Machiavelli: il pensiero

Aspetti Umanistici

Antropocentrismo

L'uomo dev'essere autore del suo destino. Deve ricercare la sua verità da solo, senza affidarsi a dogmi o autorità imposte dalla religione o dalla tradizione.

Riscoperta dei classici

La formazione umanistica è alla base della comprensione del presente.
L'istoria è maestra delle azioni nostre.
La capacità di analizzare il presente scaturisce dalle esperienze vissute, ma anche dallo studio dei classici, che sono utili strumenti per comprendere la realtà contemporanea.

Aspetti non umanistici

Il pessimismo

Gli umanisti avevano grande fiducia nella natura umana.

Per Machiavelli invece l'uomo è per natura malvagio. Tende ad essere un impostore, perché nasconde la sua vera natura, e un simulatore, perché finge di essere ciò che non è.

La Fortuna

Gli umanisti ritenevano che l'uomo potesse dominare per intero la realtà.

Machiavelli invece pensa che alle vicende umane si possa opporre la Fortuna (la sorte, diremmo noi). Anche l'uomo più virtuoso deve fare i conti con eventi imprevedibili. Un bravo politico però deve contrastare la Fortuna, prevenendo i suoi effetti negativi.

La concezione politica

Machiavelli è considerato il fondatore del moderno pensiero politico. Considera la politica un'indagine oggettiva e concreta del passato e del presente. Lo scopo della politica è dare agli uomini istituzioni giuste, che garantiscano l'ordine civile.

Un buon politico è colui che sa ottenere e preservare il potere, usandolo per il bene comune, non importa con quali mezzi. La sua virtù consiste nell'agire nell'interesse dello Stato e non coincide con la virtù cristiana.

Per questo, la politica NON è:

Morale.

I principi etici non devono condizionare le scelte politiche. La politica deve pensare al bene collettivo, anche se questo vuol dire mettere in atto comportamenti moralmente discutibili.

Religione.

La politica dev'essere tenuta lontana dalla teologia e rimanere laica.