FEUERBACH
ERA ALIEVO DI HEGEL A BERLINO
HA DATTO UN CONTRIBUTO FONDAMANTALE
La critica Heigel. L’hegelismo come teologia mascherata
L’hegelismo è una teologia mascherata o razionalizzata che costituisce la traduzione in chiave “speculativa” di tutto il filone teologico dell'Occidente. SecondoF. l'idea o lo spirito di Hegel, come il Dio della Bibbia, non è che è un fantasma di noi stessi, ovvero il frutto di un'astrazione alienante. Poiché H.secondo F, rappresenta “il termine ultimo di un'evoluzione di pensiero, la cui caratteristica comune è lo smarrimento dell’uomo", la critica a H. equivale, di fatto, alla fondazione di una nuova filosofia incentrata sull'uomo e capace di cogliere nel “testo” ciò che Hegel ha condannato nelle note, ovvero la vita nella sua immediatezza.
Secondo Feuerbach cosa è accaduto? Qual è l'errore dell'idealismo? Il primo è che aveva capovolto il rapporto tra soggetto e predicato, avendo fatto del predicato, ossia il pensare il soggetto di tutta la realtà.
Secondo errore è quello di aver alienato il singolo a favore della specie e non solo. Ha divinizzato la specie, sono stata attribuita ad essa tutte le caratteristiche che la religione attribuisce a Dio. Come nasce la religione? La domanda nasce spontanea tant'è che le opere sono “L’essenza della religione” 1845e “L’essenza del cristisanesimo”1841(opera fondamentale). In queste opere spiega come ha origine la religione. Non è nient'altro che la divinizzazione della specie cioè si prendono tutte le caratteristiche umane(la bontà, la gentilezza, l’amore) si amplificano all'ennesima potenza a si attribuiscono a questa entità sovrannaturale; ma in realtà le caratteristiche che attribuiamo agli dei sono caratteristiche assolutamente umane solo che sono elevate all'ennesima potenza. Quindi avviene questo processo logico per cui noi proiettiamo fuori caratteristiche che sono del tutto umane.
Quindi arriva a professare una posizione profondamente ateista secondo la quale non è vero che Dio ha creato noi ma siamo noi uomini ad aver creato l'idea di Dio. Ecco qual è il rovesciamento importante. Accusa Hegel di aver costruito una religione della ragione, aver divinizzato la ragione dimenticando che la ragione esiste soltanto all'interno della mente degli uomini e che è una caratteristica del corpo umano.
Ovviamente l’approccio di questa critica è il materialismo assoluto per cui il pensiero prodotto della materia, del cervello di qualcosa assolutamente di materiale per cui non ha nulla di spirituale e di un ateismo perché secondo F. Non esiste Dio ma è soltanto la proiezione voluta dal fatto che noi come singoli ci sentiamo alquanto impotenti rispetto alla natura per esempio, rispetto alle richieste sociali. Da soli a volte abbiamo questa sensazione di incompletezza, inadeguatezza.
Allora ricorriamo a questa idea con funzione consolatrice di un essere superiore che può tutto, può onnipotente, che può quello che noi non possiamo. Dimenticando che è una nostra creatura, creatura che noi creiamo in base a un nostro bisogno.
Questo pone il problema
Le religioni naturalistiche quando ad essere adorate non sono le entità spirituali, le divinità spirituali ma sono ad esempio il sole, la luna, la natura.
Risposta di F→secondo lui anche in questo caso qui non siamo di fronte a una forma superiore di religione come le religioni positive, nel senso storico (quelle monoteistiche); siamo di fronte a un pensiero religioso… che però secondo lui nasce seguendo gli stessi binari. Divinizza la natura perchè l’uomo per sopravvivere ha bisogno della natura, del sole, della luce, del calore, dell’acqua, del nutrimento che proviene dalla natura. Quindi comunque anche nel caso delle religioni più semplici queste nascono da un bisogno naturale e dalla sensazione di essere inadeguati, incapaci rispetto alla natura. Noi non possiamo nulla davanti alla natura, questa è molto più forte di noi. Per cui la natura può darci di cui vivere ma può causarci la nostra distruzione. Allora ecco perchè la divinizzazione della natura, sempre comunque da questo senso di inferiorità che è proprio dell’uomo. E’ un principio generato …. per poi arrivare a quelle più complesse come appunto le religioni monoteiste
ALLA MORTE DI HEGEL
DESTRA HEGELIANA ( SONO CONSERVATORI)
La Destra, facendo riferimento all'identità ontologica professata da Hegel tra realtà e ragione, assunse un atteggiamento globalmente giustificazionista e conservatore nei confronti dell’esistente.
