il latino
Il latino è la lingua da cui derivano la maggior parte delle parole italiane e non solo ma nonostante ciò ci sono delle differenze ad esempio in latino le lettere dell'alfabeto sono 23 inoltre le vocali sono 6 rispetto a quelle italiane che sono 5, in latino c'è come vocale anche la Y
A B C D E F G H I K L M N O P Q R S T V X Y Z le consonanti sono le stesse ma con l'aggiunta di K e X mentre non è presente la U prchè il simbolo V indicava sia la U che la V infatti al minuscolo la V diventa u
i dittonghi sono coppie di vocali con un'unica emissione di voce. I più frequenti sono:
ae (Caesar), oe (poena), au (aurum), eu (eundem) mentre i poco frequenti sono:ei (eidem) ui (cui) yi (Harpyia)
In latino, anche la divisione in sillabe ha delle differenze dall'italiano:
quando le vocali non costituiscono un dittongo si separano nella divisione in sillabe ad esempio ITALIA in italiano si divide i-ta-lia mentre in latino si divide i-ta-li-a, la i e la u semiconsonantiche formano sillaba con la vocale successiva
Come le vocali, anche le sillabe si differenziano per la quantità, cioè per la durata del tempo impiegato per pronunciarle. La sillaba latina pertanto può essere:
breve, quando contiene una vocale breve, caratterizzata dal segno ^: puella (a breve) mentre lunga, di durata quasi doppia rispetto alla precedente, quando contiene una vocale lunga, caratterizzata dal segno _ o un dittongo: latus a lunga
Le parole possono svolgere numerose funzioni logiche all'interno di una frase, ma in latino tali funzioni sono raggruppate in sei casi
nominativo (soggetto)
genitivo (complemento di specificazione)
dativo (complemento di termine)
accusativo (complemento oggetto)
vocativo (complemento di vocazione)
ablativo (complemento di causa e mezzo ma anche tutti i complementi indiretti)
I nomi latini sono suddivisi in cinque declinazioni, ognuna delle quali presenta specifiche desinenze per i singoli casi. Ciascuna declinazione è caratterizzata da una propria desinenza del genitivo singolare
prima declinazione desinenza= AE
Essa comprende nomi per lo più femminili ma non mancano i nomi maschili
nominativo sing.= A breve plur. AE
genitivo sing.= AE plur. ARUM
dativo sing. AE plur. IS
accusativo sing. AM plur AS
vocativo sing. A breve plur. AE
ablativo sing. A lunga plur. IS
seconda declinazione desinenza= I
terza declinazione desinenza=IS
quarta declinazione desinenza= US
quinta declinazione desinenza= EI
Inoltre a differenza dell'italiano che ha tre coniugazioni, il latino ha quattro coniugazioni ma si differenzia anche per il fatto che il latino ha 8 modi mentre l'italiano 6 perchè nel latino c'è anche il gerundivo e supino
prima (infinito are)
seconda (infinito ere con la E lunga)
terza (infinito ere con la E breve)
quarta coniugazione (infinito ire)
In latino il presente e i tempi derivati dal tema del presente si formano aggiungendo al tema del presente le desinenze personali specifiche, che consentono di distinguere le forme attive da quelle passive
1^ persona sing. O/M attiva OR/R passiva
2^ persona sing. S attiva RIS passiva
3^ persona sing. T attiva TUR passiva
4^ persona sing. MUS attiva MUR passiva
5^ persona sing. TIS attiva MINI passiva
6^ persona sing NT attiva NTUR passiva
Il complemento di modo indica come si svolge un'azione o si verifica una circostanza, si trova espresso normalmente con cum+ablativo; mentre il complemento di mezzo o strumento indica la cosa, l'animale o la persona attraverso cui si compie un'azione, si trova espresso con l'ablativo semplice , se si tratta di una cosa o un animale , per+abativo se si tratta di una persona
Gli aggettivi latini si dividono in due classi
prima classe: i femminili seguono la prima declinazione, i maschilie i neutri la seconda declinazione
seconda classe: i femminili, i neutri e i maschili seguono la terza declinazione