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por Francesca Elisei hace 3 días

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Giacomo Leopardi

Giacomo Leopardi, nato a Recanati nel 1798 e morto a Napoli nel 1837, è uno dei più importanti poeti e filosofi italiani. La sua vita, caratterizzata da una salute fragile e da una profonda riflessione sulla condizione umana, ha lasciato un segno indelebile nella letteratura italiana.

Giacomo Leopardi

"L'infinito", video di approfondimento.

"Il Giardino fiorito", video di approfondimento.

"Dialogo della Natura e di un Islandese", video di approfondimento.

Giacomo Leopardi

Il rapporto con i genitori è freddo e distaccato: il padre è un rigido conservatore, la madre ossessionata dalla religione. Quali sono i suoi spostamenti per sfuggire all'oppressione familiare?

L'ultimo soggiorno recanatese va dal novembre 1828 all'aprile 1830.
Nel novembre del 1827 si reca a Pisa .
A Pisa si apre il ciclo pisano recanatese : nell'aprile 1828 scrive IL RISORGIMENTO e A SILVIA.
Nel 1825 L. lascia Recanati e va a Milano. Vive tra Milano e Bologna e a Bologna frequenta il suo amico Pietro Giordani.
Nel maggio del 1823 fa ritorno a Recanati e si occupa dell'elaborazione filosofica e della scrittura.
Soggiorna per un breve periodo a Roma ospite degli zii Antici.
Nel 1819 tenta una fuga da Recanati, ma fallisce.
L'INFINITO è un idillio composto di 15 versi di endecasillabi sciolti nel 1819. Riferimenti alla realtà materiale, alle percezioni sensoriali e a sentimenti e riflessioni si fondono mirabilmente, con uno scambio tra sensazioni ed emozioni che risente della formazione sensistica di L.

Non fu solo poeta, ma scrittore, filosofo e filologo italiano.

Viene ricordato per "i sette anni di studio matto e disperatissimo" (1809-1816) caratterizzanti il periodo da autodidatta nella vasta biblioteca paterna.
Nel 1816 avviene la sua CONVERSIONE LETTERARIA (all'amore per l'erudizione si sostituisce la più accesa consapevolezza dei valori artistici) e compone i primi testi poetici di rilievo: L'idillio LE RIMEMBRANZE e la cantica L'APPRESSAMENTO ALLA MORTE.

Viene considerato uno dei maggiori poeti italiani dell'Ottocento

Nasce a Recanati nel 1798 e muore a Napoli nel 1837. La sua vita fu breve, morì poco prima dei 39 anni.

Chiamerà Recanati "natio borgo selvaggio" per sottolineare la chiusura e la grettezza mentale dei suoi compaesani.

Produzione poetica vasta:

Prima fase della poesia leopardiana (1818-22): GLI IDILLI (LA SERA DEL DI' DI FESTA, ALLA LUNA, IL SOGNO, LA VITA SOLITARIA che nella edizione definitiva dei CANTI occupano i numeri 12-16), LE CANZONI CIVILI, LE CANZONI DEL SUICIDIO.
Seconda fase della poesia leopardiana: (1828-30): IL RISORGIMENTO, IL CICLO DELLE CANZONI PISANO-RECANATESI (A SILVIA, LE RICORDANZE, LA QUIETE DOPO LA TEMPESTA, IL SABATO DEL VILLAGGIO, CANTO NOTTURNO DI UN PASTORE ERRANTE DELL'ASIA, IL PASSERO SOLITARIO).

Terza fase della poesia leopardiana: (1831- 37): IL CICLO DI ASPASIA, LA PALINODIA AL MARCHESE GINO CAPPONI, LA GINESTRA, SOPRA UN BASSORILIEVO ANTICO SEPOLCRALE, SOPRA IL RITRATTO DI UNA BELLA DONNA. I PARALIPOMENI DELLA BATRACOMIOMACHIA.

Nel 1824 si occupa della stesura delle "OPERETTE MORALI" (in tutto 24), originali prose e dialoghi filosofici nei quali critica con ironia l'ottimismo del suo tempo e rappresenta la sua sconsolata visione della condizione umana.

Es. la dodicesima operetta: "DIALOGO DELLA NATURA E DI UN ISLANDESE", del 21-30 maggio 1824.

A 19 anni Leopardi inizia a depositare le sue riflessioni in un quaderno che forma il primo nucleo di quello che sarà conosciuto come lo ZIBALDONE DI PENSIERI.

Brano dello Zibaldone 22 aprile 1826 noto come "IL GIARDINO FIORITO".

Ebbe posizione materialistiche che sviluppò in un compiuto sistema filosofico e poetico.

Inizialmente sostenitore del classicismo approdò poi al romanticismo.

Non volle mai definirsi "romantico".