La Destra e la religione: la prima posizione prese corpo all'interno della Destra, configurandosi come una sorta di scolastica dell’hegelismo, volta a utilizzare la ragione hegeliana al fine di una giustificazione razionale delle credenze religiose.
SINISTRA HEGELIANA (SONO PROGESISTI)
F. MAGGIOR ESPONENTE NON è RIMASTO FEDELE A HEGEL E HANNO ELABORATO UNA FILOSOFIA CRITICA
La Sinistra interpretò il pensiero del maestro in modo dinamico e rivoluzionario, ammettendo che non tutto ciò che esiste di fatto è razionale e quindi reale, finì per concepire la filosofia come critica dell'esistente ossia come un progetto di trasformazione rivoluzionaria delle istituzioni politiche contemporanee.
La critica alla religione. Dio come proiezione dell'uomo
. F. Afferma che non è l’astratto, non è Dio ad aver creato il concreto ossia l'uomo, ma l'uomo ad aver creato Dio. Infatti Dio secondo F, non è altro che la proiezione illusoria di alcune qualità umane, in particolare di quelle caratteristiche della nostra specie come la ragione, la volontà e il cuore. Il mistero della teologia non è che l'antropologia
. La religione, in quanto antropologia capovolta, è la prima indiretta autocoscienza dell’uomo. Dio è l'essenza dell'uomo personificata; l'antropologia e la chiave interpretativa della teologia e di conseguenza tutti i misteri del cristianesimo.
In concreto come nasce nell'uomo l'idea di Dio?
-la distinzione tra individuo e specie: egli tende a porre l'origine dell'idea di Dio nel fatto che l'uomo, a differenza dell'animale, ha coscienza di sé non solo come individuo ma anche come specie. Come individuo si sente debole e limitato, come specie si sente infinito e onnipotente. La figura di Dio è una personificazione immaginaria delle qualità della specie.
L'opposizione tra volere e potere: F. Tende a intravedere, individuare l'origine dell'idea di Dio nell'opposizione umana tra volere e potere, che porta l'individuo a costruirsi l'immagine di una divinità in cui tutti i suoi desideri siano realizzati. I greci avevano divinità limitate, perché i loro desideri erano limitati. I desideri dei cristiani sono senza limiti, dunque la loro divinità è infinita e onnipotente.in sintesi: Dio è l’ottativo del cuore umano divenuto tempo presente, cioè proiezione del desiderio umano. (L’essenza del cristianesimo)
La dipendenza dell'uomo dalla natura: F. Vede l'origine dell'idea di Dio nel sentimento di dipendenza che l'uomo prova di fronte alla natura. Questo sentimento ha spinto l'uomo ad adorare quelle cose senza le quali egli non potrebbe esistere: la luce, l'aria, l'acqua e la terra
La Sinistra e la religione: la seconda posizione prese invece corpo nella sinistra, la quale, finì per fare della filosofia uno strumento di contestazione razionale della religione.
Hegel ha fatto di quello che era il l’idea il punto di partenza dell’analisi filosofica
L’idea in sè per se
L’idea fuori di sè
L’idea senza un soggetto pensate non può esistere. Il pensiero è un attributo di un ente concreto che è un uomo in carne ed ossa. Non può esistere un pensiero, un’ idea prima dell’essere pensante quindi accusa Hegel di aver capovolto fra astratto e concreto perché prima nella realtà c’è l’uomo concreto e poi c’è il suo prodotto astratto che è il pensiero che è l’idea.
L’idea che ritorna in sé
Quindi lui dice “voglio ricapovolgere quello che Hegel ha capovolto”.
In cosa consiste il suo materialismo?
