e-Learning

macrotipologia didattica

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Scegliere i metodi più efficaci, efficienti e attraenti in base alla situazione (allo scenario formativo)

tipo di e-learning

web-based training

content and support

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sui contenuti, erogativa. supporto tutor limitato

apprendimento individuale

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materiali strutturati per l'autoformazionetutorship assente o di tipo pull (attesa), tutor di percorso/orientatore

apprendimento assistito

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Uso di materiali didattici più assistenza (tutorship pull)Uso di materiali didattici più tutoring (tutorship push -attiva- tutor formatore e/o tutor di rete

supported online learning

wrap around

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lett. avvolgere (concetto di ambiente di apprendimento) è costrutito attorno all'utente e si adatta al progredire della didattica. Conenuti generalmente meno strutturati del precedente, si implementano anche durante il corso, il tutor agisce come facilitatore interagendo individualmente o con i gruppi (push)

integrated model (collaborative)

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attività collaborative.contenuti predeterminati e non, si producono anche con le interazioni e con attività apposite. Il tutor coordina e collabora con gli utenti. Tale tipologia può proseguire finito il percorso formale in una modalaità di apprendimento più informale basato sulla comunità di pratica e networked learning.

networked learning

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apprendimento collaborativo in rete

Informal learning

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Npn prevede un percorso formativo specifico.Apprendimento tra pari (peer to peer)E' l’attività correlata a una data conoscenza (in particolare la sua applicazione) ad essere la molla più efficace a spingere verso l’acquisizione di quella stessa conoscenza.

Comunità professionali/ex corsisti

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la comunità di pratica è il prodotto di un percorso formativo.I corsisti applicano nel mondo reale e si ritrovano a interagire a distanza per supportarsi a vicenda. Si allarga la base di conoscenza condivisa. Si crea conoscenza in situazione.Si procede verso l'informale (gli erogatori del corso potrebbero prevedere forme di supporto: esperti, materiali, seminari...problem solving e socializzazione.Hanno bisogno di un innesco:problema professionalesocializzazione del problemaricerca della soluzionesocializzaizone della soluzione

condivisione via web

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legta ad un sito o un portale

gruppo di interesse

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discute

comunità delle migliori pratiche

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socializza esperienze pregresse

comunità di pratica

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soggetto collettivo che crea apprendiemento attraverso pratiche collaborative mirate alla risoluzione di problemi.

gruppo di lavoro

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lavoro ad un progetto comune

Presenza/distanza quale equilibrio

Grado di autogeneratività

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Il corso è un intervento mirato e circoscritto (assenza di autogeneratività) o vuole innescare un processo (autogeneratività)? innescare processi di apprendimento endogeni o no

vincoli da considerare

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la situazione, il contesto

Utenti

distanza fisica

numero

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l’aumento del numero dei corsisti a fronte di un numero basso di tutor , gioca evidentemente a favore di soluzioni più erogative. Ma anche le soluzioni erogative possono essere variamente dosate, magari integrate con alcuni momenti di condivisione....

accesso alla tecnologia

bisogni formativi

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L' analisi dei bisogni formativi è uno studio (o quanto meno una riflessione preliminare) sul contesto su cui si opera, voltaa ad individuare- valorizzare le ragioni che giustificano il progetto (si mostra che c'è un'esigenza reale, sentita, di attivare quella iniziativa, per motivi di crescita sociale, economica o culturale...). Possono essere coinvolte le "parti interessate" (studenti, docenti, familiari) ma anche altri attori (parto sociali, stakeholders del territorio eccc.). In genere si traduce in dati (quantitativi e qualitativi)

expertise

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una buona padronanza già posseduta della materia (corsisti gia esperti) offre valore aggiunto a metodi problem based e collaborative based approcci collaborativi possono comunque essere resi impraticabili da atteggiamenti competitivi tra gli utenti e da scarsa partecipazione.

