Mappa Per un
movimento civico

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Una prima riflessione credo sia opportuno dedicarla alla forma con cui il Manifesto (fino a contrordine continuerò a chiamarlo così) deve essere presentato. Personalmente il puro elenco di punti mi lascia un pochino tiepido. Preferire qualcosa che in qualche modo suggerisse una sua dinamicità già nella forma. Perché ad esempio non considerare una forma simile a questo brainstorming, con frecce, sottolineature e cambi di dimensione dei caratteri? Magari lasciando qualche casella con un punto di domada per indicare che lo spazio ad ulteriori aggiunte è aperto? La si potrebbe chiamare "Mappa per un movimento cittadino", tanto per variare i terminiIn allegato trovate la versione precedente del manifestoMarco: di sicuro impatto la forma della mappa, forse non così efficace nell'esprimere le priorità.Potrebbe essere usata come strumento comunicativo durante l'elaborazione del programma, con successive ramificazioni sempre più dettagliate.Jacopo: concordo con Marco; l'idea della mappa potrebbe essere bellissima come strumento di comunicazione ad esempio tramite manifesti (intendo le locandine). Ricordiamoci infatti che questo è, appunto un "manifesto" (a proposito: come lo chiamiamo? anche a me manifesto mi sa di vecchio) e che con l'elaborazione della vera e propria proposta programmatica avremo più spazio e più libertà.Mario: invece di "manifesto" proporrei semplicemente "mappa" o "politiche 2.0" o se il nome della lista fosse "tutta un'altra musica" (come proposto nel forum), questo potrebbe essere lo "spartito" (da leggere anche come "s-partito", cioè negazione di un partito specifico) :-)

Valorizzare l'eccellenza bellunese nella qualità della vita

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Attenzione alla tutela del territorio

Per Scopiazzare: il manifesto del Cantiere.

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Jacopo Massaro: scusate se posto qui questo documento, ma non trovavo il modo giusto secondo lo schema di pensiero di questo brainstroming.Riporto qui sotto i punti del nostro "manifesto del cantiere" del 2009, anche se va considerato che era un manifesto interno di un partito, quindi rivolto all'attività interna e, pertanto, esterna solo in modo indiretto. Tuttavia, magari in qualcosa può aiutarci:1. VALORIZZARE L’IMPEGNO E LE CAPACITA’ DEGLI ISCRITTI, riconoscendo ai circoli autonomia e libertà d’iniziativa locale, affidando loro la responsabilità di individuare soluzioni, proporre innovazioni, sperimentare strumenti di coinvolgimento e partecipazione dei cittadini. Gli iscritti e gli elettori non sono strumenti da usare in campagna elettorale ma protagonisti delle scelte e dell’azione del partito.2. DISCONTINUITÀ CON LA POLITICA DEL PRESUNTO CARISMA DI ALCUNI UOMINI POLITICI, realizzando, invece, una politica che si riconosce in passioni, obiettivi e progetti condivisi, nei luoghi tipici della politica e in quelli messi a disposizione dalle nuove tecnologie della comunicazione.3. PARTITO COME LUOGO DI PROGETTUALITÀ SERIA E CREDIBILE, per fornire un concreto aiuto all’azione degli amministratori, nell’individuare soluzioni ai problemi dei cittadini con un’elaborazione politica non più affidata ai consulenti o amici di turno.4. NO ALLA POLITICA DI PROFESSIONE, con l’introduzione di un limite tassativo al numero di mandati. Chi è scelto per incarichi di governo (sia locale che nazionale) non può non avere una professione nella vita. Se è giusto che una comunità sostenga chi l’amministra per il periodo in cui è eletto, non è accettabile continuare a mantenere persone che non hanno “arte” ma solo “parte”.5. CHI HA SUBITO INSUCCESSI ELETTORALI PASSI LA MANO. Tra tante interpretazioni sulle sconfitte elettorali esiste una sola certezza: gli elettori hanno scelto diversamente. Il rispetto di tale scelta è questione centrale. Nessuno può essere emarginato openalizzato a seguito di una sconfitta elettorale. Può e dovrebbe mettere a disposizione la propria competenza per l’elaborazione di nuove politiche che saranno interpretate da chi lo sostituirà.6. NO A PROGRAMMI ELETTORALI FRUTTO DI OPINIONI IMPROVVISATE E DEMAGOGICHE. I programmi elettorali dovranno fondarsi sullo studio e la conoscenza della realtà in cui si vuole agire, concentrandosi sui contenuti e non sui candidati.7. NO ALLE AUTO-CANDIDATURE. I candidati alle consultazioni elettorali devono essere scelti dal partito, non dalle segreterie, attraverso la consultazione degli iscritti e simpatizzanti, in base alle proprie capacità e disponibilità ad attuare il programma elettorale elaborato nel partito. Si dovrà anche fornire loro strumenti d’aggiornamento e miglioramento, al fine di renderli più competenti, efficienti per sostenerli nel loro impegno civico. 8. SCELTA DELLA LAICITÀ. La Costituzione è impostata sul bilanciamento di diritti diversi, validi per tutti gli individui, e si forma secondo il principio che la legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana (art. 32 Cost.). La laicità si alimenta con l’equilibrio e con il senso di misura, rispetto reciproco, dialogo e senso del limite. Anche nelle scelte di politica locale, il PD non può che restare fedele a questa impostazione.

