Il TESTO NARRATIVO
Raccontare è un atto antichissimo, che risale alle origini della specie umana e dell’uso del linguaggio. Le immagini incise o disegnate su pietra all’interno di grotte e risalenti a circa 18 000 anni fa, ci riportano a un lontano passato. Possiamo immaginare gli uomini primitivi che, raccolti intorno al fuoco, rievocano scene di battute di caccia: forse per raccontare le loro imprese, forse per esorcizzare il timore che incutono questi animali, o per rendere loro omaggio in quanto principale mezzo di sostentamento. Già all’inizio della storia, dunque, l’uomo raccontava anche tramite le immagini. Anche oggi l’atto di raccontare non passa solo attraverso le parole: film, serie TV, graphic novel, videogiochi sono alcune tra le numerose forme che quest’esigenza insita nell’essere umano può assumere. Il nostro bisogno di dare forma narrativa agli eventi della realtà sembra innato: con le parole o con le immagini ricordiamo gli eventi che ci accadono, ordinandoli in sequenze con un inizio, uno sviluppo e una fine. L’essere umano ha sempre sentito la necessità di comprendere il senso degli eventi. Così, da un lato ha cercato di elaborare una spiegazione logica di ciò che vedeva e gli accadeva, dall’altro ha sviluppato un pensiero narrativo, più che razionale. In questo modo hanno avuto origine, presso tutte le culture che conosciamo, i miti (dal greco mythos, “discorso”, “racconto”), ovvero le prime forme di narrazione volte a dare un senso ai fenomeni naturali e all’esperienza umana.
TIPOLOGIE
ELEMENTI
Personaggi
Ambiente
Trama

La trama è il complesso degli eventi significativi che troviamo in un racconto, in un romanzo, ma anche, come ben sappiamo, in un’opera cinematografica o teatrale. Il termine deriva però dal settore tessile dove identifica la struttura di un tessuto, detta appunto trama. In Treccani si trovano interessanti definizioni di trame nei vari ambiti del sapere. La trama parte sempre da un unico punto: l’idea. Si origina, infatti, dall’idea di una storia che inizia a prendere forma, prima nella mente, poi nel parlato e infine nello scritto.
aNarratore
Il narratore interno coincide con il protagonista della storia, o con un personaggio che partecipa alla vicenda, oppure con l’autore stesso (nelle autobiografie). Il narratore esterno non coincide mai con un personaggio della vicenda e racconta la storia dall’esterno. Il narratore implicito (o nascosto) non rivela mai la propria presenza, astenendosi quindi da qualsiasi commento o riflessione. Il narratore esplicito (o palese) interviene direttamente nel racconto con commenti, giudizi, riflessioni o dialogando con il presunto lettore.
Dialoghi

Diciamo la verità: quando leggiamo un racconto o un romanzo, i dialoghi sono i momenti che ci piacciono di più, quelli in cui abbiamo la sensazione di vedere in azione i personaggi di cui ci siamo fatti un’idea precisa nella testa.La sequenza dialogica in un testo è quel tocco di vita che anima la narrazione e la rende dinamica. A patto che sia costruita bene.Il dialogo, lo scambio di battute tra personaggi, ha a che fare con l’udito e con il suono della voce di chi parla. Il richiamo immediato a uno dei nostri cinque sensi rende bene l’idea di quale sia l’impatto che può avere sul lettore: può catturarlo dandogli la sensazione di trovarsi dentro la scena, testimone diretto di una conversazione. I dialoghi narrativi devono essere verosimili, ma non veri. Occorre cioè che siano caratteristici del personaggio a cui sono attribuiti, coerenti con la sua personalità, differenti nel tono, nella scelta dei vocaboli, e persino nei costrutti sintattici dalle parti di testo descrittive, da cui si distinguono per finalità e funzione, ma diversi anche dai dialoghi reali.

Descrizioni
STRUTTURA
Introduzione
Sviluppo
Esempio
Conclusione
TECNICHE DI SCRITTURA
Uso dei cinque sensi_Descrivere dettagli sensoriali.
Suspense_Creare tensione e curiosità.
Dialoghi efficaci_Mostrare caratteri e avanzare la trama.
Lessico appropriato_Scelta di parole adatte al contesto.
ANALISI
Tema principale
L'argomento centrale di un testo narrativo viene chiamato tema. Esso può essere un argomento di rilevanza sociale (rapporto tra genitori e figli, l'inquinamento ambientale...) o ancora una condizione esistenziale (la vita, la morte) o un sentimento (amore, amicizia, odio, invidia) al tema principale si accordano quasi sempre temi secondari. l tema di un racconto raramente viene dichiarato esplicitamente dall'autore: spetta al lettore scoprirlo e interpretarlo. Proprio per questo, lettori diversi possono cogliere temi differenti nello stesso brano, a seconda della loro sensibilità e esperienza personale. Tutte queste interpretazioni, se supportate dal testo, sono valide e degne di considerazione.Per identificare con precisione il tema principale, è utile:Cercare le parole chiave: individuare i termini che si ripetono con maggiore frequenza e che hanno un significato rilevante.Analizzare i legami semantici: osservare come queste parole si colleghino tra loro e a quali concetti rimandino, formando una rete di significati coerente.Questo approccio aiuta a svelare il cuore del messaggio che l'autore ha voluto trasmettere, anche quando non è espresso in modo diretto.
Analisi dei personaggi


Esempio analisi personaggio

Modello
Messaggio dell'autore
Il messaggio di un testo è la riflessione profonda che l'autore vuole trasmettere al lettore, spesso legata al tema centrale. A differenza del tema (che è più generale), il messaggio è una lezione specifica o un invito all'azione.