Il Rinascimento: Pionieri dell'Innovazione Artistica, Letteraria e Tecnica
Arte e Immagine


Prospettiva lineare
La scoperta e l'applicazione della prospettiva lineare sono fondamentali per il Rinascimento. Si trattava di un metodo di rappresentazione dello spazio: le linee ortogonali della composizione venivano fatte convergere verso un punto di fuga, ovvero un “punto di vista”, collocato sul fondo del supporto, e queste linee servivano come guida per rappresentare gli oggetti nella loro profondità. Le linee servivano insomma per guidare il pittore nella rappresentazione degli elementi visti nel loro progressivo rimpicciolirsi man mano che si allontanano dall’occhio di chi li osserva. Era stata proprio questa la grande intuizione di Brunelleschi: comprendere che per dare una rappresentazione verosimile dello spazio, era necessario adottare un punto di vista fisso.Attraverso questa innovazione artisti come Filippo Brunelleschi, Leonardo Da Vinci, Raffaello Sanzio ecc... hanno sviluppato tecniche per rappresentare lo spazio tridimensionale su una superficie bidimensionale.

Chiaroscuro
Il chiaroscuro è stato il mezzo tramite il quale gli artisti della corrente realista hanno potuto realizzare le loro opere. Il concetto fondamentale su cui si basa questa tecnica pittorica è la rappresentazione della realtà. Grazie all’illusione della tridimensionalità è stato possibile riprodurre su superfici piane, come un foglio o una tela, immagini, linee e forme del tutto innovative e vicinissime al mondo circostante.Con il chiaroscuro si vanno infatti a evidenziare il senso del volume e delle dimensioni alternando punti chiari e scuri e mettendo in risalto e in rilievo la figura, superando così le rigorose vedute classiche. Il rapporto tra luci e ombre, indipendente dal colore, dona al dipinto un effetto artistico di grandissimo impatto, sempre molto potente!

Sfumato
Lo sfumato è una tecnica pittorica che tende a sfumare, appunto, i contorni delle figure, con sottili gradazioni di luce e colore che si fondono impercettibilmente. Il primo a fare largo uso e a diffondere tale tecnica fu Leonardo da Vinci, che con i suoi viaggi la rese popolare in aree quali la Lombardia e in Veneto. Particolarmente utilizzato nella realizzazione dei paesaggi, lo sfumato portò in tale ambito allo sviluppo della prospettiva aerea. A livello paesaggistico, questa consentiva di rendere al meglio gli elementi posti in lontananza, suggerendo il senso della distanza attraverso una sfocatura ottenuta per mezzo di un panno di stoffa o più semplicemente delle dita. In tal modo, gli elementi collocati sullo sfondo di un dipinto apparivano quasi come evanescenti e avvolti da una sottile velatura che ne rendeva l’aspetto poco nitido proprio come quando, osservando qualcosa molto lontano dal nostro campo visivo, fatichiamo a distinguerne i dettagli.

Rinascimento e Anatomia
Come per la cultura umanista, la storia dell’anatomia rinascimentale si dipana su scala europea attraverso i viaggi dei protagonisti, la circolazione dei testi e le corrispondenze epistolari, toccando e radicandosi in quei centri in cui le corti, le tipografie e soprattutto le università offrono le condizioni per il suo sviluppo. Analogamente, e per questo, l’Italia centro-settentrionale è stata, nel Rinascimento, il principale teatro europeo di questa storia, e alcune città in cui tali condizioni erano particolarmente favorevoli, come Padova, Venezia, Bologna, Firenze e Roma, hanno costituito dei veri e propri centri d’irradiazione europea della cultura anatomica, tanto sul versante più tradizionale del lavoro filologico sulle fonti antiche, quanto su quello innovativo della riscrittura dell’anatomia sulla base della ricerca autoptica sul cadavere.
Ritratto
L’Umanesimo celebra le capacità razionali e le qualità creative dell’uomo che è considerato il centro dell’universo. Questa nuova coscienza del valore dell’individuo pone le premesse per un rinnovato interesse alla tipologia del ritratto. La cultura umanistica, inoltre, porta a un recupero dei testi e dei modelli figurativi classici. Le rovine e le vestigia dell’Antichità, in particolare quelle di Roma, sono guardate con occhi nuovi dagli artisti rinascimentali e costituiscono un motivo di studio, di ricerca, di ispirazione e di confronto. Il ritratto rinascimentale, dunque, è fortemente dipendente dalla tradizione classica. Adotta un unico schema di presentazione, quello del volto di profilo. Ha una finalità celebrativa e commemorativa.

Letteratura Italiana
Umanesimo
L'Umanesimo costituisce l'aspetto filologico-letterario del Rinascimento. Gli umanisti riscoprono i testi del mondo antico, classici greci e latini. I letterati e gli studiosi del 400 pensavano di trovare nei testi classici gli strumenti e i valori utili per migliorare il presente. Inoltre l'Umanesimo ha celebrato la centralità dell'uomo e il ritorno agli ideali classici influenzando la letteratura e la filosofia.

Niccolò Macchiavelli
Niccolò Machiavelli fu un politico, storico, filosofo e letterato del Rinascimento fiorentino. La sua vita può essere suddivisa in due parti: la prima dedicata alla politica attiva, la seconda alla scrittura.Machiavelli nacque a Firenze nel 1469 ed è stato uno scrittore, filosofo e diplomatico italiano. Cresciuto in un’epoca di profondi sconvolgimenti politici, Machiavelli divenne uno degli intellettuali più influenti del Rinascimento.Iniziò la sua carriera come funzionario governativo, ricoprì incarichi diplomatici e militari per la Repubblica fiorentina guidata dal frate domenicano Girolamo Savonarola. Nel 1513, dopo la caduta dei Medici e il ritorno della Repubblica, Machiavelli fu imprigionato e successivamente esiliato dalla città.Durante il suo esilio, Machiavelli scrisse alcune delle sue opere più celebri, tra cui “Il Principe" e “Discorsi sopra la prima deca di Tito Livio“.“Il Principe“, pubblicato nel 1532, è diventato uno dei testi più discussi e controversi della filosofia politica. Machiavelli vi esamina la natura del potere, la strategia politica e la gestione della leadership, sottolineando la necessità per un principe di agire in modo realista e pragmatico, anche se ciò implica l’uso della forza.

Il principe
Il Principe di Niccolò Macchiavelli è un trattato politico in 26 capitoli, scritto nel 1513 e pubblicato nel 1532. Il trattato è dedicato a Lorenzo de Medici, ma la figura che ispira Machiavelli è Cesare Borgia, il condottiero famoso come “il Valentino”.Cesare Borgia rappresenta l’ideale dell’uomo di potere: egli sa usare sapientemente la violenza e l’inganno e soggiogare così il popolo per il bene dello Stato. Secondo Machiavelli infatti la politica è una scienza razionale, l’unica risposta possibile al caos e all’egoismo individuale degli uomini: per questo motivo occorre la figura del principe ideale che metta ordine al caos imperante.