
Il processo innovativo è quel processo che fa in modo tale che le risorse giunte dall'azione innovativa trovino ognuno un proprio collocamento (ruolo) all'interno dell'azione in modo tale da definire step, targets, e scadenze per il raggiungimento dell'Innovazione reale. Una volta che il processo innovativo viene identificato grazie all'azione innovativa allora possiamo identificare a sua volta L'INNOVAZIONE in modo da diffonderla sul sitema ed implementarla in altri ambiti che siano territoriali e/o virtuali.
L'azione Innovativa è quell'azione che si rivolge ad un gruppo di persone altamente motivate verso un unico obbiettivo e cioè quello di implementare processi verso un "azione diretta" volta alla realizzazione di un "prodotto" o "servizio" che risolve un problema globale in modo del tutto innovativo ed unico grazie all'uso di "risorse" umane, strumentali e finanziarie. Ogni "risorsa" deve trovare un target nell'azione ed un proprio obbiettivo volto al miglioramento non solo dell'azione innovativa stessa ma anche al proprio know-how ed al proprio "orticello innovativo". L'azione innovativa deve avere un nome e deve essere identificata con sensibilizzazione verso tutte le "risorse" messe in "gioco" all'interno dell'azione innovativa. Dalla seguente azione si giunge al "processo Innovativo".
La tecnologia è l'ambito multidisciplinare di ricerca e sviluppo di soluzioni, legate soprattutto ai processi produttivi.
Il termine deriva dal greco "tekhnologhia" (τεχνολογία), letteralmente "discorso sull'arte", dove con arte si intende il saper fare.
La tecnologia si occupa dello sviluppo di macchine partendo dai principi della scienza, a differenza della tecnica che invece si occupa del loro funzionamento. (wikipedia)
Territorio-Risorse
Il termine Crowdsourcing (crowd + outsourcing) è un neologismo che definisce un modello di business nel quale un’azienda o un’istituzione richiede lo sviluppo di un progetto, di un servizio o di un prodotto ad un insieme distribuito di persone non già organizzate in un team. Tale processo avviene attraverso degli strumenti web o comunque dei portali su internet.
Inizialmente il crowdsourcing si basava sul lavoro di volontari ed appassionati che dedicavano il loro tempo libero a creare contenuti e risolvere problemi. La community open source è stata la prima a trovarne beneficio.
Oggi il crowdsourcing rappresenta per le aziende un nuovo modello di open enterprise, per i freelance la possibilità di offrire i propri servizi su un mercato globale.
"Creatività è unire elementi esistenti con connessioni nuove, che siano utili".
Quando si lavora in rete si è al tempo stesso soli e in gruppo. Soli davanti al proprio computer, ma collegati con una intranet, con internet, con l’e-mail, con liste e forum di discussione. Si fa parte di gruppi stabili o mutevoli, che si aggregano e si riaggregano intorno a singoli progetti. Linux e l’open source in generale si basano sulla filosofia della cooperazione libera in rete. Tutto il workgroup di team di ricercatori o di professionisti sviluppa creatività di rete.
Per sviluppare creatività in rete si possono usare tutte le tecniche di creatività di gruppo, con opportuni adattamenti e/o mediante l'utilizzo di tools appositi.
Per esempio, il brainstorming in rete è solo scritto, e l’animatore deve stimolare lungo un determinato periodo di tempo gli interventi dei partecipanti.
La creatività individuale permette ad una sola persona di cambiare il mondo. Joyce, Schoenberg, Picasso lavorando nella solitudine del proprio studio hanno cambiato il modo di scrivere, di fare musica, di dipingere. Può manifestarsi con il lampo di una intuizione, ma più spesso è il frutto di un lungo lavoro di ricerca, di demolizione del vecchio e di ricostruzione del nuovo.
E’ creatività individuale anche quella dell’imprenditore che ha un’idea e la realizza con la sua impresa, o del ricercatore che ponendosi nuovi problemi giunge a nuove soluzioni.
Una cattedrale gotica o un film sono il frutto della creatività di gruppo. Dal regista al montatore, dal capomastro all’intagliatore di pietre, ognuno dà il suo contributo significativo all’opera.
Anche la musica improvvisata di un gruppo jazz è frutto di creatività collettiva, che si sviluppa attraverso regole ben precise.
Sedute di brainstorming e circoli di qualità producono risultati creativi con il contributo di tutti i componenti del gruppo.
Nel linguaggio comune un paradigma è un modello di riferimento, un termine di paragone. La parola deriva dal greco antico paradèigma, che significa esemplare, esempio.
In filosofia la parola archetipo è analoga.
In filosofia della scienza un paradigma è la matrice disciplinare di una comunità scientifica. In questa matrice si cristallizza una visione globale (e globalmente condivisa) del mondo, e più specificatamente, del mondo in cui opera e del mondo su cui indaga la comunità di scienziati di una determinata disciplina.
Esso costituisce e delimita il campo, logica e prassi della ricerca stessa, come principio ordinatore leibniziano. È all'interno della logica paradigmatica che la ricerca scientifica individua il suo oggetto di studio, i problemi più cogenti, la tecnica migliore per affrontarli.
Proprio per questa funzione di "primo motore immobile" del paradigma è assolutamente necessario per Thomas Kuhn che esso sia largamente condiviso dalla comunità di studiosi. Solo le discipline più mature, non a caso, possiedono un paradigma stabile.
In questa forma, nella scienza normale, un paradigma è la congiunzione di esperimenti, basati su modelli, che possono essere copiati o emulati. Il paradigma prevalente rappresenta, spesso, una forma specifica di vedere la realtà o le limitazioni di proposte per l'investigazione futura; qualcosa di più e di diverso da un metodo scientifico generico.
In modo complementare, una rivoluzione scientifica è caratterizzata da un cambio di paradigma.
By Wikipedia
p.s.INNOVAZIONE=PARADIGMA????? O VICEVERSA???
Soggettive. Dipendono dalla "credenzialità" dell'azione innovativa e della creatività individuale e nella relativa azione innovativa.