CAP 5 Parità e non discriminazione

Il lavoro debole e la sua disciplina: tutela o parità ?

Legge 125/2001, ha innestato l'obiettivo di promozione delle pari opportunità di lavoro, di riconoscimento delle azioni positive

La specificità del lavoro femminile: la logica protettiva

Due motivi ispiratori

Prospettiva paritaria

La donna lavoratrice ha gli stessi diritti e le stesse retribuzioniche spettano al lavoratore

prospettiva logica

Per l'adempimento della sua funzione familiare e per assicurare la madre al bambino una adeguata protezione

Prima

Il datore di lavoro facevano firmare, all'atto di assunzione, lettera di dimissioni in bianco oppure clausole di giubilato che condizionavano la permanenza del rapporto all'assenza di vincoli matrimoniali

dopo

La legge 7/1963 pose limiti alla libertà di licenziamento

Il divieto di licenziamento costituisce uno dei cardini della normativa di tutela delle lavoratrici madri

Eccezioni di licenziamento di una lavoratrice in maternità

Colpa grave

Cessazione dell'attività dell'azienda

Scadenza del termine

Esito negativo della prova

Divieto di adibizione

Divieto di trasporto o sollevamento pesi, durante il periodo di gravidanza fino a sette mesi di età del figlio e un divieto di adibizione a qualsiasi attività lavorativa durante il periodo precedentee successivo al parto

La specificità del lavoro femminile: la logica paritaria

Articolo 37 costituzione

Parità di diritti

Tra i lavoratori delle sessi

Articolo 15 dello statuto dei lavoratori

Divieto di atti e patti discriminatori

Legge 903

Divieto di discriminazione fondata sul sesso

dlgs 198/2006

Parità di trattamento retributivo tra lavoratori e lavoratrici

Le lavoratrici possono continuare a prestare la loro opera fino gli stessi limiti previsti per gli uomini, godendo delle stesse protezioni in caso di licenziamento ingiustificato.

Art.5 della legge di parità

divieto a tutte le lavoratrici dipendenti in aziende manifatturiere di svolgere lavoro notturno

La normativa vigente stabilisce che non sono obbligati a prestare lavoro notturno la lavoratrice madre di un figlio di vita inferiore a 3 anni

d.lgs 145/2005

Tutela antidiscriminatoria alle molestie sessuali nei luoghi di lavoro

Molestie espresse

In forma fisica

Verbale

Non verbale

Violano la dignità di una lavoratrice o di lavoratore e crea un clima degradante

Sostegno all'offerta di lavoro femminile

i periodi di astensione obbligatoria per maternità devono essere consideraticome attività lavorativa

Differenza di trattamento

Rispetto agli uomini (65 anni) età pensionabile della donna di sessant'anni

L'astensione dalla tutela antidiscriminatoria. Le discriminazioni indirette

Discriminazione diretta

Quando una persona è trattata, in base al sesso, meno favorevole di quanto sia trattato un'altra in una situazione analoga

La nozione di discriminazione diretta riguarda anche la cosiddetta

Discriminazione alla rovescia

Trattamenti di sfavore nei confronti degli uomini

Discriminazione indiretta

Quando una disposizione, un criterio o una prassi apparentemente neutri possono mettere in una situazione di particolare svantaggio le persone di un determinato sesso rispetta a persone dell'altro (es.Caso della statura minima per parteciparea un concorso summa di maschili).

Essenzialità

Si afferma solo nei confronti di un requisito che appare inevitabile per lo svolgimento di una prestazionelavorativa

La corte di giustizia accoglie la causa di giustificazione quando i mezzi adoperati per soddisfare un'esigenza dell'impresa siano necessari

uguaglianza sostanziale

Dimensione sostanziale dell'uguaglianza

Favorire l'occupazione femminile e di realizzare l'uguaglianza sostanzialetra uomini e donne del lavoro

Le azioni positive

Azioni positive

Sono misure che consentono di rimuovere gli ostacoli che di fatto impediscono la realizzazione di pari opportunitàtra lavoratori e lavoratrici

carattere unidirezionale

Sono a favore delle donne e si riscontra in favore di certi gruppi di minoranza che trova conferma nel diritto comunitario

Sono temporanei

Rivolte a rimuovere handicap di carattere socioculturale al lavoro delle donne

Sono volontari

Viene meno nella p.a. sulle quali grava un vero obbligo di adottare piani di azioni positive di durata triennale

