La Cura di sé nella relazione educativa "Non insegnate ai bambini
ma coltivate voi stessi il cuore e la mente
stategli sempre vicini
date fiducia all'amore il resto è niente." G. Gaber

L’educatore deve avere cura della propria interiorità, è chiamato a conoscersi per conoscere l’altro

Formazione e autoformazione dell'educatore e obbligo ad esercitare le tecniche di cura

Disponibilità

Empatia

Ricettività

Riflessività

Reciprocità

Lettura

Conversione

Comunicazione formativa

Scrittura

Dialogo

lavoro d'equipe

La cura non è sola presenza delle donne e delle madri nelle case, non è semplice assistenza agli anziani, ai bambini o ai malati, la cura non è un atto marginale, un atto senza importanza senza rappresentazione, un atto dovuto perché necessario alla sopravvivenza: la cura è molto di più.

La cura si esercita nel silenzio della pratica e nel buio del disinteresse per il bene comune, la cura si esercita nella quotidianità del banale, la cura è parte della vita dell'uomo senza che l'uomo possa riconoscerlo.

Non potrebbero esserci educazione, formazione, apprendimento o inculturazione sensa una CURA. Senza cura non potremmo definirci persone umane.

Esercizi del sé affettivo

Attenzione

Pensiero critico

Riflessione

Meditazione

Pratica relazionale che impegna chi-ha-cura nel fornire
energie e tempo per soddisfare i bisogni dell’altro, bisogni materiali e immateriali, in modo da creare le condizioni che consentano all’altro di divenire il suo proprio poter essere sviluppando la capacità di aver cura di sé (Mortari, 2006)

Occuparsi di sé per occuparsi dell'altro per occuparsi del mondo...

setting pedagogico

Esercizi del sé cognitivo

lettura

Ascolto