DAL LATINO AL VOLGARE
Ramo principale
Il LATINO era una lingua indoeuropea parlata a Roma fin dal primo millennio a.C. Acquistò grande importanza con l'espansione dello stato romano, e in quanto lingua ufficiale dell'impero si radicò in gran parte dell'Europa e dell'Africa settentrionale.
FAMIGLIA LINGUISTICA
QUELLA SERIE DI LINGUE
UN'ORIGINE COMUNE
IL PROTOINDOEUROPEO
che comprende la maggior parte delle lingue d'Europa vive ed estinte che attraverso il Caucaso e il Medio Oriente da un lato, e la Siberia occidentale e parte dell'Asia Centrale dall'altro, sono arrivate a coinvolgere l'Asia meridionale e in tempi antichi persino l'attuale Turkestan cinese
IN SEGUITO ALLA CADUTA DELL'IMPERO ROMANO D'OCCIDENTE NEL 476 d.C
PROFONDI CAMBIAMENTI SULLA LINGUA LATINA
A secondo della località, si parlava una lingua che non era altro che la fusione tra il latino e i dialetti barbari locali. E così nacque il volgare.
VOLGARE: in latino vulgus, che con il passare dei secoli si era distaccata notevolmente dal latino classico e si era differenziata geograficamente. Dal "volgare" parlato nei diversi paesi si sono evolute le attuali lingue romanze (italiano, francese, spagnolo...) e i loro numerosi dialetti.
In italia non c'era una lingua per tutto il territorio nazionale, ma diversi volgari.
L'italiano deriva dal volgare toscano(anche se non sono mancati apporti da altre regioni), perché nel Medioevo fu centro di grande cultura, e in volgare fiorentino scrissero i tre grandi autori del Trecento:
DANTE
PETRARCA
BOCCACCIO
il latino scritto cambia poco perché è la lingua ufficiale della Chiesa. E continua ad essere usato negli scritti di carattere religioso e nelle scuole. Diventa la lingua dei ceti colti (che sanno leggere e scrivere) della popolazione, cioè degli uomini di chiesa e di alcuni signori feudali.
AUTORI LATINI
VIRGILIO
Nel campo amministrativo aveva assunto uno stile ridotto con l'aggiunta di nuovi vocaboli presi da diverse lingue.
mentre Il latino parlato, invece, si era evoluto fino a distinguere tre parlate diverse:
Il Sermo Urbanus (in città)
il Sermo Rusticus (in campagna)
quello parlato nelle zone a ridosso delle frontiere dell'impero
IN ITALIA, LA LINGUA UFFICIALE ERA ANCORA IL LATINO MA VENIVA USATO SOLO DAI POCHI DOTTI E DALLA CHIESA.
DELLE VERE E PROPRIE LINGUE
NEOLATINE O VOLGARI O ROMANZE
NEOLATINE: derivate dal latino
ROMANZE = da “romanicus” = romano (lingua che ricorda quella parlata dai romani
VOLGARI = parlate dal volgo (= popolo)
Tra il IX e il X secolo d.C.
TESTI SCRITTI
“Indovinello veronese”
“Giuramenti di Strasburgo”
(Francia- 842), con i quali i nipoti di Carlo Magno, Carlo il Calvo e Ludovico il Germanico, giurano reciproca fedeltà e affermano che nessuno di loro avrebbe stretto patti di alleanza con il loro fratello Lotario I (che aveva ereditato la corona di imperatore). I due fratelli giurano nelle lingue dei due popoli che governano (il volgare francese e il volgare tedesco) in modo da farsi capire dal proprio esercito. Quindi il giuramento venne ripetuto da ognuno nella lingua dell'altro in modo da impegnarsi presso la controparte.
“Placito di Capua”
NON LETTERARI
Nell‟XI secolo
TESTI LETTERARI SCRITTI IN VOLGARE
(poesie, racconti, novelle, ecc…)
AL NORD DELLA FRANCIA: lingua volgare chiamata d‟OIL
TESTI DI NARRATIVA, RACCONTI DI GESTA
a volte scritti in versi, con struttura narrativa
LE VICENDE DI RE ARTU' E DEI SUOI PALADINI
CHANSON DE ROLAND
LA LINGUA FRANCESE DI OGGI
AL SUD DELLA FRANCIA: lingua volgare chiamata d‟OC
Il nome di queste due lingue viene dal modo di dire “SI”. La denominazione occitano deriva dalla parola occitana òc che significa sì. Questo criterio venne usato da Dante Alighieri, che chiamò i volgari occitano, francese e italiano in base alle loro rispettive particelle affermative: òc, oïl (antenato del moderno oui) e sì
POESIE DI ARGOMENTO AMOROSO
TROVATORI
coloro che sapevano trovare la parola o la rima giusta per verseggiare con eleganza. Le loro poesie erano messe in musica e cantate
amori narrati erano amori sensuali e purificatori, non sessuali
IN ITALIA
I PRIMI TESTI LETTERARI SCRITTI IN VOLGARE
ARGOMENTO RELIGIOSO
IL CANTICO DELLE CREATURE
SAN FRANCESCO D'ASSISI
nel XIII sec. d.C.
QUELLI DEI LETTERATI
SCUOLA SICILIANA
ALLA CORTE DI FEDERICO II
UNA LINGUA UNITARIA
DIVISA IN DUE ANCHE POLITICAMENTE