L'autore sostiene che la privazione della libertà sia una punizione più efficace rispetto alla pena di morte. Egli argomenta che, mentre una condanna a morte rappresenta un momento di violenza passeggera, il lavoro forzato o il carcere a vita offrono un'
Nella sua opera Beccaria afferma, aiutandosi con delle argomentazioni, che la pena di morte oltre ad essere una forma di violenza gratuita può essere controproducente per lo stato e quindi non è necessaria e neppure utile.
L'autore, trova inoltre molto strano che altri uomini
possano decidere togliere la vita ovvero il bene
massimo di una persona.
Beccaria inizialmente dichiara che la pena di more
entra in conflitto con l'obbiettivo principale che si
prefigge uno Stato ovvero quello di tutelare la
sicurezza di un cittadino.
Perché privare la libertà ha più effetto
Infine Beccaria afferma che anche se un uomo
di fronte alla morte può comportarsi in maniera
tranquilla o quasi indifferente per vanità o per
fanatismo, nessun uomo può essere passivo
di fronte al continuo lavoro forzato.
L'autore ritiene anche che questo
metodo è più efficace in quanto di
fronte ad un momento di violenza
passeggiera il nostro animo reagisce
diversamente rispetto il vedere la
stessa azione ripetuta in continuo.
Cosa può sostituire la pena di morte
Beccaria stima che l'immagine di un uomo
privato della sua libertà e costretto al carcere
a vita oppure ai lavori forzati sia più "forte" rispetto
quella di un esecuzione in quanto quel momento è
passeggiero mentre Beccaria suggerisce di fornire
alle persone un immagine di sofferenza continua.
Quando la pena di morte
si rende necessaria?
Beccaria in realtà ritiene che la morte di un individuo
si ritiene necessaria solo in due casi
Beccaria reputa che la morte sia necessaria anche
nel caso che il solo fatto che un individuo sia in
vita possa causare delle rivolte o una rivoluzione pericolosa
Nel primo caso la morte di un individuo
si considera necessaria quando egli anche
se privo della liberta abbia ancora dei contatti
che potrebbero compromettere la sicurezza
dello stato