QUESTIONE OMERICA

Ritenevano che si trattasse di due autori, uno più antico per l’Iliade e uno più moderno per l’Odissea, li soprannominarono separatori.

Pisistrato Primo a far mettere in ordine libri di Omero.

Ipparco figlio li fece recitare dai rapsodi, poi nel 600 ritenevano che Omero non fosse mai esistito.

Nell’età dell’Illuminismo omero si pensava che era un personaggio mitico. I canti e libri erano tramandati oralmente dagli aedi che facevano la sua stessa scuola ossia la scuola poetica.

Studiosi pensavano ancora che era un unico autore. Nel 900 i poemi di così norme lunghezza avevano una teoria ora lista.

Si ricordavano tutto a memoria grazie alle espressioni formulari che facilitavano la memorizzazione.

C’era un enorme numero di espressioni formulari sempre identiche e ripetitive che facilitavano la memorizzazione.

Un altra teoria recente è che Iliade ed odissea costituiscano una sorta di enciclopedia dell’antica Grecia.

Barra Powell pensava che omero fosse un aedo che detto per primo uno scriba ossia il testo dai poemi che lui aveva composto.

Risale alla fine del VIII SECOLO A.C.

La patria di omero ossia l’isola di Eubea al’’epoca poteva essere stata più avanzata.

Omero sapevano poco era un Aedo cieco vissuto isola di Chio tempo non ben definito.

Barry Powell pensava alfabeto greco inventato per scrivere poemi omerici. Impossibile utilizzare alfabeto fenicio perché soltanto consonantico.

Questione omerica disputa paternità letteraria Iliade e Odissea. Prime opere letterarie messe in Europa.

Lingua greca vocalismo ricco, scrivere opera era quasi impossibile rendeva testo intelleggibile.

Gli antichi non dubitarono mai che Omero fosse esistito storicamente e fosse l’autore dei due poema

Opere recitate a spezzoni Loro li chiamavano libri gli spezzoni.

Grammatici alessandrini discussero su l’Iliade ed Odissea fossero opere di uno stesso autore, differenze tematiche e stilistiche. L’idea dell’opera giovanile mentre Odisseo età matura.