CPL
Incontro a Milano dell'11/03/2016
PROGETTO DELL’UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA
LOMBARDIA SULL’EDUCAZIONE ALLA LEGALITA’
Anni 2016 -2017
“Gli strumenti della legalità dei Centri di Promozione della
Legalità (CPL)”
Fondi
350.000 € ai 13 CPL
circa 27.000 € a CPL
Criticità
Tempi di realizzazione del progetto molto molto stretti:
nella prima stesura si prevedeva come termine di consegna il 25/03/2016!!! termine poi spostato al 2/04/2016
Necessità di prevedere una ipotesi di spesa, il più vicino possibile alla realtà sulla base degli importi finanzabili nelle 5 trances
A differenza dell'anno scorso la rendicontazione passa direttamente a Regione Lombardia, che impone scadenze e vincoli più restrittivi
programmazione delle attività nel lungo periodo
Per gli anni 2016-2017 i CPL svilupperanno anche il rapporto con le associazioni del mondo economico e produttivo, al fine di intraprendere azioni di informazione e formazione rivolte ai
lavoratori e agli imprenditori allo scopo di promuovere una visione dello sviluppo economico fondata sulla responsabilità sociale, la leale concorrenza tra le imprese e il rispetto dei diritti dellelavoratrici e dei lavoratori in piena coerenza con lo spirito della l. r. 24 giugno 2015, n. 17, e per elevare il livello di conoscenza e di consapevolezza della presenza del fenomeno mafioso nel sistema economico e dei rischi connessi.
In seguito alla firma della Convenzione tra Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia e Regione Lombardia, i Centri di promozione della legalità dovranno sottoscrivere una Convenzione quadro con l’Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia con la quale si impegnano a presentare, entro tre settimane dalla sottoscrizione della Convenzione Quadro, un progetto con un cronoprogramma e relative previsioni di spesa, che comprenda tutte le attività di seguito indicate
(che rientreranno nelle Linee guida allegate alla Convenzione Quadro),
interpretate e realizzate secondo le modalità che ogni CPL riterrà più opportune con il dettaglio (quantitativo e qualitativo) delle iniziative e tenendo conto della diversa composizione delle reti di riferimento:
governance territoriale
a. ampliare la rete, coinvolgendo prioritariamente le scuole del territorio già attive sui
temi dell’educazione alla Legalità, in particolare le istituzioni scolastiche, organizzate in
rete, già finanziate con il progetto dell’anno 2014-2015, e con particolare attenzione
alle scuole che operano in territori problematici;
b. consolidamento dei collegamenti con il territorio (enti locali, associazioni di
volontariato, magistratura, polizie locali, cooperative sociali, ecc …), al fine di creare le
condizioni favorevoli per alleanze formative contro l’illegalità;
c. coinvolgimento dei CPIA (Centri provinciali per l’Istruzione degli Adulti) del territorio,
Decreto direttoriale prot. MIUR AOODRLO n.1004/2014, D.P.R. 29/10/2012 n° 263.
governance scolastica
a. individuare docenti referenti del progetto nelle scuole coinvolte nella rete, coordinati
da un referente della scuola polo (CPL);
b. individuare un referente del piano di comunicazione in ogni CPL che si confronti con
USR Lombardia;
c. coinvolgere le Associazioni dei genitori;
d. coinvolgere le Consulte degli studenti;
e. coinvolgere gli IeFP (Istruzione e formazione professionale).
legami con il mondo dell’impresa e della produzione
a. organizzare sul territorio corsi di formazione destinati al mondo dell’imprenditoria, progettati con gli studenti e i docenti, in grado di fornire gli strumenti per monitorare la
corruzione nel sistema produttivo e diffondere la necessità di uno sviluppo economico
basato sulla responsabilità sociale.
curricolarità
a. dedicare moduli ai temi della corruzione e della criminalità organizzata nell’orario
curricolare;
b. elaborare percorsi curricolari che si sviluppino nella verticalità, dalle scuole del
primo ciclo alle scuole del secondo ciclo.
