La tipologia dei rapporti di lavoro
Lavoro atipico
Risponde all'esigenza aziendale di assicurare una parziale flessibilità del fattore lavoro
Per flessibilità si intende capacità dei lavoratori di adattarsi a funzioni e orari diversi
Il rapporto di lavoro a tempo determinato
Articolo 2097 c.c.
L'assunzione con contratto tempo determinato era sempre possibile perché il termine risultasse dalla specialità del rapporto oppure da atto scritto
Il legislatore del 1962
Abrogò l'articolo 2097 c.c.
Si abbandonò ogni riferimento alla specialità del rapporto sostituendolo con un sistema detto lista chiusa
Si ammetteva la posizione di un termine di durata al contratto di lavoro
Assunzioni stagionali
Per sostituire lavoratori assenti con diritto di conservazione del posto
Assunzione per opera o servizio definiti nel tempo con carattere occasionale o straordinario
Regola generale
Il rapporto a tempo indeterminato costituiva la regola in materia di assunzioni e quello a termine l'eccezione
La posizione di un termine deve risultare atto scritto dove si deve specificare le ragioni dell'assunzione a tempo determinato
Forma scritta ad substantiam
Il lavoratore può chiedere in sede giudiziale la conversione del contratto termine in un contratto a tempo indeterminato
Normativa previgente
secondo la quale l'assunzione a termine poteva essere ammessa solo in cause specifiche ritenuti idonei a giustificarla, non richiedeva che tali cause fossero indicate nel contratto, ma faceva gravare sul datore di lavoro l'onere della prova
Normativa attuale
Richiede la precisazione del contratto della ragione dell'assunzione a termine, ma non prevede più l'onere della prova così rigoroso. Il datore deve provare solo l'esistenza delle ragioni che giustificanol'eventuale proroga del termine
La proroga di un contratto a termine è subordinata a diverse condizioni
Il termine può essere prorogato con il consenso del lavoratore
Si può prorogare solo quando la durata iniziale del contratto sia inferiore a tre anni. si può prorogare solo una volta e nel limite di 36 mesi
La proroga deve essere richiesta da ragioni oggettive
La proroga si deve riferire alla stessa attività lavorativa per la quale il contratto è stato stipulato a tempo determinato
Articolo 5 decreto legislativo 368
Implicazioni sanzionatorie della continuazione del rapporto a termine oltre la scadenza concordata e delle assunzioni successive a tempo determinato
Sei il rapporto di lavoro prosegue dopo la scadenza del termine iniziale fissato o successivamente prorogato, il datore deve corrispondere al lavoratore una maggiorazione della retribuzione pari al 20% fino al 10º giorno successivo alla scadenza, e pari al 40% per ogni giorno ulteriore
Se il lavoratore viene riassunto con il contratto a termine
Entro 10 giorni dalla scadenza di un contratto di durata fino a sei mesi oppure 20 giorni dalla scadenza di un contratto di durata superiore a sei mesi, il secondo contratto si considera a tempo indeterminato.
Immediatamente dopo la scadenza del primo contratto, il rapporto di lavoro si considera a tempo indeterminato fin dalla data della stipulazione del primo contratto
Articolo 6 decreto legislativo 368
Principio di parità di trattamento tra lavoratori precari e lavoratori assunti a tempo indeterminato
Al lavoratore a termine spettano
Le ferie
La gratifica natalizia
La 13ª mensilità
Il trattamento di fine rapporto
Non vanno riconosciuti quei trattamenti che sono incompatibili con la natura del contratto a termine(esempio clausola che fissa la durata del periodo di conservazione del posto in caso di malattia in misura superiore alla durata del contratto stesso termine)
Diritto di precedenza
Il lavoratore che ha prestato attività lavorativa termina presso la stessa dieta azienda per un periodo superiore di sei mesi ha diritto di precedenza nelle assunzioni a tempo indeterminato per mansioni equivalenti
i diritti di precedenza possono essere esercitati a condizione che il lavoratore manifesti la propria volontà al datore di lavoro entro sei mesi o tre mesi (per le attività stagionali) dalla data di cessazione del rapporto di lavoro
Licenziamento
Il lavoratore assunto a tempo determinato non può essere licenziato prima della scadenza del termine se non per giusta causa
Contratto a termine illegittimo
Nazione con la quale si contesta il giudizio di legittimità del termine apposto ad un contratto di lavoro è imprescrittibile.
