SARTRE GIORGIA NICOLAMME
COS'E' L'IO PER SARTRE?
COSA SOSTIENE SARTRE NEL SAGGIO DI UNA TEORIA DELLE EMOZIONI?
COSA SIGNIFICA IMMAGINARE PER SARTRE?
QUALI SONO LE DUE MODALITA' DELL' ESSERE?
nel suo capolavoro L’essere e il nulla (1943)distingue tra: Essere in sé: rappresenta tutto ciò che non è coscienza, cioè le cose del mondo.
Essere per sé: è la coscienza stessa, capace di attribuire significati alle cose e di riflettere su sé stessa.
COS'E' LA LIBERTA' PER SARTRE?
QUALI SONO LE CONSEGUENZE DELLA LIBERTA'?
questa libertà porta con sé una responsabilità totale: l’uomo è responsabile di sé stesso e del mondo, poiché ogni sua azione o decisione deriva dalla sua libertà originaria.
La libertà, però, genera conflitto con gli altri. Ogni individuo, attribuendo significati agli altri, tende a “pietrificarli” in ruoli e definizioni; allo stesso tempo, subisce lo stesso processo dagli altri
PERCHE' L' ESISTENZA E' UN PARADOSSO?
PERCHE' L'UOMO E' UN DIO MANCATO?
COSA DEVE FARE QUINDI L'UOMO?
COSA AFFERMA NELL'OPERA ESISTENZIALISMO?
COSA AFFERMA L'ESISTENZIALISMO ATEO?
PERCHE' NEGA L'UNIVERSALITA' DELLA NATURA UMANA?
QUALI SONO LE CONSEGUENZE DELL' AUTODETERMINISMO DELL'UOMO?
QUAL'E' LA TESI DELLA CRITICA DELLA RAGIONE DIALETTICA?
DOVE SI VERIFICA L'ALIENAZIONE?
QUAL'E' LA DIFFERENZA TRA SERIE E GRUPPO?
COSA SOSTIENE NEL TESTO INEDITO?
COME CAMBIA IL SUO PENSIERO FILOSOFICO?
COSA PENSA DELLA RADICALITA' E DELLA RIVOLUZIONE?
La tesi centrale dell’opera è che la storia segue una struttura dialettica, un processo mai concluso, dove l’essere umano è sia il soggetto che il possibile oggetto, soggetto a alienazione.
Nel Saggio di una teoria delle emozioni, descrive la coscienza come “essere-nel-mondo”, mentre le emozioni sono viste come modi di rapportarsi alla realtà, spesso come tentativi “magici” di gestire situazioni difficili.
Per Sartre non esiste una natura umana universale, perché ogni uomo si costruisce da solo attraverso le sue scelte e le sue azioni.
. La libertà è quindi la struttura stessa dell’esistenza: l’uomo non si limita a subire il mondo, ma lo interpreta e lo domina attribuendogli valori e significati
Sartre appartiene all’esistenzialismo ateo, che parte dal presupposto che Dio non esiste. Se non esiste un Dio creatore, allora non esiste nessun progetto prestabilito per l’uomo. Di conseguenza:
• L’uomo esiste per primo.
• Solo dopo, attraverso le sue scelte e le sue azioni, costruisce la propria essenza
Per questo Sartre definisce l’uomo un “Dio mancato”: la sua esistenza è caratterizzata dal desiderio di essere Dio, ma è destinata a non riuscirci.
Sartre rivede anche la sua posizione filosofica, criticando la sua visione individualista in L’Essere e il Nulla e sottolineando l’importanza del rapporto tra individui, che deve basarsi sulla cooperazione sociale
Nell’opera L’esistenzialismo(1946)Sartre espone uno dei principi fondamentali del suo pensiero: nell’uomo l’esistenza viene prima dell’essenza.
Sartre riflette sulla radicalità e sulla rivoluzione. Ritiene che la radicalità non risieda nel traguardo finale, ma nell ’intenzione di perseguirlo. Sartre insiste che la vera rivoluzione non può essere raggiunta solo dal punto di vista economico, ma deve fondarsi su relazioni morali tra gli esseri umani.
Nel saggio La trascendenza dell’Ego, Sartre afferma che l’io non è una parte interna della coscienza, ma una struttura aperta al mondo e agli altri.
Sartre insiste sulla libertà dell’uomo: poiché non ha una natura prestabilita, deve inventare sé stesso e assumersi la responsabilità delle proprie scelte
Sartre distingue anche tra serie e gruppo.
La serie è un insieme di individui separati e ostili
Il gruppo, invece, è un insieme di persone unite da un obiettivo comune, dove ognuno si sente parte integrante del tutto.
Questa alienazione si verifica nei rapporti con la natura: inizialmente, il lavoro era un modo per gli individui di affrontare i bisogni, ma nella società capitalista, diventa una forma di alienazione, in cui il lavoro perde il suo significato umano
Se l’uomo non ha una natura predefinita e deve costruirsi da solo, questo porta a due conseguenze fondamentali:
1. Libertà assoluta
2. Responsabilità totale
Per lui, immaginare significa superare la realtà pensando a ciò che è possibile, esprimendo così la capacità di negare liberamente il mondo in ogni momento.
In questo testo inedito, Sartre afferma che la speranza è fondamentale per l’azione umana, poiché senza di essa non si può intraprendere un’azione
Sartre vede l’esistenza umana come paradossale: pur essendo liberi, non scegliamo di essere liberi né di esistere: esistere è un fatto assurdo, privo di senso. Solo l’uomo, attraverso la sua libertà, attribuisce significato all'esistere