Prima esiste il mondo concreto, in carne e sangue dice lui. Prima c’è l’uomo completo e poi c’è il prodotto della sua attività che è anche pensiero e non solo (azioni etc)
Riportiamo la realtà nella giusta dimensione e proporzione. Prima c’è l’uomo concreto (collegamento su Kierky che metteva l’accento sul singolo) e poi c’è il suo pensiero.
Non solo. Occorre prendere in esame anche il rapporto tra uomo concreto e la specie. lui rifiuta questa priorità della specie che era stata rimarcata anche da Schoupenhauer ma che derivava dalla gnoseologia idealistica perché tutto idealismo ed Hegel aveva messo l’accento alla specie rispetto al singolo. Contava il pensiero dell’umanità. Lo spirito non era il pensiero del singolo ma il pensiero dell'umanità. Lo spirito dei popoli che poi convergeva nello Spirito tutto: lo Spirito dell’umanità.
è partito nella sua riflessione filosofica dall’analisi del concetto hegeliano di alienazione
Alienazione: estraniazione, farsi altro. Hegel usa questo termine nel secondo momento dialettico. Mutare aspetto, divenire il proprio contrario.
Feuerbach parte da questa definizione “farsi altro”, mentre Hegel faceva questo momento dialettico fondamentale Feuerbach usa questo concetto per interpretare il rapporto fra uomo e Dio
Parla di alienazione in ambito religioso. Il tema che lui affronta è l’alienazione religiosa.
LA RIVOLUZIONE DEL MATERIALISMO DI FEUERBACH
Conferisce una curvatura antropologica al suo materialismo, in quanto riserva all'uomo una collocazione particolare nel mondo. È convinto che gli esseri umani si distinguono dalle altre forme naturali grazie alla sensibilità; I sentimenti e le idee hanno una radice fisica nei fenomeni corporei ma non devono essere ridotti a una visione indiscriminatamente(senza distinzioni) materialistica
L’uomo è ciò che mangia, è fatta propria da chi conduce uno stile di vita salutista, mangiare cibi sani per mantenere la salute.
Addirittura i vegani attribuiscono l’aggressività, che è un tratto della personalità, all’alimentazione. I vegani sostengono che chi mangia carne … alimentazione completamente vegetariana perché introduce nel suo corpo la carne di animali che hanno subito un trauma o che sono stati ammazzati etc etc.
espressione in realtà era stata già pensata da F.: elaborata da lui perché è stato il primo a produrre quella che viene chiamata una teoria degli alimenti
FONDATORE DELL'ATEISMO FILOSOFICO OTTOCENTESCO (1804-1872)
L’ umanismo naturalistico
Critica: distrugge la teoria idealistica, critica fortemente le religioni, accusa Hegel di aver trasferito in ambito filosofico quella che poi viene spontaneamente (?)in ambito religioso perché l’idea di una ragione non è nient’altro che l’applicazione in ambito filosofico dell’idea di Dio.
Prima c’è la pars destruens, vediamo adesso la pars costruens
La nuova filosofia dell'avvenire, delineata da F. Alla forma di un umanismo naturalistico
Che cosa propone in alternativa alle religioni e le filosofie che hanno questa funzione di consolare l’uomo, di rassicurare una visione ottimistica della realtà. Lui propone un UMANISMO NATURALISTICO
Ricordiamo cosa significa la parola umanismo.
Umanesimo →un movimento culturale che ha delle coordinate storiche ben definite.
Umanesimo e rinascimento, 1400\1500
Naturalistico perchè pone al centro l’uomo in quanto concreto e non l’uomo in quanto pensiero.
L’uomo concreto: uomo in carne e sangue come lui lo definisce.
Il pensiero come abbiamo già anticipato non è nient’altro che l’atto del corpo, ma quest’atto risente profondamente delle condizioni del corpo.
Quello che il nostro pensiero è in grado di produrre in termini di valori, di pensieri, di giudizi dipende dalle condizioni materiali dell’esistenza. Non possiamo pretendere che una popolazione …che non riesca a soddisfare bisogni primari, come quello di avere una casa e vestirsi adeguatamente, possa produrre opere letterarie di pregio.