Il lavoratore può proporla in ogni tempo è ottenere il ripristino del rapporto
Impossibilità di assimilazione fra scadenza di un contratto a termine illegittimo è un licenziamento
È possibile solo se il datore di lavoro ha intimato un bere proprio licenziamento
Il rapporto di lavoro a termine è dotato di massima stabilità
Nessuna delle due parti può sottrarsi agli obblighi del contratto di lavoro
Se il datore recede ante tempus senza giustificazione, al lavoratore spetta il risarcimento
Esclusioni e discipline specifiche
La normativa del 2001 ha mantenuto la regolamentazione del lavoro a termine
nel settore del trasporto aereo e dei servizi aeroportuali
nei settori del turismo e dei pubblici servizi, per l'esecuzione di servizi di durata non superiore a tre giorni
CONTRATTO A TEMPO DETERMINATO
(D.Lgs n. 368/2011; L.n.92/2012; D.L. 76/2013 convertito in L. n. 99/2013)
Il contratto a tempo determinato è un contratto subordinato nel quale le parti hanno stabilito un termine di durata finale.
E’ possibile stipularlo a fronte di ragioni di carattere tecnico, produttivo, organizzativo o sostitutivo, anche riferibili alla ordinaria attività del datore di lavoro.
Il PRIMO rapporto di lavoro a termine, concluso tra un datore ed un lavoratore (anche somministrato) può anche NON indicare le ragioni di stipula dello stesso purchè tale contratto abbia una durata massima di 12 mesi. Tale contratto (di durata non superiore ai 12 mesi) è prorogabile sempre nel limite dei 12 mesi.
DURATA MASSIMA
La durata massima di tale contratto è di 36 mesi, comprese eventuali proroghe o rinnovi del contratto per lo svolgimento di mansioni equivalenti, pena la conversione in contratto a tempo indeterminato.
STIPULA IN DEROGA
Nel caso in cui siano già stati raggiunti i 36 mesi, un ulteriore successivo contratto a termine “in deroga” fra gli stessi soggetti può essere stipulato per una sola volta a condizione che la stipula avvenga presso la Direzione Provinciale del Lavoro competente per territorio e con l’assistenza di un rappresentante di una delle organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale cui il lavoratore sia iscritto o conferisca mandato. I ccnl nazionali stabiliscono la durata del predetto ulteriore contratto.
PROROGA
Il contratto a tempo determinato può essere prorogato, con il consenso del lavoratore e in forma scritta, solo quando la durata iniziale del contratto sia inferiore a 3 anni. In questo caso la proroga è ammessa una sola volta e sempre nel limite complessivo dei 36 mesi.
Un’altra deroga all’obbligo di indicare le ragioni di carattere tecnico, produttivo,
organizzativo o sostitutivo, è rappresentata dalle possibili previsioni dei contratti collettivi
nazionali.
RIASSUNZIONE
E’ consentita la riassunzione a termine di uno stesso lavoratore se sono trascorsi:
RIFORMA:Lavoro a tempo determinato - Questa forma può avere una durata massima di 36 mesi ed è più caro per il datore di lavoro visto che prevede un’aliquota aggiuntiva pari all'1,4 per cento per finanziare l’ASPI, i nuovi ammortizzatori sociali. Non è obbligatorio specificare la causale nel caso del primo contratto che può durare al massimo 12 mesi. Tra la fine di un contratto e l’inizio del successivi devono passare almeno 90 giorni (prima erano 20) se il contratto durava più di sei mesi, oppure 60 giorni (prima erano 10) se il contratto durava meno di sei mesi. Nel computo dei 36 mesi oltre i quali non è più possibile assumere con contratto a tempo determinato rientrano anche i periodi di attività prestata attraverso la somministrazione. c
Rapporto di lavoro a tempo parziale o part-time
Contratto di lavoro individuale che prevede un orario di lavoro
Prima disciplina nel 1984 e abrogata nel 2000 e poi ha trovato una più organica disciplina nel decreto legge numero 61 del 25/02/2000
Disciplina attuale del lavoro a tempo parziale
L'assunzione può venire
a tempo pieno
Orario normale di lavoro
a tempo parziale
Orario di lavoro inferiore a 40 ore settimanali
Tipologie di lavoro part-time
Tipo orizzontale
Riduzione dell'orario è prevista in relazione all'orario normale giornaliero di lavoro
Tipo verticale
L'attività lavorativa si svolge a tempo pieno ma a periodi predeterminati nel corso della settimana, del mese o dell'anno (esempio contratto weekend).