valorizzazione delle eccellenze in campo imprenditoriale

Incentivi alle imprese locali

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sviluppare e promuovere il turismo estivo in Nevegal

Incentivare la creazione di impresa

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Casa clima: promuovere le iniziative volte a sviluppare le tecniche edilizie idonee a ridurre i consumi energetici

sviluppare maggiormante come in altre zone

Subtopic

Ricerca di finanziamenti o risparmi per la macchina comunale

verificare se tutte le lampade, lampadine e lampioni sono a basso consumo di energia elettrica

Vendere spazi pubblicitari in uffici comunali ed eventuali targhe pubblicitarie sui mezzi comunali (se la normativa lo consente)

installare impianti fotovoltaici su tutti i tetti di edifici comunali con possibilità di rivendere l'energia elettrica non utilizzata

recupero crediti: svincolarsi da Equitalia come il Comune di Pieve di Cadore (o Calalzo?)

Massima attenzione al perseguimento dell'efficienza operativa dell'azienda "comune", produttrice di servizi per il cittadino.

Attenzione al ruolo del volontariato e del terzo settore come "moltiplicatore" delle risorse pubbliche

tutela delle condizioni per una vita dignitosa

Vigilare sull'assunzione lavorativa dei disabili

Regolamentazione sulle sale da gioco (anche se ignoro le competenze comunali in merito, immagino si limitino alla concessione dell'autorizzazione all'apertura)

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assunzione di un ruolo di coordinamento tra aziende in modo che i lavoratori oggetto di prestazioni di sostegno al reddito (cassa integrazione disoccupazione) ricevano quanto prima possibile proposte di impiego, eventualmente incentivando tale pratica con il riconoscimento di vantaggi di vario tipo. Per esempio affidando a questi soggetti tutta una serie di servizi non specializzati che lo stesso comune affida (pulizie uffici o zone verdi ...)

Integrazione reale degli extra-comunitari, ad esempio con iniziative di conoscenza e promozione delle culture straniere o, perché no, con scambi interculturali magari di carattere turistico.

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eliminazione barriere architettoniche

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Ridare prospettiva nel futuro all'interno del territorio, con azioni rivolte ai giovani.

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A parer mio l'obiettivo di sintesi sul "capitolo giovani" è dare una risposta all'interrogativo "perché dovrei vivere a Belluno"?Bisogna dunque declinare possibili risposte, in campi diversi.Jacopo

Consentire la "emancipazione" dei più giovani ad esempio ristrutturando un edificio inutilizzato del comune e ricavandone monolocali da dare in affitto calmierato.

Consentire la "creazione d'impresa" dei più giovani intervendo sui costi iniziali: ristrutturiamo un edificio in utilizzato e ricaviamone una trentina di piccoli uffici che diamo in comodato d'uso a chi voglia avviare un'attività. In pratica: cerchiamo di "fare concorrenza" alle grandi città che offrono maggiori opportunità, creando anche noi una forma di opportunità a Belluno

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promuovere stages per neolaureati, offrire attività lavorative volontarie formalizzate in cambio di gettoni di presenza, di formazione e curriculum da spendere nella ricerca di lavoro

Cercare partner per la creazione di un "Incubatore di impresa" in grado di creare e fornire servizi per la costituzione di start-up (simile alle attività del Parco Tecnologico VEGA di Marghera)

sostegno allo studio, dalle superiori alle specializzazioni post-universitarie, per coloro che non hanno lavoro e che rientrano entro determinate fasce di reddito

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Premiazione dei comportamenti virtuosi,
come alternativa al semplice rafforzamento
delle sanzioni per i comportamenti scorretti

Filiera agricoltura/allevamento coinvolgendo tutto il territorio comunale

gestione della parte boschiva abbandonata: creazione cooperativa/e "locale/del comune" di lavoratori forestali o di una rete di collaborazione se eventualmente già esistono attività "pubbliche" di questo tipo. Obiettivo: manutenzione del territorio comunale e sfruttamento "sostenibile" della parte vegetativa del ns territorio (legna da ardere, legna da costruzione, scarti vegetali per farne humus destinato alle coltivazioni ecc.) secondo le specie vegetali. Il tutto con l'intenzione di creare una rete di lavoro e che sia virtuosa e utilizzando fondi messi a disposizione dalla Comunità Europea