EMIGRAZIONE : circa 5,3 milioni di persone (15% della popolazione)
1. prima emigrazione 1876/1900 grande esodo della storia moderna
2. mete: Napoli, Roma, Torino, Genova, Milano
3. non si trova la prosperità sognata perciò ci si sposta verso:
4. Francia, Stati Uniti, Argentina
5. negli Stati Uniti i primi emigranti furono i Veneti e i Friulani
6. si adattano a fare tutti i tipi di lavori mandando la maggior parte dei loro guadagni a casa. Poi iniziano ad investire in attività sul luogo, spesso dimenticando la propria patria.
16. poi troviamo i nuovi cittadini italiani, cioè persone italiane di origine straniera che emigrano in un paese terzo o che rientrano nel luogo d'origine dopo aver ottenuto la cittadinanza italiana.
NUOVE CATEGORIE DI MIGRANTI:
MIGRANTI MATURI DISOCCUPATI, ultracinquantenni che hanno perso il lavoro e che devono mantenere la famiglia.
MIGRANTI GENITORI-NONNI RICONGIUNTI
MIGRANTI DI RIMBALZO: emigranti che sono rientrati in Italia ma che decidono di ripartire per bisogni familiari.
MIGRANTI PREVIDENZIALI: pensionati che si spostano verso paesi dove la vita costa meno.
7. Grande Emigrazione Europea: seconda fase di emigrazione dove i protagonisti sono i meridionali (9 milioni)
8. Verso Francia, Germania, Svizzera
9. (TERZA FASE)Prima Guerra Mondiale pose fine a questa fase. Tra le due guerre 1918/1939 a causa delle restrizioni legislative , dei popoli d'approdo, della crisi economica del '29, della politica fascista anti-emigratoria il flusso emigratorio si blocca
10. QUARTA FASE (1945/1970) i flussi migratori tornano alti verso: America Latina, Australia, Francia, Germania, Belgio; Svizzera. (7 milioni di persone)
11.Dall'unità d'Italia agli anni settanta circa 27 milioni di persone hanno lasciato il paese.
Hanno dovuto affrontare
realtà dura, problemi igienico sanitari, sociali ed economici, furono bollati come razza "inferiore", "assassini", "pelle oliva", bassi salari. Tutto ciò spesso era nascosto ai propri connazionali per non deludere le aspettative.