Il fascismo in Italia
DURANTE
La violenza dei fascisti contro gli avversari politici
Mussolini si presentava come l'uomo capace di riportare l'ordine nel Paese CON LA VIOLENZA E L'USO DELLA FORZA
I fascisti, organizzati in "squadre d'azione", compivano spedizioni punitive => DISTRUGGEVANO camere del lavoro, le sedi dei partiti di sinistra, dei sindacati e delle leghe cattoliche, le tipografie di giornali socialisti e cattolici
Aggredivano con armi da fuoco e bastoni gli scioperanti e i singoli militanti che venivano brutalmente picchiati e anche uccisi
Le forze dell'ordine furono in parte complici perchè non fecero niente e stettero lì a guardare.
CHI LO SOSTENEVA?
Gli industriali e gli agrari
La marcia su Roma
Il 28 OTTOBRE 1922 circa 30.000 fascisti armati e vestiti con le CAMICIE NERE si radunarono alle porte della capitale.
L'esercito avrebbe potuto stroncare la rivolta ma il Re Vittorio Emanuele II preferì affidare a Mussolini l'incarico di formare il governo, nella convinzione di poterlo tenere sotto controllo
I primi atti del governo di Mussolini
legalizzò le bande armate e ne fece un corpo militare chiamato MILIZIA;
istituì il Gran consiglio del fascismo
la riforma della scuola e l'aggiunta della religione cattolica come materia
L'assassinio di Matteotti
Matteotti venne assassinato nel giugno 1924 dopo avere denunciato in parlamento l'illegalità con cui si stavano svolgendo le nuove elezioni indette da Mussolini per far alzare il numero di deputati fascisti.
I partiti in opposizione abbandonarono il parlamento per protesta (SECESSIONE DELL'AVENTINO)
Mussolini si assunse con arroganza la responsabilità politica, storica e morale. QUESTO DISCORSO SEGNò LA FINE DELLA DEMOCRAZIA E DELLA LEGALITà
Da quel momento in poi emanò leggi e provvedimenti che in poco tempo trasformarono l'Italia in una DITTATURA
Il re non fece nulla e quindi Mussolini continuò come se non fosse successo niente
Le leggi Fascistissime
Tra il 1925 e il 1926 Mussolini creò le nuove istituzioni del regime. LE LEGGI FASCISTISSIME
1. attribuì forti poteri al capo del governo (se stesso) che doveva rispondere solo al re. 2. sciolse tutti i partiti politici 3. creò un tribunale speciale contro gli oppositori 4. reintrodusse la pena di morte 5. abolì il diritto di sciopero e mise fuori legge i sindacati 6. creo la polizia politica (OVRA) 7. sottomise al controllo fascista tutte le associazioni culturali e professionali 8. abolì la libertà di stampa 9. sostituì i sindaci on podestà
Nel 1928 impose il voto su una lista unica di fascisti decisa dal gran consiglio del fascismo
Gli antifascisti perseguitati e esiliati
Molti oppositori del regime dovettero ritirarsi o emigrare per sfuggire alla prigione o al confino. Diversi persero la vita (don Minzoni, Giovanni Amendola, Piero gobetti, Carlo e Nello Roselli e Antonio Gramsci) uccisi brutalmente dagli squadristi
Regime Totalitario di massa
il regime è considerato totalitario perchè controllava sia la vita pubblica che privata di tutti. è considerato di massa perchè cercava consenso
la propaganda fascista sfruttò mezzi di comunicazione di massa. la censura sui giornali impediva di pubblicare cronaca nera. i cinegiornali diffondeva immagini di progresso e di benessere ingnorando l'aretratezza di alcune zone. Il duce veniva rappresentato come un guerriero, forte e infaticabile
In tutta Italia si ascoltavano i discorsi di mussolini alla radio, questi raduni venivano chiamati adunate oceaniche
Organizzazione scuola e tempo libero
fin dalle elementari era imposto un libro di testo unico che parlava dei successi del fascismo e riportava slogan e immagini di Mussolini. sin da piccoli, i bambini erano educati ai valori del fascismo, dell'ubbidienza e del rispetto delle gerarchie ma anche del coraggio fisico e della prestanza fisica
OPERA NAZIONALE BLILLA. tutte le ragazze ragazzi dai 8 ai 18 anni dovevano essere iscritti. maschi=educazione paramilitare femmine=buone donne di casa e madri Sabato Fascista= esercitazioni, parate, comizi.
OPERA NAZIONALE DOPO LAVORO costituita per guadagnare simpatia tra i lavoratori dipendenti
Patti lateranesi e i successi del fascismo
I primi anni trenta rappresentano il periodo in cui il regime raggiunse il maggior consenso. PER CONVINZIONE O PER CONVENIENZA. Nel 1933 gli iscritti al PNF erano 2 milioni e mezzo.
11 febbraio 1929 nel palazzo Laterano, Mussolini firmò i patti lateranensi, un accordo con lo stato ella chiesa che poneva fine allo torico contrasto tra i due stati
Comprendevano un trattato, un accordo finanziario e un concordato. con i primi due l'italia riconosceva al papa la piena sovranità sul vaticano e versava un risarcimento per l'occupazione dello stato. Il concordato indicava il cattolicesimo come religione di stato.
GIOLITTI pensava di poter utilizzare mussolini per mettere in difficoltà i partiti di sinistra e i sindacati per poi liquidare facilmente il partito fascista e ristabilire i tradizionali governi moderati.
PRIMA
Biennio rosso
1919-1920
Proteste e manifestazioni da parte dei
contadini e operai
I CONTADINI volevano la riforma agraria
GLI OPERAI volevano aumenti di salari e la riduzione dell'orario a 8 ore
Settembre 1920 i sindacati metalmeccanici occuparono le fabbriche; la Confindustria chiese al governo (Giolitti) aiuto, ma esso decise di rimanere neutrale. Dopo due mesi di occupazione gli industriali accettarono la maggior parte delle richieste e gli scioperi cessarono.
Nuovi partiti
Nel 1919 don Luigi Sturzo fondò il partito popolare italiano (partito trasversale => aperto a tutti)
Nel PARTITO SOCIALISTA litigavano sempre di più.
Divisione tra RIFORMISTI e i RIVOLUZIONARI.
Nel 1921 i rivoluzionari uscirono dal partito socialista e crearono il PARTITO COMUNISTA D'ITALIA.
Nel 1919, Mussolini fondò i FASCI ITALIANI DI COMBATTIMENTO (reduci delusi, piccola borghesia, ceti medi in crisi). Il programma iniziale era più di protesta che di proposta => violente critiche alla democrazia parlamentare, richieste di riforma sociale, contro i liberali(ritenuti responsabili dell'umiliazione dell'Italia) contro le sinistre e i sindacati(accusati di portare alla rovina il paese). Erano CONTRO gli scioperi e le proteste dei contadini ecc. ma SOSTENEVANO il suffragio universale maschile e femminile, le 8h lavorative
Nel 1921, Mussolini fondò il Partito Nazionale fascista