DIRITTO ROMANO E DINASTIA  GIULIO CLAUDIA

DIRITTO ROMANO E DINASTIA GIULIO CLAUDIA

PERIODO STORICO:27 A.C.-68 D.C.

AUGUSTO

AUGUSTO

RIFORMA MORALE E FAMILIARE (LEX JULIA DE ADULTERIIS COERCENDIS)

RIFORMA MATRIMONIALE (LEX JULIA DE MARITANDIS ORDINIBUS)

TIBERIO

TIBERIO

RAFFORZAMENTODELLA'AMMINISTRAZIONE DELLA GIUSTIZIA

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Governo di TiberioDurante il suo governo, Tiberio:ridiede centralità del Senato: aumentò le competenze di questa assemblea e la consultò in modo costante. Al contempo, furono ridimensionati i comizi.migliorò la situazione finanziaria di Roma: ridusse le spese per i giochi, scelse collaboratori onesti, mise in atto una politica di rigido risparmio. Si impegnò per migliorare le condizioni di vita dei piccoli proprietari terrieri, per i quali creò un fondo di credito.pacificò le rivolte delle provincie. Si distinse in queste azioni Germanico, comandante militare e nipote di Tiberio che effettuò spedizioni nell’area del Reno, in Germania e poi in Oriente, dove morì assassinato.nel 27 si trasferì sull’isola di Capri. Continuò a reggere il potere mantenendo i contatti con il Senato per via epistolare.  

CALIGOLA

CALIGOLA

MAGGIORE INTERVENTO DELL'IMPERATORE NELLE QUESTIONE GIURIDICHE

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L’ascesa al trono e la malattiaNel 37 Gaio Cesare, detto Caligola, salì al potere. Questi era figlio di Germanico ed era stato nominato da Tiberio come suo erede. Per i primi mesi il suo fu un buon governo, nell’autunno del 37, però, ebbe un disturbo nervoso che lo portò alla pazzia. Da questo momento il suo governo fu contraddistinto da:   spese eccessive;limitazione di ogni libertà;imposizione del culto dell’imperatore e tentativo di trasformare il potere imperiale in uno monarchico di tipo ellenistico con un potere assoluto e totalmente accentrato nelle sue mani.Ormai isolato, fu ucciso dai pretoriani nel gennaio del 41. La stessa sorte toccò poi alla moglie e alla figlia. 

CLAUDIO

CLAUDIO

RIFORME NELLE SUCCESSIONE EREDITARIE E NELLE PROVINCIE

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Il principato di ClaudioNel 41, i pretoriani imposero come imperatore Claudio, zio di Caligola e fratello di Germanico. Durante il suo governo, egli:- concesse la cittadinanza a cittadini nobili della Gallia e a quei soldati che, provenienti dalle province, avevano combattuto nell’esercito; ammise nel senato numerosi abitanti delle province.- Centralizzò l’amministrazione dello Stato e attribuì importanti incarichi ai liberti.- Abolì il culto dell’imperatore imposto ai sudditi da Caligola.- Risanò il bilancio e poté investire il denaro pubblico nella creazione di importanti opere (strade, l’acquedotto Acqua Claudia, l’ampliamento del porto di Ostia).- In campo militare, occupò la Mauretania, rese la Britannia una provincia ed esercitò un forte controllo sui confini. La morteClaudio fu ucciso nel 54 da una congiura organizzata dalla moglie Agrippina, sorella di Caligola e madre di Nerone, il giovane che dopo essere stato adottato da Claudio gli succedette come imperatore. 

NERONE

NERONE

CENTRALIZZAZIONE E RIFORME SUI DIRITTI INDIVIDUALI

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Nerone divenne imperatore a soli 17 anni. I primi anni del suo governo furono giudicati positivamente. Egli era sostenuto e consigliato non solo dalla madre, ma dal prefetto del pretorio Sesto Afranio Burro e dal filosofo stoico Lucio Anneo Seneca. Tuttavia, Nerone cercò ben presto di emanciparsi dall’invadenza della madre che fece uccidere nel 59; tre anni dopo fu ucciso anche Afranio Burro.Nerone (37-68). Divenne imperatore di Roma nel 54. Tirannico, dissoluto e stravagante si suicidò per evitare di essere giustiziato — Fonte: getty-imagesIncendio a Roma e persecuzione dei cristianiEgli instaurò un potere sempre più tirannico. Durante il suo impero, esplose un grandissimo incendio a Roma (nella notte tra il 18 e il 19 luglio 64). La responsabilità fu proiettata sull’imperatore che, a sua volta, la ribaltò sui cristiani. Ebbero così inizio le persecuzioni contro gli adepti di questa religione; tra le vittime ci furono Pietro e Paolo. Le devastazioni causate dall’incendio furono l’occasione per Nerone di ricostruire la città in modo più razionale. Egli decise inoltre di utilizzare materiali più sicuri (come il marmo e la pietra, non infiammabili, al posto del legno). In seguito all’incendio, Nerone iniziò la costruzione di una sua nuova residenza, la prestigiosa domus aurea.Politica militareIn campo militare, organizzò spedizioni particolarmente esose: riuscì a rendere l’Armenia uno stato vassallo di Roma; in Britannia, non solo riuscì a sedare una rivolta, ma consolidò il potere di Roma nell’area centrale e meridionale dell’isola. Nel 66 inviò il generale Tito Flavio Vespasiano a placare la rivolta esplosa in Giudea.Politica economicaIn campo economico, stabilì di diminuire la quantità di oro e di argento impiegati nella fabbricazione di monete. La svalutazione che ne seguì danneggiò in particolare i cittadini più abbienti.Caduta e morte di NeroneNumerose furono le congiure organizzate dall’aristocrazia contro l’imperatore. La repressione di quella ordita nel 65 dal senatore Gaio Calpurnio Pisone portò addirittura al suicidio Seneca. In seguite a nuove rivolte nelle province, Nerone perse ogni potere: il Senato lo dichiarò nemico pubblico. Totalmente isolato, Nerone si suicidò nel 68. Con lui ebbe fine la dinastia giulio claudia. 

a
RUOLO DELL'IMPERATORE

RUOLO DELL'IMPERATORE

POLITICO

GIURIDICO

MILITARE

RELIGIOSO

EVOLUZIONE DELLA CITTADINANZA E DEI DIRITTI

EVOLUZIONE DELLA CITTADINANZA E DEI DIRITTI

ESTENZIONE DELLA CITTADINNZA ROMANA

LIMITAZIONE SUI DIRITTI DI VOTO E PROPIETA'

SISTEMA GIURIDICO

SISTEMA GIURIDICO

AUTORITA' IMPERIALE

AUTORITA' IMPERIALE

IMPERATORE

IMPERIUM:

POTERE ASSOLUTO , INCLUSE LE FUNZIONE GIURIDICHE

LEGGI IMPERIALI

LEGGI EMESSE DALL'IMPERATORE CON FORZA DI LEGGE

DIVINIZZAZIONE DELL'IMPERATORE

POTERE RELIGIOSO E MORALE

ISTITUZIONE GIURIDICHE

SENATO

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PRETORI

CONSOLI E QUESTORI

GIUDICI

FONTI DEL DIRITTO

IUS CIVILE

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IUS GENTIUM

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LEGGI CHE REGOLANO I RAPPORTI TRA ROMANI ESTRANIERI

EDITTI IMPERIALI

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NORMATIVE EMESSE DALL'IMPERATORE IN MATERIA LEGALE