omogeneità di interesse

disponibilità alla collaborazione

disponibilità a dedicare tempo

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ad esempio una forma blended rispetto ad una tradizionale formazione d'aula richiede un tempo extra al corsista da dedicare ad eventuali interazioni/leggere e scrivere mail) ed eventuali lavori collaborativi ed e-tivities.situazioni di scarsa motivazione, di difficoltà di accesso, di partecipazione saltuaria da sostenere nei tempi lunghi, giocano a favore di metodi più erogativi, con momenti di condivisione, o approcci basati su faq o “rapid learning (piccole pillole di informazione, su quesiti particolari..).

Obiettivi formativi

fornire conoscenze

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saperi prevalentemente teorici

generare abilità

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saper fare

creare competenze

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saperesaper faresapere esseresapere agire in situazione mobilitando le proprie risorse interne e le risorse del contesto

Contenuti

apertura/chisura

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Grado di chiusura del contenuto si riferisce al fatto che i contenuti siano rappresentabili in un dominio chiuso (e dunque valutabili anche con sistemi automatici, del tipo giusto-sbagliato) oppure siano di natura complessa (piu punti di vista possono coesistere ed anche essere entrambi validi ecc..) e dunque richiedono esperti valutatori umani.conenuti chiusi: dati, fatti, norme (unici e specifici) procedure (azioni step by step) contenuti aperti: concetti ( se discussi, altrimenti sono chiusi) processi (progettare, lavorare alla creazione, allo studio di qualcosa...) pricipi

fissi/dinamici

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da aggornare durante il corso o no...

testo o multimedia o interattività

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-può essere una semplice informazione testuale. Una risposta chiarificatrice, ad una domanda rilevante, rimane statisticamente la forma più pratica ed efficace dell’interazione in rete. Può essere fornita da un tutor, da un esperto, o anche da un pari-presentazione testo e immagine statica. Qui bisogna curare la congruenza tra immagine e testo -presentazioni con piccole animazioni. Qui bisogna seguire le regole della comunicazione multimediale ed evitare sovraccarico cognitivo. Generalmente sono le forme attraverso le quali- se ben curate- la comunicazione multimediale può offrire maggior valore aggiunto rispetto al testo-animazione e/o video. Sono rari i casi in cui sono effettivamente utili didatticamente. quanto meno occorre “trattarli”.La natura del contenuto veicolato è in rapporo al dominio trattato e all’obiettivo (conoscenza, capacità, abilità, competenza) e condiziona a sua volta la scelta didattica.Non è valida la regola “tanta più interattività” tanto più apprendimento

Infrastruttura tecnologica

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quando pensiamo alla infrastruttura tecnologica e alla sua organizzazione, tenere sempre a mente il concetto di affordanceda wikipedia:L'affordance è l'aspetto fisico di un oggetto che permette all'utilizzatore di dedurne le funzionalità o i meccanismi di funzionamento.Il termine è stato introdotto nel 1966 dallo psicologo James J. Gibson.Più alta è l'affordance più sarà automatico ed intuitivo l'utilizzo di un dispositivo o di uno strumento. Ad esempio, l'aspetto di una maniglia dovrebbe far intuire al meglio e automaticamente come la porta vada aperta: se tirata, spinta, o fatta scorrere (una porta che si apre automaticamente al passaggio ha una scarsa affordance, poiché è molto poco intuitivo il suo funzionamento).Tra gli oggetti con un'ottima affordance vi sono, ad esempio, la forchetta o il cucchiaio, strumenti che nel corso dei millenni sono stati affinati dall'uomo fino alla forma odierna, estremamente intuitiva e di semplicissimo utilizzo.