alternanza scuola lavoro
a. le scuole secondarie di secondo grado dovranno stipulare convenzioni di alternanza scuola lavoro nelle quali si preveda una formazione legata alla lotta alla corruzione e alla
criminalità organizzata. In tutte le scuole deve essere progettato almeno un percorso di
alternanza con le caratteristiche di cui sopra
comunicazione
a. I CPL dovranno elaborare un progetto comunicativo che preveda un sito dedicato
all’Educazione della legalità, coordinato dai docenti con la collaborazione degli studenti. Il
compito dell’USR Lombardia sarà di coordinare e mettere a sistema le iniziative delle reti in
merito alla comunicazione;
b. un CPL avrà il compito di produrre il materiale comunicativo relativo alle iniziative
collettive e di gestire il sito regionale dedicato all’Educazione alla legalità;
c. ogni CPL avrà cura di elaborare materiale didattico digitale oltre che di potenziare la
comunicazione, utilizzando gli strumenti social della rete;
d. i CPL avranno il compito di contribuire alla realizzazione dei due eventi regionali previsti nel
corso del biennio 2016-2017: l’iniziativa destinata agli studenti (ottobre 2016) e la
seconda edizione degli Stati generali (ottobre 2017).
Nello specifico i CPL svolgeranno le seguenti attività, intese come attività di respiro territoriale (per
il dettaglio delle iniziative si rimanda ai progetti dei CPL):
1. studio del fenomeno della corruzione nella dimensione imprenditoriale e raccolta dati
nonchè produzione di una relazione sull’attività svolta e sui risultati ottenuti;
2. individuazione nel proprio territorio di esempi di sistemi produttivi basati sulla
responsabilità sociale nonchè produzione di una relazione sull’attività svolta e sui risultati
ottenuti;
3. elaborazione di proposte di intervento (almeno una) per combattere lo specifico ambito di
illegalità e la corretta concorrenza;
4. ogni scuola dei CPL deve dedicare almeno un percorso curricolare all’ed. alla legalità;
5. aprire le scuole ad attività dedicate alla lotta alla corruzione nella pubblica amministrazione
e alla criminalità organizzata (almeno un progetto “scuole aperte”);
6. azioni di sensibilizzazione del territorio, attraverso incontri informativi/formativi (almeno
tre) e corrispondente diffusione di materiale comunicativo;
7. azioni formative/informative organizzate con le associazioni dei genitori (almeno 2 per ogni
CPL) e le consulte degli studenti (almeno 2 per ogni CPL);
8. organizzazione di corsi di formazione per docenti/dirigenti (almeno quattro);
9. partecipazione degli studenti ai campi volontari nei beni confiscati alla mafia in Lombardia
(almeno una esperienza);
10. attivazione di un minimo di 4 laboratori dedicati agli studenti;
11. potenziare le reti coinvolgendo nuove scuole e nuovi enti territoriali, IeFP e CPIA;
12. organizzazione di percorsi di alternanza scuola-lavoro (almeno 4).
13. Le scuole appartenenti ai CPL dovranno inserire nel Piano Triennale dell’Offerta Formativa
(PTOF) uno spazio dedicato all’educazione alla legalità.
1. studio del fenomeno della corruzione nella dimensione imprenditoriale e raccolta dati
nonchè produzione di una relazione sull’attività svolta e sui risultati ottenuti;
2. individuazione nel proprio territorio di esempi di sistemi produttivi basati sulla
responsabilità sociale nonchè produzione di una relazione sull’attività svolta e sui risultati
ottenuti;
3. elaborazione di proposte di intervento (almeno una) per combattere lo specifico ambito di
illegalità e la corretta concorrenza;
Raccolta dati attraverso questionari, interviste nelle aziende, con le associazioni di categoria ecc, da sviluppare a partire dal prossimo anno scolastico e attraverso le esperienze di stage estivi (Libera)
Sulla base di queste indicazioni si è riunito il gruppo di lavoro che ha prodotto il progetto
le prime attività che ci vedranno coinvolti sono:
1- acquisto corso sulla corruzione e trasparenza come da line guida 2016 ANAC
2- acquisto del sito web su Aruba e conseguente realizzazione e inserimento dei contenuti
Tutte le altre attività sebbene già calendarizzate e programmate, saranno sicuramente riviste e riorganizzate in funzione delle disponibilità e delle necessità di tutte le scuole della rete
GRAZIE A TUTTI
BUON LAVORO