Bion e Winnicott, seppure attraverso differenti intuizioni e riferendosi a modelli teorici diversi, sembrano concordare su un punto fondamentale: le madri che non possono accogliere, comprendere e rendere tollerabili (restituendole trasformate) le angosce primitive dei propri figli, fanno mancare loro una struttura psichica di base di cui hanno bisogno per costituire un senso di sé vitale. La cura analitica si configura allora come un’opportunità di contenimento e trasformazione di intollerabili angosce di morte ed annientamento del Sé ( che possono diventare pensabili) e può fornire un ambiente adeguato, uno spazio potenziale dove è possibile il cambiamento.
r“There is no such thing as a baby” said Winnicott, along with “a baby alone doesn't exist.” What exists is always a “nursing couple”: a baby plus someone who takes care of him/her.