. E’ chiaro che popolazioni con un basso livello di istituto tecnologico cosi come le chiama l’antropologia non avrebbero mai potuto produrre i brani musicali di Mozart perché vivevano in condizioni materiali diverse da quelle della Germania del XVIII \XIX secolo.
Lui dice: non possiamo accusare le intelligenze inferiori, popoli con un basso livello tecnologico, non conta l’intelligenza contano le condizioni materiali d’esistenza.
Ed è ecco quindi che l’esito è filantropico perchè lui ritiene un dovere morale aiutare tutti a raggiungere questo obiettivo.
Capite, vedete e udite il legame che c’è con il socialismo, s’intravede immediatamente il legame che c’è.
Umanismo→utilizzato per indicare ogni filosofia che mette al centro della sua riflessione l’uomo. Esempio. La sofistica; l’uomo misura di tutte le cose di Protagora; fa dell'uomo l'oggetto e lo scopo del discorso filosofico
Se noi togliamo la sensibilità e lasciamo all’uomo soltanto l’intelletto facciamo quello che aveva detto Schoupenhauer.: siamo una testa alata ma che non esiste nella realtà, nell’uomo corretto.
L'umanismo naturalistico è costituito dal rifiuto di considerare l'individuo come astratta spiritualità o razionalità: si concepisce l'uomo come essere di carne e di sangue, condizionato dal corpo e dalla sensibilità; un essere che vive, che soffre, che gioisce e che avverte una serie di bisogni dei quali si sente dipendente.
(Solo dal libro)Secondo F. L'amore, con quella passione fondamentale che fa tutt'uno con la vita, ha il potere di aprirci verso il mondo.
ALIENAZIONE E ATEISMO
Indipendentemente dall'origine della religione, secondo F questa costituisce una forma di alienazione.
Alienazione →Questo termine presente in Hegel e ripreso da Marx, in F definisce quello stato patologico per cui l'uomo, scindendosi, proietta fuori di sé una potenza superiore Dio alla quale si sottomette, anche nei modi più umilianti e crudeli. L’ateismo si configura come un atto di onestà filosofica e come un vero e proprio dovere morale. Sec ondo F. L'uomo deve recuperare in sé i predicati positivi che ha proiettato fuori di sé, in quello specchio illusorio e astratto della propria essenza che è Dio.
L'ateismo rappresenta la riappropriazione della propria essenza da parte dell’uomo.
❌Non si può più affermare che Dio in quanto soggetto è sapienza, volontà e amore (predicato);
✅Si può affermare che la sapienza, la volontà e l'amore umano (soggetto) sono divini (predicato).
Il compito della filosofia non è più quello di porre il finito nell'infinito, ossia di risolvere l'uomo in Dio❌, ma è quello di porre l'infinito nel finito, ossia di risolvere Dio nell’uomo
L'ESSENZA SOCIALE DELL'UOMO
Vuol dire che fin quando io resto chiuso nel mio pensiero e non mi confronto con gli altri non ho la certezza di essere nella verità
A darmi la certezza della correttezza del mio pensiero è il confronto con l’altro, la condivisione. Quindi l’altro mi è essenziale: io non mi posso chiudere in una torre d’avorio e creare chissà quale bella filosofia→può anche essere interessante ma non mi serve a nulla.
Perché quella filosofia non è messa in discussione dal confronto dell’altro, quindi l’atteggiamento essere proprio della scienza. La scienza ha questo requisito essenziale: intersoggetivita, l’universalità del sapere condiviso.
F.trasferisce questo criterio anche alla filosofia, questa non può essere il prodotto di (non finisce la frase bensì la spezza introducendo ciò che le viene in mente )
Mi viene in mente Cartesio aveva scritto le … cartesiane rinchiudendosi nella sua stanza senza alzarsi neppure dal letto, non voleva vedere nessuno, voleva meditare
Il filosofo ha l’obbligo di confrontarsi con l’altro perché è l’altro che li da il criterio della verità e li da anche la validità universale.
Dall'ateismo al filantropismo. La filosofia di F. finisce per risolversi in una forma di filantropia. Dall'amore per Dio all'amore per l'uomo, dalla fede in Dio alla fede nell'uomo, dalla trascendenza all'immanenza.