Tipo misto
Combinazioni delle che tipologia
Si richiede la forma scritta ma soltanto ad probazione e cioè ai fini di prova
Criterio di proporzionalità pura
i lavoratori a tempo parziale sono computati nel complesso del numero dei lavoratori dipendenti in proporzione all'orario svolto, rapportato al tempo piano
Il trattamento del part-time air è riproporzionato in ragione della ridotta entità della prestazione lavorativa
Principio di non discriminazione
Si deve rispettare il principio di non discriminazione
Non si può riservare un trattamento meno favorevole rispetto al lavoratore a tempo pieno
Lavoro supplementare, clausole flessibili e clausole elastiche
Lavoro supplementare
Lavoro corrispondente alle prestazioni lavorative svolte oltre l'orario di lavoro concordato fra le parti ed entro il limite del tempo piano
Solo nel caso di lavoro part-time orizzontale
È necessario il consenso del lavoratore
Clausole flessibili
il datore di lavoro ha potere di spostare la prestazione di lavoro del proprio dipendente in giorni e orari diversi da quelli pattuiti
Clausole elastiche
Il datore di lavoro hai potere di aumentare il numero delle ore di lavoro originariamente pattuito nel contratto di lavoro
Solo part-time di tipo verticale o misto
Elasticità riguardantela collocazione temporale della prestazione lavorativa nell'unità di tempo considerata
Elasticità riguardante l'estensione temporale cioè la durata della stessa
Adozione delle clausole è subordinata a due condizioni
Il datore di lavoro può variare la durata della prestazione lavorativa con un preavviso di almeno cinque giorni lavorativi
All'elaboratore va riconosciuto il diritto a compensazioni nella misura fissata dei contratti collettivi
È richiesto il consenso del lavoratore attraverso atto scritto
Apparato sanzionatorio
La forma scritta ad probazione è richiesto per la stipulazione del contratto, in mancanza di esso è ammessa la prova di testimoni
Non è prevista la nullità del contratto part-time anche se risultano omesse le indicazioni che devono comparire obbligatoriamente
Se l'indicazione omessa riguarda la durata della prestazione lavorativa su richiesta del lavoratore va dichiarata la sussistenza fra le parti di un rapporto di lavoro a tempo pieno a partire dalla data del relativo accertamento giudiziale
Se l'omissione riguarda la collocazione temporale dell'orario, il giudice provvede a determinare le modalità temporali di svolgimento delle prestazioni lavorative a tempo parziale
In entrambi i casi, per il periodo antecedente la data della pronuncia della sentenza il lavoratore ha diritto alla corresponsione di un altro emolumento a titolo di risarcimento del danno
Part-time nelle pubbliche amministrazioni
Il pubblico dipendente può chiedere la trasformazione del proprio rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale e ha diritto di ottenerla entro 60 giorni dalla domanda
Il rapporto di lavoro ripartito (job sharing)
Contratto di lavoro attraverso il quale due lavoratori assumono in solido l'adempimento di un'unica d'identica obbligazione lavorativa
i prestatori possono modificare consensualmente la collocazione temporale dell'orario di lavoro
Il contratto deve essere stipulato in forma scritta ai fini della prova e deve contenere
La misura percentuale e la collocazione temporale del lavoro giornaliero, settimanale, mensile o annuale
Il luogo di lavoro e il trattamento economico e normativo spettante a ciascun lavoratore
Le eventuali misure di sicurezza in relazione al tipo di attività svolta
Principio di non discriminazione
Il lavoratore coobbligato non deve ricevere per i periodi lavorati un trattamento meno favorevole rispetto al lavoratore di pari livello
Al contratto ripartito si applica la normativa generale del lavoratore subordinato
Fase estintiva del rapporto
Le dimissioni o il licenziamento di uno dei lavoratori comporta l'estinzione dell'intero vincolo contrattuale
Eccezione solo quando il datore di lavoro propone all'altro di continuare a ricoprire il posto di lavoro
Impedimentodi entrambi i lavoratori può determinare la risoluzione del contratto di lavoro
Il rapporto di lavoro intermittente
Forma di lavoro a tempo parziale detto anche part-time a zero ore