Incidono

Sull'accesso al lavoro

Sul trattamento retributivo

Sull'inserimento in certi settori professionali

Il comitato nazionale di parità indica le tipologiedi azioni positive che intende promuovere

Profili processuali e istituzionali della normativa antidiscriminatoria

Il giudice

Se ritiene sussistenti le lamentate violazioni

emana

Decreto motivato ed esecutivo

La cessazione del comportamento illegittimo

La rimozione degli effetti

Principio della parziale inversione dell'onere della prova(l.125)

Nei giudizi in materia di discriminazioni

La prova statica

È di cruciale rilievo ai fini dell'accertamento dell'impatto differenziato conseguente all'adozione di un criterio apparentemente neutro

Consiglieri nazionali e regionali di parità

Possono agire in giudizio su delega della persona che ha interesse

Consigliere regionale di parità

Promuove un'azione pubblica

Per accertare discriminazioni di carattere collettivo

Applicazione di una sanzione commisurata di carattere collettivo dell'illecito discriminatorio: il giudice ordinerà al datore di adottare un piano di rimozione delle discriminazioni accertate fissando criteri anche temporali

Gli organismi di parità

Comitato nazionale di parità

Formula annualmente il programma obiettivo per indicare le azioni positive che intende promuovere

Esprime il proprio parere sul finanziamento di progetti di azioni positive

Ne controlla l'attuazione e l'esito finale

Consiglieri di parità

Partecipano con diritto di voto agli organismi di governo del mercato del lavoro

Hanno il potere di agire in giudizio

Lavoro dei minori

Nella disciplina costituzionale del lavoro minorile sono presenti due linee guida

Prescrizione paritaria, riguarda al trattamento retributivo

Preoccupazione di tutela nei confronti di soggetti il cui sviluppo psicofisico rischia di essere compromesso dallo svolgimento di attività lavorativa

Principio di parità di trattamento

Riconosce minori parità di lavoro è parità di retribuzione (articolo 37 Cost)

dlgs 345/99
dlgs 262/2000

Protezione dei giovani sul lavoro

Si applica

Ai bambini

Minori che non hanno ancora compiuto 15 anni, obbligo scolastico

Adolescenti

Minori di età compresa tra i 15 anni e 18, non soggetti all'obbligo scolastico

Divieto di ammissione al lavoro dei minori inferiore a 15 anni, deve aver concluso il periodo di istruzione obbligatoria

Necessita di visita medica

Diritto ad un riposo intermedio di almeno un'ora

Ferie annuali retribuite non inferiori a 30 giorni

Divieto di adibizione dei minori al lavoro notturno

bambino

Non deve superare le sette ore giornaliere

Prendere superare le 35 settimanali

Adolescente

Otto ore giornaliere

40 ore settimanali

Lavoro degli immigrati extracomunitari: della parità alla tutela antidiscriminatoria

dlgs 286/1998

Introduce la nozione generale di discriminazione per motivi di razza colore origine nazionale, religione

Discriminazione

Atto o comportamento che produce un effetto discriminatorio per i lavoratori per la loro appartenenza ad una corazza, o gruppo etnico linguistico

Discriminazione indiretta

Adozione di criteri che svantaggi in modo proporzionalmente maggiore i lavoratori appartenenti una determinata razza, gruppo linguistico, confessione religiosa eccetera non essenziali allo svolgimento dell'attività lavorativa

Azione civile

Contro la discriminazione esercitabilecontro le discriminazioni in materia di lavoro

Il giudice ordina la cessazione del comportamento pregiudizievole e adotta un provvedimento per rimuovere gli effetti della discriminazione e condannare il convenuto risarcimento

Viene ammessa la prova statica nei confronti della discriminazioni collettive

Il giudice può ordinare al datore di definire un piano di rimozione delle discriminazioni accertate

Ampliamentodelle raggio di incidenza della tutela antidiscriminatoria

Non costituiscono discriminazioni le differenze di trattamento dovute a caratteristiche come la razza religione l'origine etnica se la natura di un'attività lavorativa ha un requisito essenziale ai fini dello svolgimento dell'attività medesima

Non possono considerarsi discriminazioni le differenze di trattamento e sono giustificate oggettivamente da finalità legittima perseguite attraverso mezzi appropriatie necessari