Kategorien: Alle - personaggi - ironia - realtà

von Domitilla Caponio Vor 4 Jahren

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pirandello copia

L'opera di Luigi Pirandello, autore prolifico e innovativo, si distingue per il suo teatro umoristico e la sua produzione novellistica. Nel periodo tra il 1916 e il 1925, il suo teatro ottiene un successo internazionale, caratterizzato da uno stile prosastico, ironia e umorismo.

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LUIGI PIRANDELLO 1867-1936

STAGIONE SURREALISTA (1926-1936)

Una giornata (ultimo volume di Novelle per un anno) esce postumo -caratteri più lirici rispetto alle precedenti -epifanie: fusione fra uomo e natura

1936 Il chiodo

TEMI:ossessione coscienza, verità, senso di colpa azione impulsiva, senza riflessione

PERSONAGGI/TRAMA: un ragazzo ha ucciso con un chiodo una bambina,Betty, della quale scopre di essere innamorato; durante l'interrogatorio si cerca di scoprire perchè l'ha fatto; inizia a vagare con il pensiero, a sognare una situazione idilliaca, in cui, però, ad un certo punto la bambina scappa da lui; infine lo scagionano

ossessione per il chiodo e uccisione della bambina = elementi espressionisti la conclusione lascia intuire che il bambino rsarà per sempre perseguitato dal ricordo di Betty racconto non diacronico ambientazione: Stati Uniti (tipica dell'ultimoperiodo)

1935 Una giornata

TEMI: identità vita-morte insicurezza, inettitudine perdita dei punti di riferimento perdita della memoria rapporto generazionale anziani-figli-nipoti

situazione surreale: uomo viene sbalzato da un treno, ha perso la memoria, non ha i documenti con sè; si stupisce di cose che agli altri sembrano normalissime; non riconosce sua moglie, la sua casa si tratta di un sogno: l'uomo, infatti, si sveglia nella sua camera da letto; è ormai anziano, sta per morire

riferimenti al lanternino del treno che si è spento, è scomparso cfr. lanterninosofia = perdita di ogni certezza

1934 C'è qualcuno che ride

possibili interpretazioni di questa "allegoria vuota" (non ci sono indizi, aperta, si presta a più letture): -critica al regime fascista, come suggerito dall'uso del termine "adunata" -svela meccanismi politici: la famiglia è capro espiatorio su cui sfogare ansia e preoccupazione x crisi -forma reprime e rifiuta la vita, conformismo -natura vs società

PERSONAGGI: invitati, organizzatori, padre e figli (contadini) -NARRATORE interno, non è onniscente, più focalizzazioni (si conclude con quella del padre, che teme la punizione della folla e non capisce perchè la risata dei bambini abbia scatenato quella reazione: manca il sentimento del contrario, una spiegazione, una riflessione

situazione paradossale: c'è una festa di carnevale, ma nessuno si diverte; un uomo e i suoi figli ridono e vengono condannati dagli altri elementi grotteschi: ballerini-marionette elementi surreali/espressionistici: ambientazione e personaggi non definiti, atmosfera onirica, inquietante, tutto sembra sospeso

TEMI: riso (spontaneo vs forzato, sprezzante), convenzioni sociali

1930 I giganti della montagna

cfr. le ultime volontà di P.: -no funerale di Stato, no fiori, no ceri, carro funebre semplice, no accompagnatori -salma nuda su un lenzuolo -cenere disperse o urna portata nella contrada del Caos, dove è nato, e "murata in qualche rozza pietra"

-incompiuto -riprende novella de Il figlio cambiato -componente autobiografica

1925 Uno, nessuno e centomila
-fiducia nella natura -ottimismo -esaltazione dell'inconscio come manifestazione della VITA (energia positiva, disgregazione anarchica dell'io) che prevale sulla FORMA -ripresa di miti e simboli
1936 muore a Roma
1929 Accademia d'Italia 1934 PREMIO NOBEL PER LA LETTERATURA
-fine esperienza Teatro dell'Arte -delusione fascismo -vive all'estero per seguire messe in scena delle sue opere