Contratto di lavoro senza alcun orario di lavoro dove il lavoratore è disponibile a rispondere alle eventuali chiamate per lo svolgimento di prestazioni di carattere discontinuo o intermittente
Due versioni
Se la disponibilità offerta dal lavoratore è piena, è previsto in suo favore il diritto a percepire un'indennità di disponibilità mensile che può essere divise in quota orarie
Misura di tale indennità non può essere inferiore al 20% della retribuzione
Al lavoratore non spetta invece alcuni indennità se egli non si obbliga a rispondere alla chiamata del datore di lavoro
Avrà una retribuzione corrispondente alla prestazione effettivamente svolta
Obbligo della forma scritta ad probationem e devono essere indicate
Durata
La ragione in forza del quale è stato stipulato
Un preavviso di chiamata non inferiore a un giorno lavorativo
Le modalità della disponibilità
Principio di non discriminazione
Il lavoratore intermittente non deve ricevere un trattamento meno favorevole rispetto al lavoratore di pari livello
Rapporti di lavoro con finalità normativa: l'apprendistato
Il contratto di formazione e lavoro è un contratto di lavoro con finalità formative
L'apprendistato ha una duplice tipologia
Contratto di apprendistato per l'espletamento del diritto dovere di istruzione e formazione
Contratto di apprendistato professionalizzante, destinato all'acquisizione di una qualificazione attraverso una formazione sul lavoro
Entrambi i tipi di contratto possono essere stipulati in tutti i settori di attività, con eccezione delle p.a.
Altri requisiti
Età
Riguarda soggetti dita compresa tra 18 e i 29 anni
Durata
Il primo ha una durata non superiore a 3 anni, il secondo una durata compresa tra i 2 e i 6 anni
Forma
Scritta e devono essere indicati
Il piano formativo individuale
La prestazione lavorativa richiesta all'apprendista
La qualifica professionale acquisibili al termine del rapporto di lavoro sulla base degli esiti della formazione aziendale
Apprendistato e formazione
Il numero complessivo di apprendisti che un datore di lavoro può assumere non può superare il 100% delle maestranze specializzate e qualificate in servizio presso il datore di lavoro stesso
Ulteriori profili di disciplina dell'apprendistato
Può essere inserito un patto di prova
È previsto un salario d'ingresso
La retribuzione dell'apprendista deve essere graduale in rapporto all'anzianità di servizio
L'apprendistato appartiene alla famiglia del lavoro a termine: il datore può recedere dal contratto al termine del periodo di apprendistato, non può farlo nel corso del rapporto
In caso di inadempimento nell'erogazione della formazione, il datore è tenuto a versare la differenza tra la contribuzione versata e quella con riferimento a livello di inquadramento contrattuale superiore che sarebbe stato raggiunto dal lavoratore al termine del periodo di apprendistato, maggiorata del 100%
RIFORMAApprendistato - Non può durare meno di sei mesi e i datori di lavoro sono tenuti ad assumere almeno il 50 per cento degli apprendisti avuti in 36 mesi. Fino al 2015 la percentuale scende però, al 30 per cento.
Il contratto di inserimento
Mira a inserire nel mercato del lavoro alcune categorie di persone attraverso un progetto individuale di adattamento delle competenze professionali del singolo a un determinato contesto lavorativo
Finalità del legislatore è quella di agevolare la difficile collocazione di soggetti disoccupati: giovani tra 18e i 29 anni, disoccupati con più di cinquant'anni, donne di qualsiasi età residenti in zone ad alto tasso di disoccupazione femminile
Il datore di lavoro è fortemente incentivato alla conclusione di tali contratti in quanto gli è concesso inquadrare il lavoratore in una categoria fino a due livelli inferiore a quella corrispondente alla qualifica da conseguire
Contratto di formazione e lavoro (CFL)
Contratto di lavoro subordinato a tempo determinato
l'obbligo per il datore di lavoro di fornire
Una retribuzione a carattere pecuniario
Una formazione lavorativa specifica
Molto simile al contratto di apprendistato
Ma diverso
Per la tassatività della durata (12 o 24 mesi)
Per la stipulabilità soltanto da datori di lavoro che abbiamo mantenuto in servizio almeno il 60% di coloro che avevano un contratto identico nei 24 mesi precedenti.
