I fisici pluralisti
Autori che cercano di trovare
un punto di accordo (sintesi) tra:
Scuola di Elea
(Parmenide)
Da lui riprendono
l'idea che:
La realtà si fonda su di
un nucleo eterno e immutabile
(Parmenide lo chiama "essere")
che rimane sempre uguale,
nonostante tutto il resto cambi
continuamente
La realtà ha un principio unico
e immutabile, ma lo stesso cambia
di continuo
Perché?
Domanda fondamentale dei
filosofi fisici pluralisti:
"La realtà va considerata
una sola e immutabile (come il principio
dell'essere di Parmenide) oppure
è molteplice e mutevole (come l'infinito
di Anassimandro)?"
Detta in altri termini:
Se la realtà è una sola,
come fanno gli oggetti che
la compongono (i suoi elementi)
ad essere tanti e a cambiare
di continuo?
COME SE NE ESCE?
COME SI RISOLVE?
Ipotesi dei fisici pluralisti:
NELLA NOSTRA REALTA',
NULLA SI CREA, NULLA
SI DISTRUGGE, MA TUTTO
SI TRASFORMA
Scuola di Mileto
(Talete, Anassimandro,
Anassimene)
Da questi riprendono
l'idea che:
La realtà cambia e
muta continuamente
Ad esempio, per Anassimandro,
la realtà è il frutto di un nucleo,
che lui chiama "infinito", fatto di tanti
elementi che cambiano continuamente