TEATRO UMORISTICO (1916-1925) il successo internazionale

POESIA
1912 ultima raccolta Fuori chiave -ironia, umorismo, stile prosastico -componimenti più originali
1922 riorganizzazione dell'intera produzione novellistica nella raccolta Novelle per un anno -progetto: 15 novelle x 24 volumi = 360 + 5 (una novella per ogni giorno dell'anno) ma ne completati e pubblicati solo 15 (tot. 25 + 26) -ogni volume ha il titolo della prima novella -non sono nè raggruppate cronologicamente, nè tematicamente, no legami con le date: CAOS E INSENSATEZZA DELLA REALTÀ -uso mimetico linguaggio, quotidiano, ma che mette in evidenza irrazuinalità e contraddizioni, provocando effetti di straniamento -tecnica della "zoomata": attenzione al dettaglio con effetti espressionisti -prevalenza di dialoghi/monologhi/struttura argomentativa: con la forza della ragione è possibile giungere a verità relative -varietà punti di vista e focalizzazioni cfr. La tragedia di un personaggio (novella metaletteraria e programmatica:mostra processo creativo)

NOVELLE DEL GROTTESCO

1917 La carriola

TEMI: società come trappola epifania necessità di momenti di libertà: la carriola con la cagnolina può sembrare ridicola, ma rivela un'insoddisfazione, un senso di oppressione elementi grotteschi/umoristici

1914 Il treno ha fischiato

-fischio del treno = epifania: esiste un'altra vita

-PERSONAGGI: impiegato Belluca, capoufficio, colleghi, medici (punti di vista si alternano) -NARRATORE: vicino di casa di Belluca, cerca di capire qual è la verità

-TEMI: rapporto fra nichilismo e ricerca verità follia = fantasia e pulsioni vitali, repressione (Belluca portato in manicomio) cfr. incipit "Farneticava."

1912 Tu ridi

confronta con C'è qualcuno che ride per differenze fra i due periodi

PERSONAGGI: sig. Anselmo, impiegato, prigioniero del suo lavoro e della famiglia (ragionatore/positivista/scettico) sua moglie, nuora, nipote Susi, medico

TEMI: doppio: sogno vs realtà -il sogno come momento in cui si manifesta la vita:per il protagonista Anselmo è l'unica possibilità di evasione dalla realtà quotidiana, sebbene breve e illusoria -il riso di Anselmo: inizialmnte liberatorio, si contrappone a quello di sua moglie, isterico, falso infine diventa un riso amaro (umoristico): si rende conto che ride per delle stupidaggini; in realtà non c'è nessun motivo per ridere

NOVELLE di ambientazione SICILIANA

1911 La patente

TEMI: superstizione, tipica della Sicilia del tempo e dei ceti popolari in genere -relazione fra burocrazia/documenti e identità

PERSONAGGI: Rosario Chiarchiaro (n.b. nome in antifrasi con abbigliamento nero e ruolo di iettatore), giudice D'Andrea NARRATORE esterno

MASCHERA e IDENTITÀ: giudice (pv razionale) vs Chiarchiaro (vuole che gli sia riconosciuta patente la patente di iettatore, per sfruttare a proprio vantaggio la superstizione dei compaesani): situazione umoristica

1907 Ciaula sopre la luna

altre interpretazioni: -allegorica/"jungiana": luna è surrogato materno, Ciaula è un feto che "nasce" dalla terra e si stupisce del mondo

confronta con Rosso Malpelo

PERSONAGGI: Ciaula (alla lettera vuol dire "cornacchia") è un caruso, ingenuo, l'unico in grado di cogliere la bellezza della natura

-frattura fra natura e società

1902 Il figlio cambiato

ispirata a un racconto popolare siciliano, archetipico, che ha avuto molta influenza sulla psiche di Pirandello: anche lui si sentiva sbagliato, inadatto a vivere

una madre crede che suo figlio sia stato sostituito con un bambino deforme dalle streghe; chiede informazioni sul suo "vero figlio" ad una donna che approfitta della superstizione, ma nel frattempo mantiene in vita il bambino

NARRATORE: esterno, mette in evidenza superstizione e irrazionalità delle popolane

storia ripresa nell'ultimo romanzo (imcompleto) I giganti della montagna

TEATRO: la raccolta MASCHERE NUDE
IL METATEATRO

1930 Questa sera si recita a soggetto

TEMA: ruolo degli attori, del regista, del testo teatrale coincidenza fra momento artistico e vitale (cfr attrice che ha veramente un collasso quando simula uno svenimento)