Forma scritta ad substantiam
Trova applicazione esclusivamente nei confronti della p.a.
Il cfl può essere stipulato solo per giovani lavoratori tra i 16 e i 32 anni
Doppia tipologia
Tipo A
Acquisizione di professionalità intermedia o elevata, un monte ore da 80 a 130 ore di formazione retribuita da effettuarsi in luogo della prestazione lavorativa
Durata massima di 24 mesi
Tipo B
Caratterizzato da generiche finalità di inserimento professionale attraverso un'esperienzalavorativa con momenti formativi ridotti, 20 ore quantitativamente e qualitativamente
Durata massima di 12 mesi
gli stages
Sono destinati a soggetti che ha già completato l'obbligo scolastico
La durata dei tirocini va modulata in funzione della specificità dei soggetti coinvolti
Non può superare i 12 mesi poi 24 qualora riguardi un soggetto portatore di handicap
Non comporta la prestazione di attività lavorativa utile ai fini produttivi
i tirocini formativi e di orientamento non presuppongono l'instaurazione del rapporto di lavoro subordinato
i soggetti promotori hanno l'obbligo di assicurare i tirocinanti contro gli infortuni sul lavoro
Il lavoro somministrato
Con il decreto legislativo 276 del 2003 viene rivoluzionato il lavoro interinale
Eliminazione del problema giuridico dell'interposizione di manodopera e del lavoro interinal
Consiste nella dissociazione tra il soggetto "somministratore" che assume i lavoratori al solo scopo di mettere le prestazioni a disposizioni di terzi e il soggetto che utilizza quelle prestazioni "utilizzatore",senza instaurare con i lavoratori coinvolti nella triangolazione alcuna relazione negoziale
Consiste nell'intreccio fra due diverse relazioni contrattuali: un "contratto di lavoro subordinato", stipulato fra il lavoratore e l'agenzia fornitrice; e un "contratto di natura commerciale" stipulato tra agenzia e il soggetto utilizzatore
L'attività di somministrazione è riservata a soggetti che abbiano ottenuto la relativa autorizzazione
All'agenzia di somministrazione di lavoro si applicano le regole riguardo le agenzie per il lavoro (iscrizione all'albo, autorizzazione, costituzione della forma di società di capitali)
Obbligo
Acquisizione di un capitale versato non inferiore a € 600.000
Disporre a garanzia dei crediti dei lavoratori impiegati e dei corrispondenti crediti contributivi degli enti previdenziali per i primi due anni, di un deposito cauzionale di € 350.000 presso l'istituto di credito
Sostituito a partire dal terzo anno di attività, da una fideiussione bancaria o assicurativa non inferiore al 5% del fatturato, realizzato nell'anno precedente
Il suo amministratore resta direttamente al pagamento delle retribuzioni ai lavoratori e al versamento dei contributi previdenziali, mentre l'utilizzatore è tenuto al rimborso degli oneri retributivi e previdenziali in questione
i poteri direttivi e di controllo sull'attività lavorativa risultano attribuiti all'utilizzatore della stessa, per tutta la durata della somministrazione i lavoratori svolgono la propria attività nell'interesse dell'utilizzatore
Si prevede il divieto di ricorrere alla somministrazione di lavoro per sostituire lavoratori in sciopero
La somministrazione irregolare
Il lavoratore può ottenere in giudizio la costituzione di un rapporto di lavoro alle dipendenze dell'utilizzatore. Tale possibilità è riconosciuta dall'articolo 20 (conclusione di un contratto con un'agenzia non autorizzata,violazione dei divieti
Previsioni sanzioni penali
Esercizio non autorizzato delle attività di somministrazione costituisce un reato punibile con l'ammenta di € 50 per ogni lavoratore occupato e per ogni giornata lavorativa
Somministrazione fraudolenta
Il somministratore e l'utilizzatore sono passibili di un'ammenda di € 20 per ogni lavoratore per ogni giorno di somministrazione
Somministrazione illecita
Quando la somministrazione di lavoro è posta in essere con la specifica finalità di eludere norme inderogabili di legge o di contratto collettivo applicato al lavoratore.