Affordance

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quando pensiamo alla infrastruttura tecnologica e alla sua organizzazione, tenere sempre a mente il concetto di affordance per ridurre al minimo lo sforzo cognitivo dell'utenteda semplicità, immediatezza, riconoscibilitàwikipedia:L'affordance è l'aspetto fisico di un oggetto che permette all'utilizzatore di dedurne le funzionalità o i meccanismi di funzionamento.Il termine è stato introdotto nel 1966 dallo psicologo James J. Gibson.Più alta è l'affordance più sarà automatico ed intuitivo l'utilizzo di un dispositivo o di uno strumento. Ad esempio, l'aspetto di una maniglia dovrebbe far intuire al meglio e automaticamente come la porta vada aperta: se tirata, spinta, o fatta scorrere (una porta che si apre automaticamente al passaggio ha una scarsa affordance, poiché è molto poco intuitivo il suo funzionamento).Tra gli oggetti con un'ottima affordance vi sono, ad esempio, la forchetta o il cucchiaio, strumenti che nel corso dei millenni sono stati affinati dall'uomo fino alla forma odierna, estremamente intuitiva e di semplicissimo utilizzo.

efficacia, efficienza, appeal

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costi/tempo/attrazione per lo studente

Scaffolding

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l'ambiente di apprendiemnto deve essere dotato di appoggi, sostegni, appigli per l'orientamento dei singoli utenti. (blocchi laterali in moodle....)

Disponibilità risorse umane

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quale equipe serve / si ha / ci si può permettere.Se non si ha un numero adeguato di tutor preparati , in rapporto ai numeri dell’utenza, necessariamente occorrerà orientarsi verso forme di “intelligente e ragionevole erogazione supportata”.Un tutor può rispondere solo a domande ( eventualmente gestendole con un sistema di faq) o può svolgere una funzione istruttiva attiva, sollevando problemi, animando la discussione, andando a cercare alunni in difficoltà, personalizzando i consigli ecc...Questa seconda possibilità richiede ovviamente che il tutor gestisca un numero limitato di allievi.

definizione metodologico-didattica

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Livello MicrodidatticoI metodi hanno carattere situazionale e non universale. Capire quali metodi sono preferibili ad altri in una determinata situazione.

modelli/architetture didattiche

ricettiva

sequenziale o direttiva

a scoperta guidata

collaborativa

strategie

lezione

tutoriale

modellamento

discussione

studio di caso

simulazione

role playing

problem solving

WebQuest

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ideato nel 1995 da Bearnie Dodge - Università di San Diego. Attività di ricerca guidata, in cui gli allievi, organizzati in gruppo, applicando una logica indiziaria, reperiscono informazioni in internet utili alla realizzazione di prodotti (un ipertesto, una guida cartacea, un giornale, un e-zine...), che si configurano come risultato della capacità dei discenti di elaborare autonomamente le informazioni da essi stessi trovate.Secondo la definizione di Dodge, un webquest è un'attività da svolgersi in internet, basata sul problem solving. Un webquest può trovare un elemento di arricchimento nell'integrare la videoconferenza, la telefonata, l'e-mail o altra forma comunicativa tecnologicamente mediata.Il webquest è diviso in alcune fasi prestabilite, la struttura è la seguente:Introduction TaskProcessEvaluation ConclusionCreditsTeacher page1. Introduzione: fornisce le informazioni di base;2. Compito: descrive quale compito debba svolgersi;3. Risorse: individua le risorse occorrenti per portare a termine efficacemente il compito assegnato. Delle risorse fanno parte tanto le risorse elettroniche, sia quelle predisposte ad hoc dal docente ed inserite in apposito sito, sia quelle liberamente fruibili nella rete, precedentemente visitate e recensite dal docente, quanto altro tipo di risorse, come i libri reperibili nella biblioteca della scuola o in altra biblioteca pubblica o privata, indirizzi e-mail o numeri telefonici di esperti a cui potersi rivolgere per ricevere risposta a quesiti utili alla soluzione del compito assegnato;4. Processo: una descrizione del processo che gli studenti debbono mettere in atto nella effettuazione del compito;5. Suggerimenti: si tratta di consigli che vengono offerti dal docente allo scopo di aiutare gli studenti ad organizzare le informazioni acqusite. I suggerimenti possono darsi sotto forma di domande a risposta più o meno giudata, consistere in griglie organizzative, in mappe concettuali, in schemi causa-effetto, ecc.6. Conclusione: è il momento che ricorda agli studenti cosa hanno imparato e li consiglia su come successivamente ampliare l'esperienza per acquisire ulteriore conoscenza.Un webquest, quantunque possa essere pensato come attività individuale, funziona meglio come attività di gruppo. Parimenti ha maggiore efficacia se vengono inclusi degli aspetti incentivanti la motivazione. Tra questi potremmo annoverare l'assegnazione di un ruolo oltre che di un compito (del tipo: siete dei detective, siete un funzionario di un'agenzia governativa...). Il ruolo potrebbe essere accompagnato da un piano d'azione (del tipo: siete stati incaricati di ritrovare..., dovete man mano che acquisite le vostre informazioni informare i vostri superiori utilizzando la posta elettroncia...). online si trovano molti esempi, templates, e generatori di web quest:http://www.webquest.orghttp://www.aula21.net/Wqfacil/webit.htm (non è un granché come layout ma è pratico)