PERSONAGGI:attori che si ribellano al regista, che pretende da loro che seguano un canovaccio, senza obiezioni; tuttavia loro interrompono spesso le prove per criticarlo

critica al teatro tedesco

1924 Ciascuno a suo modo

commedia "a chiave" = ispirata a fatti reali; sono presenti sia i protagonisti veri della vicenda che gli attori che la mettono in scena: 3 livelli di rappresentazione, spesso confusi e sovrapposti 1. finzione teatrale 2.Vita reale che irrompe nel palcoscenico, non soddisfatta della rappresentazione 3. rappresentazone simultanea di arte e vita (i personaggi reali e gli attori alla fine si comportanko allo stesso modo)

METATEATRALITÀ: -no differenza fra scena e extrascena (teatro o piazza?) -vita=finzione, finzione=vita, teatro è specchio del reale e il reale è specchio del teatro

1922 Enrico IV - tragedia in 3 atti

METATEATRALITÀ: -SPIEGAZIONE DEL PERCHÈ L'OPERA NON POSSA ESSERE CONSIDERATA UNA TRAGEDIA PRESENTE GIÀ AL SUO INTERNO (NO PROBLEMA ETICO-MORALE, no narrazione diacronica, no passioni) -il protagonista non è l'Enrico IV storico: mascherata, gioco della recitazione -sovrapposizione fra i due tempi storici '100 e '900 tuttavia non è il teatro il centro dell'opera, bensì come esso venga sfruttato per assecondare il pazzo e svelare la sua finzione (superamento del metateatro)

intertestualità: cfr Uno, nessuno e centomila didascalie descrittive con elementi grotteschi: es. capelli tinti per metà, guance rosse... cfr trasposizione cinematografica di Bellocchio (intreccia vicenda Aldo Moro)

TEMI: identità maschera e persona follia (preferita alla vita reale) funzione dell'abito, dell'esteriorità essere vs dover essere fluire del tempo che impedisce ad una persona di rimanere sempre uguale e coerente (Enrico vi si oppone rimanendo aggrappato alla sua maschera, al momento in cui ha 26 anni; ne consegue l'impossibilità di un futuro) modello del doppio/coppie di personaggi/doppi triangoli amorosi

PERSONAGGI:

Dottore ragionatore che fallisce

Belcredi

autoritratto di Pirandello? escogita la messa in scena sfogliando una rivista (Pirandello ha trovato l'ispirazione per quest'opera proprio sfogliando una rivista) ragionatore: capisce E. nonostante sia suo rivale in amore

nel finale viene ucciso da Enrico IV interpretazioni: 1. vendetta per amore 2. finzione ha preso il sopravvento, a prescindere dalla volontà del personaggio (tutti gli oggetti sulla scena sono finti tranne la spada, cfr. ultima didascalia "E. esterrefatto dalla vita della sua stessa finzione" 3. crisi della finzione: E. uccide consapevolmente B. per continuare a fingere di essere pazzo, per proteggere la sua finzione minacciata

Enrico IV

l'autore non rivela il suo vero nome, perchè esso delimita, confina la vita; Enrico impiega tutte le sue forze per rimanere ancorato alla maschera

rif. allo strappo opposto a quello dello "strappo nel cielo di carta"; qui serve a far tornare Enrico IV "in sè", nella sua forma

1921 Sei personaggi in cerca d'autore

METATEATRALITÀ: la tecnica dello straniamento e dell'osceno teatrale -commedia "da fare" -non ci sono nè atti, nè scene, sono "inerruzioni casuali" -taetro spoglio, no costumi

TEMA: teatro nel teatro maschera vs persona realtà vs finzione no coincidenza fra arte e vita impossibilità del tragico impossibilità del romantico

