EQUAZIONI DI II GRADO

Dal XIX secolo a.c.

Babilonesi:

Riconoscevano 3 casi con coefficienti positivi e non una forma normale unica

1- x2 + bx = c

2- x2 + c = bx

3- x2 = bx + c

Prime testimonianze di equazioni quadratiche con le prime tecniche di risoluzione

Non accettano soluzioni negative e nulle

Nella loro forma normale il coefficiente di II grado non è unitario

Moltiplicavano tutti i membri per a; sostituivano ax con y e ottenevano una nuova equazione in forma normale con variabile y ( y2 + by = ac)

Avevano una soluzione con formule simili a quelle odierne

V- IV secolo a.c.

Matematici Babilonesi e Cinesi utilizzano il metodo del completamento del quadrato per risolvere equazioni quadratiche positive, senza raggiungere una forma normale

Euclide descrive un metodo geometrico più astratto

Diofanto di Alessandria si occupa della soluzione delle equazioni di II grado senza però conseguenze significative

VII secolo a.c

Il matematico Indiano Baudhayana scrive il Shulba Sutras e usa per primo equazioni quadratiche della forma ax2 = c e ax2 + bx =c con annessi modi risolutivi

Anno 0

Nascita di Cristo

Dal II al IV secolo d.c.

Stesura manoscritto Bakhshali, con la formula risolutiva delle equazioni quadratiche

Dal IX al X secolo d.c.

Al-Khwarizmi:

Sviluppa un insieme di formule che funzionava per soluzioni positive

Distingue 5 tipi di equazioni ( le tre dei babilonesi e l'equazione PURA x2 = c e quella SPURIA x2 = bx )

Soluzioni negative non accettate

Utilizza il metodo del completamento del quadrato proponendo anche una trasposizione grafica

Riconosciuto a SRIDHAra la priorità della scoperta della formula generale per risolvere un'equazione quadratica

Abraham bar Hiyya Ha-Nasi introduce per la prima volta in Europa la soluzione completa con il suo Liber embadorum

XVI secolo d.c

Viete:

Introduce le lettere per esprimere i coefficienti dell'equazione

Scopre formule che mettono in relazione i coefficienti dell'equazione con le radici

Data

VII secolo d.c.

Brahmagupta, I° matematico noto ad aver usato la formula algebrica generale, consentendo soluzioni positive e negative

XV secolo d.c.

Si iniziano ad accettare soluzioni negative, complesse e si inizia a porre l'equazione in un'unica forma normale

XVIII secolo d.c.

Cartesio introduce la regola dei segni