collaborazione

come valutare

come comunicare i contenuti

storyboard

riferimenti ID

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ID sta per Instructional Design. La teoria ID individua i metodi adeguati affinché, date certe condizioni di istruzione, l'apprendimento risulti efficace, efficiente e attraente.

Reigeluth

situazioni

risultati desiderati

efficacia

efficenza

appeal

condizioni di istruzione

allievo

apprendimento

ambiente d'apprendimento

vincoli infrastrutturali

metodi

Principi di Merrill

Problem

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L’apprendimento è facilitato quando:- chi apprende è coinvolto nella soluzione di problemi reali - l’allievo risolve una progressione di problemi- l’allievo è guidato ad una esplicita comparazione dei problemiNota: esistono varie tipologie di problemi: categorizzazione, progettazione, interpretazione.

Activation

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Mobilitare le conoscenze preesistenti cioè adottare strategie capaci di attivare le conoscenze precedenti, l’allievo è indotto a: ricordare, relazionare, descrivere o mostrare, applicare conoscenza risultante da esperienze rilevanti del passato che può essere usata come fondamento di nuova conoscenza.All’allievo è offerta esperienza rilevante che può essere usata come fondamento per nuova conoscenza. Solo innestando l'apprendimento nelle nostre strutture preesistenti possiamo produrre un apprendimento profondo e di lunga durata.

Demonostration

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L’apprendimento è facilitato quando:- all’allievo viene “dimostrato” esplicitamente che cosa va appreso, anziché semplicemente “detto”;- la dimostrazione è coerente con gli obiettivi d’apprendimento: esempi e non esempi per i concetti, dimostrazioni per le procedure, visualizzazioni per i processi, modellizzazione per i comportamenti;- gli allievi vengono opportunamente guidati e orientati verso le informazioni rilevanti; - vengono usate ed esplicitamente confrontate rappresentazioni multiple.

Application

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L’apprendimento è facilitato quando:- all’allievo si richiede di usare la sua conoscenza per risolvere problemi;- l’allievo è messo in condizione di classificare, produrre compiti, elaborare ipotesi, cercare di predire attivamente conseguenze;- l’attività di soluzione di problemi è congruente con gli obiettivi di apprendimento;- all’allievo si mostra come individuare e correggere errori, guidandolo con adeguato coaching.