PROTAGONISTI

ATTORI, CAPOCOMICO

PERSONAGGI: padre: maschera del rimorso madre:dolore figlio:sdegno figliastra:vendetta madama Pace: surrogato materno, sottomette la figliastra bambina e giovinetto:maschere mute diffidenti nei confronti della compagnia teatrale: critica al teatro borghese, incapace di rappresentare veramente la vita real

percorso dell'autore: identificazione, distacco, rifiuto percorso dello spettatore è inverso:umorismo

finale: figliastra fugge dal palcoscenico ridendo e inizia a correre fra le poltrone interpretazioni: 1. rivendicazione libertà 2. lei incarna l'autore, che desidera liberarsi dalla sensazione di oppressione provocata dal ricordo del padre 3. vita che si ribella alla forma (sebbene l'arte sia una forma cfr metateatralità)

IL TEATRO DEL GROTTESCO

1918 Il gioco delle parti

TEMA: il "gioco della vita", dei ruoli, delle forme e delle maschere e il suo rimedio: l'indifferenza (metafora dell'uovo suotato) -ragione vs passione -teoria dei "perni" = lanternini = certezze, punti di riferimento

PERSONAGGI: Silia, il suo amante Guido, suo marito Leone (ragionatore), attentatori, dottore, cuoco nella novella da cui è tratto hanno nomi diversi

interpretazioni: 1. Leone è una maschera nuda perfetta 2. Leone in realtà fallisce, perchè ancora innamorato della donna e succube delle passioni; indossa dunque solo la maschera del ragionatore

monologo Silia su corpo della donna cfr Vestire gli ignudi (protagonista femminile) rif. Bergson

2 finali: 1. Leone rompe l'uovo e lo mangia 2. Leone rimane a fissarlo

1917 Così è, se vi pare - parabola in 3 atti

TEMA: Cosa possiamo sapere realmente degli altri? -relativismo gnoseologico, verità (come suggerito dal titolo che fa dell'opera un manifesto del pensiero relativista) -influ. teoria relatività Einstein -pettegolezzo -difficoltà ad esprimersi, incomunicabilità -pazzia

PERSONAGGI

medioborghesi, sottoposti

figlia della signora Frola&moglie del signor Ponza: allegoria della verità soggettiva destituzione dell'io cfr. Binet

sigora Frola signor Ponza sottoposti a un interrogatorio (cfr. G. Macchia): possibile interpretazione:critica al fascismo e agli abusi di potere la novella da cui è tratto si intitolava "La signora Frola e il signor Ponza, suo genero", mettendo in evidenza parentele

altaborghesia

sostenitori della signora Frola o del sig. Ponza

sig. Laudisi -ragionatore -ogni atto si conclude con la sua risata, quella di chi ha -capito che non esiste alcuna certezza cara -carattere di sacralità: vestito di viola, il nome ricorda la parola "laude"; la sua religione è il relativismo

1916 Il berretto a sonagli

TEMA:rapporto servo-padrone, gerarchie teoria delle "carte": sociale/civile, seria (ci permette di comunicare con un'altra persona), folle (ci permette di dire la verità, ma ci porta al di fuori del contesto sociale) dovere-volere ragione-passione pupazzata

PERSONAGGI:signora Fiorica, tradita dal marito, balia, Nina amante, sorella, marito dell'amante sig Ciampa, vicecommissario inetto

in siciliano (messa in scena in napoletano da Eduardo de Filippo)

1924 (dopo delitto Matteotti) iscrizione al partito fascista

riceve finanziamenti per tourneé mondiale con la compagnia del Teatro d'Arte di Roma

1929 discorso per l'80° compl. di Verga celebrazione Malavoglia
figli in guerra 1919 moglie ricoverata in clinica psichiatrica + sensi di colpa

NARRATIVA UMORISTICA (1904-1910)

TEATRO
1919 adattamento teatrale della novella Lumìe di Sicilia La morsa
1911 Suo marito 1915 Si gira... inizia la stesura di Uno,nessuno, centomila
1909 I vecchi e i giovani
1904 Il fu Mattia Pascal
ne derivano opere caratterizzate da -disarmonia, contraddizione, distruzione gerarchie e sistemi di valori -grottesco -strutture aperte e inconcluse -rifiuto del sublime e del linguaggio aulico -destituzione dell'io cf. critico L. de Castris -prevalenza del momento celebrale, razionale, sull'azione: i personaggi "RAGIONATORI"
relativismo filosofico

concetto di VERITÀ posto in discussione (sia verità oggettiva e scientifica positivistica che quella soggettiva romantica intesa come possibilità del soggetto di dare forma al mondo)

umorismo

1908 l'Umorismo (saggio)

