ECONOMIA EUROPEA
SETTORI ECONOMICI IN EUROPA: contributo sul PIL
settore primario incide poco, settore secondario incide meno rispetto al passato, settore terziario è quello che incide di più sul PIL
AGRICOLTURA
MOLTO produttiva per pochi addetti e molta meccanizzazione e impiego tecniche moderne per aumentare la resa agricola
esportazione prodotti d'eccellenza (olio, vino, ortaggi, agrumi)
agricoltura BIOLOGICA= impiego di sistemi naturali NO prodotti chimici
INDUSTRIA 26% PIL
Europa continente più industrializzato, però peso dell'industria è in calo
industria pesante (siderurgica, metallurgica per ACCIAIO) in forte calo
DEINDUSTRIALIZZAZIONE
AUMENTO INDUSTRIE ad alto livello tecnologico= AERONAUTICA, INFORMATICA, BIOTECNOLOGIE
INDUSTRIE BENI DI CONSUMO (auto, elettrodomestici) fenomeno FUSIONI (es. GRUPPO FIAT)
INTERNAZIONALIZZAZIONE= produzione delocalizzata in Paesi dove manodopera costa meno o Stato fornisce incentivi + direzione/ ricerca nel Paese d'origine
TERZIARIO 71% PIL
terziarizzazione economica= più addetti e più pil
COMMERCIO molto importante
esportazione serv. finanziari/ assicurativi
importazione risorse energetiche
sviluppo TELECOMUNICAZIONI
slancio al settore finanziario e commerciale per TRANSAZIONI ECONOMICHE VIA INTERNET
GLOBALIZZAZIONE
Europa deve investire in questo settore perchè ha poche risorse energetiche SOCIETA' DELLA CONOSCENZA
SETTORI
PRIMARIO
estrazione materie prime: agricoltura, allevamento, estrazione mineraria, pesca
SECONDARIO
trasformazione materie prime in prodotti finiti: industria, artigianato
TERZIARIO
servizi: alle imprese, alla collettività, alle famiglie e ai singoli individui
servizi alle imprese: PUBBLICITA', SERV, FINANZIARI, MARKETING, SELEZIONE RISORSE UMANE
servizi alle persone: SCUOLA, SANITA', PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
LAVORO UMANO INSOSTITUIBILE
ATTENZIONE: IL PIL PRO CAPITE DA SOLO NON BASTA!!!
da solo non basta a descrivere il BENESSERE di una popolazione!! Bisogna considerare altri fattori: sanità, ambiente, cultura, alimentazione, etc.
HPI= Indice di Felicità nazionale lorda
è un valore medio, quindi non rileva gli squilibri tra la popolazione (ricchezza molta, ma concentrata nelle mani di una minoranza ricca)
nei Paesi arretrati non rileva la ricchezza prodotta dall'economia sommersa (lavoro nero senza regolare contratto)
INDICATORI DI SVILUPPO ECONOMICO
PIL= PRODOTTO INTERNO LORDO
ricchezza (beni + servizi) prodotta da un Paese nei vari settori economici in un anno
PIL PRO CAPITE = pil nazionale/ n. abitanti
QUANTITA' DI RICCHEZZA di cui dispone ogni individuo
PPA: PARITA' POTERE D'ACQUUISTO dipende dal costo della vita in quel Paese
VARIAZIONE PIL
confronto con il PIL dell'anno precedente per capire se l'economia di quel Paese sta crescendo
TASSO DI DISOCCUPAZIONE
CONSUMO DI ENERGIA ELETTRICA PER ABITANTE
TASSO DI CONCENTRAZIONE DELLA RICCHEZZA
serve per capire come è distribuita la ricchezza (pil) in un Paese
elementi valutati: speranza di vita, livello istruzione, pil pro capite
ISU = INDICE SVILUPPO UMANO
MORTALITA' INFANTILE
quando è elevato indica sistema sanitario carente, cattiva alimentazione, scarso livello igienico
RUOLO ECONOMICO A LIVELLO MONDIALE
PRIMO POSTO al mondo per PIL in base alla dimensione
7% POPOLAZIONE MONDIALE PRODUCE IL 25% DEL PIL MONDIALE
Potenza economica superiore alla dimensione geografica
PRIMO POSTO NEL COMMERCIO INTERNAZIONALE (import + export)
dalle scoperte geo EUROPA CENTRO dell'economia mondo
POPOLAZIONE/ LAVORO
POPOLAZIONE ATTIVA
occupati, disoccupati, persone in cerca di occupazione
POPOLAZIONE NON ATTIVA
pensionati, bambini, studenti della scuola dell'obbligo, invalidi; coloro che non cercano un'occupazione (es. casalinghe)
FORZA LAVORO EUROPA
225 MILIONI DI PERSONE
DISOCCUPATI PAESI UE = 8,5% - 11%
DISOCCUPAZIONE GIOVANILE (giovani under 25) = 20%
insieme di tutti gli individui in grado di lavorare in età compresa tra 15 e 70 anni
DISTRIBUZIONE OCCUPATI NEI VARI SETTORI
ECONOMIA SVILUPPATA= pochi addetti nel settore primario; industria circa 25% degli occupati; terziario maggior parte degli occupati
ITALIA
EUROPA
ECONOMIA ARRETRATA= alto livello di occupazione in agricoltura.
SVILUPPO A TRE VELOCITA'
UE AREA EURO, GB, SCANDINAVIA, SVIZZERA= sviluppo molto elevato
UE FUORI EURO = Paesi Europa centro orientale NO EURO. Es. Polonia, Ungheria, Romania, Rep. Ceca, Rep. Baltiche, Bulgaria. Sviluppo discreto
NO UE= Russia (in crescita); Albania e Moldova (Paesi poveri); Ucraina= situazione politica instabile
70% PIL prodotto da 5 Paesi: Germania, Francia, Regno Unito, Italia, Spagna
ECONOMIE DIVERSE
perchè?
E' diversa la storia dell'Europa orientale e occidentale:economia di mercato (OVEST) VS economia pianificata/ comunista (EST)
ECONOMIA DI MERCATO
basata su iniziativa privata, poca presenza dello stato
capitale + lavoro
legge di mercato domanda/offerta regola prezzi e occupazione
ECONOMIA SOCIALISTA/pianificata
industrie + aziende agricole proprietà dello STATO
prezzi decisi dallo Stato
NO competizione tra industrie
poca varietà di produzione beni e servizi: NO superfluo SOLO necessario
ECONOMIA ex Paesi socialisti più fragile perchè forte concorrenza e competitività industrie capitalistiche