da Serena Lostumbo mancano 9 giorni
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Il diritto alla vita fa parte dei diritti umani e rappresenta uno dei diritti inalienabili che ogni essere umano possiede. Tra i diritti fondamentali dell'essere umano si possono ricordare, tra gli altri, il diritto alla libertà individuale, il diritto all'autodeterminazione, il diritto a un giusto processo, il diritto ad un'esistenza dignitosa, il diritto alla libertà religiosa con il conseguente diritto a cambiare la propria religione, oltre che, di recente tipizzazione normativa, il diritto alla protezione dei propri dati personali (privacy) e il diritto di voto.
Il diritto alla vita è un principio basato sulla convinzione morale che un essere umano ha il diritto di vivere e, in particolare, che non dovrebbe essere ucciso da un altro essere umano. Il concetto di diritto alla vita si pone in dibattiti su temi di pena di morte, la guerra, l'eutanasia, omicidio per legittima difesa, e la sanità pubblica.
Storia
Chiunque cagiona la morte di un uomo è punito con la reclusione non inferiore ad anni ventuno.
Gli atti di disposizione del proprio corpo sono vietati quando cagionino una diminuzione permanente della integrità fisica , o quando siano altrimenti contrari alla legge ( 579 c.p.), all' ordine pubblico o al buon costume ( 32 Cost.)
Si comprendono nel termine “eutanasia” gli interventi medici che prevedono la somministrazione diretta di un farmaco letale al paziente che ne fa richiesta e soddisfa determinati requisiti. Al momento l’eutanasia è illegale in Italia.
L'eutanasia è un tema che ha attraversato la letteratura in diverse forme , riflettendo le preoccupazione etiche, morali, sociali e religiose legate al diritto di morire e alla sofferenza umana.
Piergiorgio Welby (Roma, 26 dicembre 1945 – Roma, 20 dicembre 2006) è stato un attivista, giornalista, politico, blogger, poeta e pittore[1][2] italiano, impegnato per il riconoscimento legale del diritto al rifiuto dell'accanimento terapeutico in Italia e per il diritto all'eutanasia, nonché co-presidente dell'Associazione Luca Coscioni.
Militante del Partito Radicale, Welby divenne noto nel 2006 quando, gravemente ammalato, nei suoi scritti chiese ripetutamente che venissero interrotte le cure che lo tenevano in vita.
I Diritti Umani sono i diritti inalienabili dell’uomo, ossia i diritti che devono essere riconosciuti ad ogni persona per il solo fatto di appartenere al genere umano, indipendentemente dalle origini, appartenenze o luoghi ove la persona stessa si trova.
I Diritti Umani, difatti, altro non sono che l’insieme dei diritti fondamentali dell’essere umano.
Ciò posto, una frequente domanda è la seguente: i Diritti Umani sono stati concepiti da qualcuno (e, se sì, da chi) o meramente riconosciuti perché sempre esistiti?
Invero, non vi è ancora una risposta unanime dal mondo del Diritto: da un lato, vi è la dottrina - di matrice giusnaturalistica - che ritiene i Diritti umani essere diritti naturali, ossia spettanti all’uomo in quanto individuo, per cui lo Stato – la cui sovranità è perciò naturalmente limitata - può e deve unicamente riconoscerli; dall’atro, invece, vi è la dottrina che sostanzia tali diritti in diritti soggettivi concepiti in capo agli individui dallo Stato quale esercizio della sua sovranità, la quale viene autolimitata per scelta dello Stato stesso.