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por Simone Forcucci hace 11 meses

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I fisici pluralisti

I fisici pluralisti cercano di conciliare le visioni della Scuola di Elea e della Scuola di Mileto riguardo la natura della realtà. Da Parmenide e la Scuola di Elea riprendono l'idea di un nucleo eterno e immutabile, una realtà fondata su un principio unico e stabile.

I fisici pluralisti

I fisici pluralisti

Democrito di Abdera

Anassagora di Clazomene

Empedocle di Agrigento

Autori che cercano di trovare un punto di accordo (sintesi) tra:

Scuola di Mileto (Talete, Anassimandro, Anassimene)
Ad esempio, per Anassimandro, la realtà è il frutto di un nucleo, che lui chiama "infinito", fatto di tanti elementi che cambiano continuamente
Da questi riprendono l'idea che:

La realtà cambia e muta continuamente

Scuola di Elea (Parmenide)
Da lui riprendono l'idea che:

La realtà si fonda su di un nucleo eterno e immutabile (Parmenide lo chiama "essere") che rimane sempre uguale, nonostante tutto il resto cambi continuamente

La realtà ha un principio unico e immutabile, ma lo stesso cambia di continuo

Perché?

Domanda fondamentale dei filosofi fisici pluralisti:

"La realtà va considerata una sola e immutabile (come il principio dell'essere di Parmenide) oppure è molteplice e mutevole (come l'infinito di Anassimandro)?"

COME SE NE ESCE? COME SI RISOLVE?

Ipotesi dei fisici pluralisti:

NELLA NOSTRA REALTA', NULLA SI CREA, NULLA SI DISTRUGGE, MA TUTTO SI TRASFORMA

Detta in altri termini: Se la realtà è una sola, come fanno gli oggetti che la compongono (i suoi elementi) ad essere tanti e a cambiare di continuo?