Pietro Metastasio
La vita
1698: Pietro Trapassi nasce a Roma
da una famiglia di modeste
condizioni
1708: Viene indirizzato negli studi dal
filosofo e letterato calabrese Gian Vincenzo Gravina
1717: Viene accolto in Arcadia e assume
il cognome grecizzato di "Metastasio"
1718: Gravina muore e Pietro lascia
Roma per Napoli
Si avvicina al dramma per musica
e pubblica:
1724: Didone abbandonata
1728: Catone in Utica
1730: Artaserse
1730: Viene chiamato alla corte di Vienna
e sostituisce Apostolo Zeno come poeta
ufficiale della corte imperiale
Trascorre il periodo più intenso e prolifico
della sua produzione teatrale pubblicando ben undici melodrammi, tra questi:
1731: Demetrio
1733: L'Olimpiade e il Demofoonte
1740: Pubblica l'Attilio Regolo e successivamente la sua fertile creatività conosce un progressivo indebolimento sebbene alcuni lavori giungono a risultati di notevole valore poetico, come:
1753: L'isola disabitata e Le cinesi
1746: Le canzonette La partenza e Palinodia
che con La libertà rappresentano uno dei frutti
più alti della poesia lirica dell'età dell'Arcadia
1773: Estratto della "Poetica" d'Aristotile
Dove dimostra come la naturalezza e l'apparente
semplicità del'opera nascano da una riflessione sui
meccanismi psicologici e formali precedente alla
composizione
1782: Muore a Vienna assistito dall'ultima
compagna, Marianna Martinez
L'educazione cartesiana
La riceve in gioventù soprattutto
dal filosofo Gregorio Caloprese
Centrale per la trattazione della
materia sentimentale nelle sue opere
Attraverso la razionalità, Metastasio indaga tra le pieghe dell'insensatezza che governa i sentimenti portandone alla luce la complessità mediante un linguaggio chiaro e lineare ed una sintassi limpida e simmetrica
é proprio nella finzione teatrale che egli trova il punto di congiunzione tra l'equilibrio formale e l'irrazionalità delle passioni