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da Edoardo Belotti mancano 9 mesi

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La discendenza di Augusto

Augusto aveva ben chiaro che la questione della successione dopo la sua morte sarebbe stata cruciale per la stabilità dell'impero romano, specialmente in assenza di un erede maschio diretto.

La discendenza di Augusto

La discendenza di Augusto

Augusto era consapevole che, dopo la sua morte, ci sarebbe stato un momento critico per la sopravvivenza dell'impero, in quanto non era possibile nominare un erede discendente non avendo avuto figli maschi

La figura dell'imperatore, creata da Augusto stesso, non era infatti quella di un re, bensì un "normale" cittadino con qualche potere in più dovuto alle tante cariche controllate.
Come fai a fare ereditare anche le tue cariche alla tua morte se ufficialmente si tratta ancora di una repubblica?

Gli ingredienti necessari a una successione tranquilla erano quindi, secondo Augusto:

Poteri Legali

Per evitare che il discendente venisse messo in secondo piano, secondo Augusto bisognava dargli la Tribunizia Potestà e i poteri da Proconsole

Corte imperiale fedele

Il discendente doveva circondarsi di persone fidate, che abitavano con lui nella corte dell'imperatore. Saggi, politici, amici...

Approvazione senatoria

Il discendente doveva essere di famiglia storicamente importante, che avesse avuto almeno un console nella sua storia

Per evitare problemi, una volta diventato imperatore, il discendente doveva mantenere una politica favorevole ai senatori, almeno all'inizio

Non tutti gli imperatori mantennero una linea amica al senato, come Caligola prima e Nerone poi

Consenso popolare

L'erede doveva essere qualcuno che era amato dal popolo, e quindi doveva farsi conoscere già prima di diventare imperatore