Pascoli e d'Annunzio

I più importanti rappresentati del Decadentismo italiano

Molto diversi ma scelte ideologiche e poetiche a contatto

Il Fanciullino e il superuomo

Due modelli di poeta
apparentemente divergenti

Il fanciullino è una figura veggente che
scopre la poesia nelle piccole cose viste
sempre con meraviglia

Il superuomo è il vate che orienta i
gusti della massa

Due repertori tematici antiteci

Pascoli canta il "nido", gli affetti familiari
l'infanzia tutto ciò nel quale si trova rifugio
dal caos e dalla violenza del mondo

D'Annunzio parla della volontà di potenza
L'esigenza edonisrica del piacere, il culto della bellezza, la disponibilità quindi a sperimentare ogni aspetto dell'esistenza

La diversa concezione della natura

Per d'Annunzio l'identificazione con il paesaggio
coincide con l'aspirazione a coglierne i palpiti
attraverso i sensi

Per Pascoli il mondo naturale va esplorato per
ricavarne un'impalpabile verità e quindi ascoltare
e percepire ciò che "sfugge alla nostra ragione"

La differenza nello stile

Pascoli tenta di rivelare la vita sotterranea
delle cose grazie ai suoni e ai simboli

D'Annunzio mentre nell'ambito lessicale assapora
il gusto del raro e del prezioso nell'ambito
metrico concentra il proprio sperimentalismo