von Edoardo Belotti Vor 11 Monaten
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I fratelli Arvali si occupavano di fare riti di purificazione, ovvero a inizio maggio andavano nei campi e li "benedicevano" in nome di un raccolto ricco, purificandoli e rendendoli immuni dai nemici e dalle carestie. Erano 12 sacerdoti (il numero dei mesi in un anno era stato scelto in loro onore) e rimanevano in carica a vita. Solamente i patrizi ne potevano fare parte
I Feziali si occupavano di rituali bellici. Quando iniziava una guerra, erano loro a dichiararlo al popolo. Inoltre erano durante tutto il conflitto facevano sacrifici per rendere gli dei favorevoli. Finita la guerra stava a loro svolgere i rituali
Gli aruspici osservavano l'orientamento degli organi, il loro colore e la loro consitenza, interpretando poi questi aspetti come volontà degli dei. Il peggior possibile caso era trovare un animale senza un determinato organo, segno di sciagura. Carica esclusivamente legata ai patrizi. Le previsioni erano in loro favore la maggior parte delle volte
Ogni romano sente il "dovere" di mostrare rispetto verso gli dèi, infatti le carriere politiche partivano tutte da cariche religiose
Il più importante dei sacerdoti veniva chiamato Pontifex Maximus, e aveva un ruolo importantissimo nella guida culturale e religiosa della città
I pontefici erano un collegio sacerdotale, che aveva il ruolo di stilare il calendario e tenere conto del passare degli anni e dei secoli, un ruolo di grande importanza. Le principali fonti scritte dei secoli iniziali sono giunte a noi grazie ai libri degli annali dei pontefici, libri enormi in cui venivano segnati gli eventi principali di un determinato anno
Ogni familia teneva in casa i "Penàti", ma oltre ai Penati privati, c'erano i penati pubblici. Nel tempio della dea Vesta venivano custodite le statuine che secondo la tradizione appartenevano a Enea
Panthèon romano
I romani avevano una grande vastità di culti in cui credevano, a partire dai culti familiari. Ogni familia aveva delle statue raffiguranti gli avi. Venivano lasciati nella parte più interna della casa, al sicuro dagli estranei, nel focolare
Secondo la tradizione romana Enea fu il primo a portare a Roma i Penati, mentre fuggiva da Troia
Con il passare dei secoli, i Romani assimilarono nel proprio Panthèon le divinità greche. Dopo aver conquistato la regione ellenica, Gradualmente si innestarono le divinità greche, con nomi latini (Giove, Minerva,Giunone (questi primi 3 venivano detti triade capitolina perchè sul monte capitolino sorgeva un tempio in loro nome) Plutone,Venere,Marte,Afrodite, Nettuno...)
Inizialmente i romani credevano in divinità simbolo della natura, come Saturno, Fons e Fauno