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da Francesco Zanelli mancano 4 anni

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Cartesio

Cartesio è noto per il suo dualismo, che distingue tra res cogitans (la mente) e res extensa (la materia), influenzando profondamente il pensiero filosofico e scientifico. I neuroscienziati moderni criticano questo dualismo, ritenendo che condizioni negativamente la scienza contemporanea.

Cartesio

Cartesio non ha compreso che l’individuo è una complessa unità psico-fisica

Le emozioni non sono elementi estranei o di disturbo dei processi cognitivi MA ne sono aspetto imprescindibile

costituiscono il circuito della ragione influenzando le valutazioni e le scelte dell’individuo.

i meccanismi della regolazione biologica sono legati ai processi dell’apparato mentale.

Limite: non ha l'immediatezza dell'intuito poichè richiede un ragionamento con più passaggi (che devono essere evidenti).

Ha una funzione ausiliaria per consentire la deduzione

Permette la conoscenza di realtà più complesse

Fa permanere l’evidenza intuitiva nella mente durante l’intero processo deduttivo

Limite: permette di conoscere solo realtà semplici, non scomponibili.

E' conoscenza vera, chiara e distinta

Visione della mente che permette di cogliere immediatamente realtà evidenti

critiche a cartesio

Secondo i neuroscienziati contemporanei il dualismo cartesiano è un postulato metafisico e antropologico che ancora oggi negativamente condiziona la scienza

Secondo Gilbert Ryle, è dogma l’ammissione fideistica di un invisibile spettro nell’involucro del corpo

la genesi dell'errore

E’ da individuare in un approccio prescientifico e quasi magico alla questione della mente e della coscienza

il corpo e le sue parti sono fatti di materia fisica, la mente no.

più precisamente, dagli oggetti che ci circondano e dalle parti del corpo che vediamo e tocchiamo
Come entità, la mente pare diversa da tutte le altre cose che conosciamo

mondo fisico=meccanismo

Mondo fisico come un sistema di materia in movimento retto da leggi fondate su base matematica

spiegazione è modello meccanico di corpi estesi in movimento

NO visione organicistica in cui ogni parte è funzionale alla vita dell’insieme e dotata di spiritualità/vitalità

fisica

meccanicismo cartesiano

La causa prima del moto è Dio che ha dato sin dall’inizio una certa quantità di movimento che si mantiene sempre ugualeSottoargomento
La materia è una sola res indefinitamente estesa
è impossibile pensare uno spazio non corporeo negazione del vuoto perché contraddittorio
Il mondo è visto come un grande meccanismo privo di finalità
Il mondo fisico è costituito solo da corpi estesi in movimento

uniformità della natura --> il funzionamento meccanico delle leggi naturali è garantito dalla immutabilità della legge divina

non autonoma rispetto alla metafisica

6 primitive

La loro funzione è quella di "disporre l'anima a ciò che è utile per la vita"

AMMIRAZIONE / AMORE / ODIO / DESIDERIO / GIOIA / TRISTEZZA

enumerate secondo criteri ben precisi

l'anima subisce le passioni in modo passivo

la volontà dovrà ricorrere a stratagemmi per non soccombere in questa lotta interna

non può eliminarle nemmeno con la sua volontà

pensieri riferiti alla sola animi prodotti dal corpo

effetto di un processo fisiologico

la causa delle passioni è il movimento della ghiandola pineale

strumento fondamentale per descrivere la realtà, riconducendola ai suoi aspetti quantitativi

applicabile in tutti i campi

tutto in natura diventa quantificabile

inzia ad elaborare una scienza in grado di risolvere tutte le questioni a proposito di " qualsiasi genere di quantità"

crea una matematica UNIVERSALE

CARTESIO

L'anima

Memoria & Enumerazione

Deduzione

Errore di Cartesio

La metafisica

Dualismo cartesiano
Per spiegare la realtà si fa ricorso a due sostanze distinte e separate, la res cogitans (una cosa che pensa ma che non è estesa) e la res extensa (una cosa estesa non pensante).
L'esistenza del mondo
La sensazione ci dice in modo costante che esiste un mondo esterno. Dio, che ci ha posto in esistenza, non può averci dotato di una sensazione ingannatrice, che ci dice costantemente il falso. Perciò la stessa esistenza di Dio garantisce che tutto ciò che pensiamo in modo chiaro e distinto sia vero (compreso il mondo).
L'esistenza di Dio
L’idea di Dio non può derivare né dall’esperienza esterna né da noi stessi perché sia il mondo esterno sia noi stessi siamo essere finiti e imperfetti e dunque incapaci di concepire un essere perfetto e infinito. Allora l’idea di Dio, essere onnipotente, onnisciente, di sommo bene e dotato di ogni perfezione, essendo chiara e distinta, è un’idea innata, impressa da Dio stesso nella nostra mente e perciò deve esiste.
Il soggetto pensante
Attraverso l’espressione “Cogito ergo sum” Cartesio dimostra l’indubitabilità dell’esistenza del soggetto pensante. "io penso" ed "io sono" sono oggetto di un unico atto di conoscenza e quindi costituiscono una certezza unitaria, ovvero il fatto di pensare significa immediatamente il fatto di esistere.
Il dubbio
Ha lo scopo di condurre alla verità. È un esperimento volontario, cercato e amplificato fino a equiparare ciò che è dubitabile al falso in modo da arrivare ad isolare un’unica certezza così salda da non essere travolta dal dubbio.

Fisica cartesiana, meccanicismo

Matematica

Nel DISCORSO SUL METODO
definisce la matematica come la "scoperta di una scienza meravigliosa"

Evidenza

Intuito