La sanzione penale resta nell'ipotesi in cui risulta violato il divieto di percepire i compensi da parte dei lavoratori. Punizione con arresto non superiore ad un anno e ad un'ammenda da 2500 a 6000 euro
Contratto di somministrazione e contratto di lavoro
Contratto di somministrazione
Può essere concluso
a termine
Per ragioni di carattere tecnico, produttivo, organizzativo o sostitutivo.
Il termine posto al contratto di lavoro non può essere prorogato con il consenso del lavoratore e Perotto imperato scritto nei casi e per la durata prevista dal contratto collettivo applicato dal suo amministratore
Ai lavoratori somministrati è riconosciuta parità di trattamento
Eccezione nel caso in cui le agenzie di somministrazione assumono lavoratori svantaggiati nell'ambito di specifici programmi di formazione, inserimento e riqualificazione professionale
a tempo indeterminato
Staff leasing
Le causali per le quali si può utilizzare lo staff leasing
Consulenza e assistenza informatica
Pulizia, custodia, portineria
Trasporto persone, macchinari e merci
Biblioteche, parchi, musei, magazzini
Call center
Ha una duplice funzione economica
Esternalizzazione di attività che non rientrano nel proprio core business
Azzeramento dei rischi e vincoli per nuove imprese
Il lavoro a domicilio
La prestazione si svolge presso il domicilio dell'interessato
Quando la prestazione viene svolta in locali dell'imprenditore,per l'uso di tali locali, deve essere corrisposto al datore di lavoro un compenso di qualsiasi natura, chi la esegue non era un lavoratore deve considerarsi dipendente con rapporto a tempo indeterminato
La subordinazione ricorre quando il lavoratore a domicilio è tenuto ad osservare le direttive dell'imprenditore sulle modalità di esecuzione e i requisiti del lavoro da svolgere nell'esecuzione di prodotti oggetto dell'attività dell'imprenditore committente
Divieto nei confronti di imprese che hanno comportato licenziamenti, di affidare lavoro a domicilio per la durata di un anno dall'ultimo provvedimento di licenziamento
Ai lavoratori domicilio si deve corrispondere una retribuzione sulla base di tariffe di cottimo pieno risultanti dai contratti collettivi
In mancanza provvede una commissione regionale che stabilisce la percentuale sull'ammontare della retribuzione dovuta al lavoratore a titolo di rimborso spese per l'uso delle macchine energia
cottimo:risultato ottenuto
i lavoratori a domicilio può svolgere la propria attività per conto di uno o più imprenditori
Sanzione penale per affidamento di lavorazioni a domicilio che comporti l'uso di sostanze nocive e pericolose
Il telelavoro
Forma particolare di lavoro a domicilio
il telelavoratore è considerato chiunque utilizzi nello svolgimento della propria attività lavorativa uno strumento di carattere telematico
Può avere forme diverse
Quella tipica
Interattiva on-line che comporta un collegamento tra il computer centrale e i terminali esterni dell'impresa
Quella atipica
Off line, si tratta di connessione elementare tra azienda madre e lavoratori esterni, tali da consentire controlli sulle lavorazioni effettuate
Il telelavoro nel pubblico impiego
Le p.a. possono avvalersi di forme di lavoro a distanza, autorizzando i propri dipendenti ad effettuare la prestazione lavorativa in un luogo diverso dalla sede di lavoro
Attività lavorative senza rapporto di lavoro e lavoro accessorio
Attività lavorative senza rapporto di lavoro
Sono lavori socialmente utili: prestazioni che costituiscono l'esempio più importante di attività lavorativa senza rapporto di lavoro
Coloro che sono impegnati in un lavoro socialmente utile senza essere titolari di un trattamento previdenziale,hanno diritto ad un assegno di € 489 per un orario settimanale di 20 ore erogato dall'Inps, nel caso di orario superiore è dovuto l'importo integrativo a carico del soggetto utilizzatore
Sono riconosciuti ai soggetti coinvolti altri diritti come riposi e malattia
Lavoro accessorio
Può essere svolto da soggetti per varie ragioni a rischio di esclusione sociale come disoccupati, studenti, casalinghe,pensionati e extracomunitari, purché abbiano comunicato la loro disponibilità ai centri per l'impiego
Accessorio significa di natura occasionale
Compenso totale superiore ai € 5000 in un anno
Non c'è nessuna retribuzione al lavoratore,ma è tenuto all'acquistodi blocchetti buoni il cui valore viene fissato dal ministro del lavoro