La coltivazione della vite e la produzione del vino hanno radici profonde nella storia umana, risalenti a diverse migliaia di anni fa. Durante il Neolitico, l'uomo iniziò a selezionare e coltivare la Vitis Vinifera Silvestris.
secondo molti studiosi la parola deriva dal Sanscrito vena termine formato dalla radice ven- che significa amare dalla stessa radice deriva in nome Venus. Cicerone invece attribuisce invece alla parola vino un'etimologia latina vir (uomo) e vis (forza)
Lo CHAMPAGNE - la svolta nella produzione dello Champagne avvenne grazie a Dom Pierre Perignon, nelle cantine dell'Abbazia di Hautvillers, il monaco benedettino studiò lo sviluppo della vite, lavorò al processo di assemblaggio selezionando con cura le uve da miscelare prima della pressatura, per ottenere un vino sempre più limpido, cercando di travasarlo al momento giusto, fu a lui che si deve l'uso del tappo di sughero per trattenere la spuma. il vino piacque ai nobili della corte di Francia dando il via alla fortuna di questo vino.
LO SCANDALO DEL METANOLO
Nel 1986 uno scandalo tutto italiano segnò un altro punto di svolta per la nostra enologia. L’utilizzo del metanolo per alzare la gradazione alcolica di vini di bassa qualità da parte di alcuni scellerati e le conseguenti decine di morti e cecità permanenti ad esso riconducibili, segnò un danno d’immagine per la produzione Italiana con conseguenze che all’inizio sembrarono irreparabili. In realtà questo era solo il segnale che il momento era arrivato per introdurre anche in Italia quelle norme ma soprattutto quell’amore per l’eccellenza in contrapposizione al volume produttivo che ancora separava, con poche eccezioni, la produzione Italiana da quella d’oltralpe.
IL FLAGELLO CHIAMATO FILOSSERA
Il flagello della Fillossera si manifestò in Europa a partire dalla seconda metà dell’800. Ben presto questo parassita divenne un flagello quasi incontenibile che portò alla distruzione di più di un quarto del patrimonio viticolo europeo. La soluzione fu l’utilizzo della immunità radicale sviluppata da alcune specie americane, innestando la varietà europea su di un “piede” resistente all’insetto.