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Carattere mutevole e impaziente; ha una profonda insoddisfazione per ciò che faceva perché secondo lui nessun artista poteva raggiungere la perfezione
Gli antichi lo chiamavano "omo sanza lettere", ovvero uomo non colto in quanto non conosceva il greco e il latino e quindi non poteva leggere i testi antichi
si recò a Mantova, a Milano presso Ludovico Sforza e a Roma dove non venne coinvolto nella costruzione della Basilica di San Pietro; poi si recò in Francia dove morì nel 1519
Le TECNICHE più importanti che introdusse ed utilizzò sono
la TECNICA DELLO SFUMATO: quasi annulla le linee di contorno e lavora molto sulla luce usando due fonti luminose
la PROSPETTIVA AEREA: è un pò un approfondimento della prospettiva cromatica. Legata allo studio dei pulviscoli e dell'umidità, consiste nel dissolvimento della forma, ovvero lo sfumare dei colori e dei contorni che si perdono nella foschia
il CONTRAPPOSTO: ovvero un bilanciamento delle masse corporee che subiscono una torsione attorno a un asse verticale
Scriveva i suoi appunti al contrario (da destra verso sinistra), risultando così comprensibili solo se riflessi in uno specchio.
DONATO BRAMANTE
si recò presso Mantova, Bergamo, Milano, Roma.
Nel 1482 a Milano e iniziò l’attività di architetto riedificando la chiesa di Santa Maria presso San Satiro: di chiara ispirazione classica. Qui utilizzò gli espedienti ottici dell'illusionismo prospettico per creare dal nulla un’intera ala della chiesa
dipinse il Cristo alla colonna (1490) che è di grande impatto emotivo grazie all'uso del chiaroscuro e alla figura in primo piano
A Roma nel 1502 iniziò i lavori del Tempietto di San Pietro in Montorio, edificio dotato di perfetto equilibrio volumetrico tra colonnato, cripta e cupola.
Altre due grandi imprese architettoniche sono: la riedificazione della basilica di San Pietro e il collegamento dei Palazzi Vaticani con la residenza estiva del papa
si formò ad Urbino nella bottega di Fra’ Carnevale
Urbino era un importante centro umanistico e qui Bramante entra in contatto con opere di artisti quali Andrea Mantegna e Piero Della Francesca. Ebbe anche stretti rapporti con Leonardo Da Vinci
considerato fra i massimi esponenti del Rinascimento
nacque ad Urbino nel 1444 e morì a Roma nel 1514
studiò a Firenze presso la Bottega del Verrocchio
da giovane si dedicò all'architettura, alla musica, all'idraulica, alla pittura, all'anatomia, alla fisiologia, all'ottica, alla botanica
affascinato dal funzionamento del corpo umano, tanto da giungere a sezionare cadaveri per i suoi studi anatomici. Ciò gli permise di disegnare il corpo umano con un realismo sconosciuto ai suoi contemporanei.