Integration

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L’apprendimento è facilitato quando:- gli allievi sono incoraggiati a dare pubblicamente dimostrazioni della loro conoscenza o abilità acquisita;- gli allievi possono riflettere su, difendere, discutere e definire la loro conoscenza;- gli allievi possono creare inventare ed esplorare nuovi e personali modi di usare la loro conoscenza.

favorire l'apprendimento (Gagné)

stimolare l'attenzione

informare gli studenti degli obiettivi

stimolare la memoria delle conoscenze pregresse

fornire uno stimolo

guidare l'apprendimento

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Backward fading: significa che la guida ed il controllo istruttivo deve diminuire in funzione dell’aumento dell’expertise e della capacità di autogestione dell’allievo. In particolare conviene applicare un approccio più direttivo, con controllo passo passo sull’apprendimento con alunni in fase iniziale, applicando consegne aperte, quali quelle proprie degli ambienti attivi o costruttivistici, con alunni via via sia più esperti della materia che dotati di buona capacità metacognitiva.E’ un principio che trova piena applicazione anche e soprattutto sulla rete

autostima e senso di autoefficacia

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Autostima e senso di autoefficacia: l’apprendimento migliora quando l’allievo ha percezione diretta dei suoi successi, constata il risultato con soddisfazione. Fornire in progressione semplici esercitazioni alla su aportata e poi aumentare gradualmnte la complessitàViceversa l’insuccesso comporta un abbassamento dell’autostima, una produzione di ansia, che agisce da fattore paralizzante. Su questo converge una linea di pensiero che mette d’accordo psicologi umanisti come Rogers o comportamentisti come Bandura.

backward fading

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Backward fading: significa che la guida ed il controllo istruttivo deve diminuire in funzione dell’aumento dell’expertise e della capacità di autogestione dell’allievo. In particolare conviene applicare un approccio più direttivo, con controllo passo passo sull’apprendimento con alunni in fase iniziale, applicando consegne aperte, quali quelle proprie degli ambienti attivi o costruttivistici, con alunni via via sia più esperti della materia che dotati di buona capacità metacognitiva.E’ un principio che trova piena applicazione anche e soprattutto sulla rete

apprendiemento in coppia/sharing

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Apprendimento in coppia o visibilità reciproca(Sharing): c’è ormai ragionevole accordo sul fatto che un modo generalmente efficace per consolidare la motivazione all’apprendimento e sviluppare consapevolezza metacognitiva, si può ottenere facendo lavorare, dove possibile con un pari. In rete ottime possibilità si ottengono dall’apprendimento condiviso, dalla semplice imitazione e dal peer tutoring (grande risorsa anche economica per lo scaffoldind affettivo e cognitivo che consente)Risultati più controversi sono invece relativi a gruppi più ampi, la cui gestione richiede un grado di controllo che raramente è posseduto.L’apprendimento collaborativo in rete solleva grandi aspettative ma rappresenta anche una soluzione non sempre conseguibile

promuovere la pratica

rinforzo positivo e/o feedback

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l’apprendimento ha maggiore probabilità di essere più efficace quando gli allievi ricevono in itinere sia incoraggiamento che un frequente ed articolato feed-back, capace di fare il punto sui loro risultati e riorientare il loro percorsoQuesto aspetto ha maggiore rilevanza sulla rete, dove non si percepisce direttamente l’effetto della nostra azione comunicativa rispetto all’altro.

valutare le prestazioni

migliorare l'assorbimento e il transfert

produzione-sviluppo

gestione interazioni

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la comunicazione non va intesa come passaggio di informazione ma come co-costruzione di significati. Uno stile conversazionale da parte del docente produce livelli più alti e comlessi di partecipazione degli studenti (costruttivismo)La presenza sociale è legata alla tensione verso un obiettivo e alla condivisione di un progettoassenza di elementi paralinguistici provoca:senso di isolamentouna risposta, qualsiasi risposta viene generalmente interpretata come un successo mentre il silenzio significa fallimentoin pratica se si lavora male è facile che aumenti il senso di isolamento ed estraneità, se si lavora bene sì sviluppano dibattiti più articolati e rapporti più orizzontali tra docente e studenti, la motivazione aumenta.

implementazione contenuti