è definito SENTIMENTO DEL CONTRARIO si differenzia dalla comicità (AVVERTIMENTO DEL CONTRARIO, che è il primo momento umoristico) attraverso un momento di RIFLESSIONE cfr. "La vecchia imbellettata" parte II, cap II

riso amaro, atteggiamento critico negativo, ironico e autoironico, che mette in evidenza le contraddizioni, irride e compatisce ma incapacità di risolvere le contraddizioni, di creare nuovi valori

MASCHERA NUDA -non vive, bensì si guarda vivere -straniamento -distacco riflessivo pietoso e ironico -ride della vita, perchè non ha senso cfr. Nietzsche

contrasto fra

VITA -flusso -più anime -pulsioni inconsce -irrompe solo nei sogni, nella follia, nella malattia

PERSONA -pulsioni e desideri soddofatti -corrispondenza fra passioni e ragione

FORMA -rigida -norme e convenzioni sociali -autoinganni -rappresentazione mentale parziale e semplificatrice

PERSONAGGIO/MASCHERA -si adegua passivamente alle forme -incoerente, ipocrita

visione ontologica: umorismo costante nell'arte dall'antica Grecia a '900 come tendenza dell'arte a smascherare le illusioni anche se nella modernità l'arte epica e tragica non è più possibile, poichè presuppone la presenza di valori condivisi e rappresenta eroi coerenti, ideali, non reali cfr. "L'arte epica compone, quella umoristica scompone" parte II, cap IV

personaggi moderni non sono eroi, bensì inetti

Premesse filosofiche a Il fu M.P.

visione storica: umorismo nasce con la modernità (da Copernico in poi) come tendenza alla demistificazione, al nichilismo

1908 Arte e scienza

contraddizione fra esigenza di sintesi e di armonia (cfr. De Sanctis, Goethe) e propensione all'uso ironico del materiale romantico, alla scissione del'io, alla scomposizione (cfr. letteratura tedesca fine '800), che diventerà prevalente rispetto alla prima

COSCIENZA DELLA CRISI (1892-1903)

ROMANZI
1895 Il turno
1901 L'esclusa
NOVELLISTICA
serie di Beffe della morte e della vita
1984 Amori senza amore
POETICA/SAGGISTICA
1893 Arte e coscienza d'oggi

influenza psicologia: cfr. Binet: teorizza pluralità dell'io = livelli diversi della vita psichica (consci e inconsci), più personalità

interesse per il COMICO e l'UMORISTICO

crisi valori '800 e superamento positivismo:

speranza in nuovi valori illusoria modernità è confusione

il SOGGETTIVISMO novecentesco = non esiste un mondo oggettivo, ma solo proiezioni del soggetto cfr. Nietzsche e Schopenauer

moglie Maria Antonietta Portulano colpita da una paralisi + fragile equilibrio mentale

influenza riflessione sulla "follia"

1903 rovina economica della famiglia

scrive su compenso

professore universitario a Roma

FORMAZIONE GIOVANILE (SINO AL 1892)

PRODUZIONE POETICA
1891 Pasqua di Gea
1889 Malgiocondo
no particolare innovazione rispetto a poesia '800
POETICA
lettera alla sorella Lina

letteratura e studio forma di comprensione vana, ma necessaria per continuare a vivere e non sprofondare nella disperazione ("la meditazione è l'abisso nero")

gli ideali, i sentimenti, le abitudini, le occupazioni sono solo delle illusioni che rendono tollerabile l'esitenza -similitudine con animali: ragni, lumache, molluschi hanno bisogno di un "piccolo mondo", di un appiglio per vivere, anche se fragile

la vita come "enorme pupazzata" priva di senso

-positivismo "pessimista" cfr. Verga e De Roberto (testo: Come Verga e Pirandello intendono il progresso) -materialismo cfr. Leopardi + risvolto vitalistico e pagano nella poesia cfr. Carducci

critica al Simbolismo e all'estetismo decadente (spec. D'Annunzio)

ELEMENTI BIOGRAFICI
università di Palermo, Roma, Bonn
conflitto con il padre
patriottismo e valori risorgimentali
folklore siciliano