esame guaran
DISABILITA' INTELLETTIVA
I disturbi dell’intelligenza si manifestano con un esordio nel periodo dello sviluppo e comprendono deficit del comportamento adattivo ,con capacità intellettive inferiori a quelle attese per l’età cronologica.Secondo moderne definizioni (AAIDD,2010) l’intelligenza viene intesa come capacità mentale generale che include il ragionamento ,il problem solving,il pensiero astratto,la comprensione di idee complesse,l’apprendimento rapido e la capacità di apprendere dall’esperienza
CRITERI DIAGNOSTICI GENERALI
CRITERI DIAGNOSTICI
Il DSM-V descrive la disabilità intellettiva come un deficit significativo della capacità di pensare che si esprime in una serie di difficoltà nel pensiero astratto,nella capacità di pianificazione ,nel problem solving,nel giudizio e nel ragionamento,nell’apprendimento sia di tipo esperienziale che scolastico.
L’inquadramento di questo disturbo deve essere effettuato attraverso un approccio multidimensionale dove la valutazione del funzionamento adattivo prende il sopravvento rispetto a precedenti valutazioni dell'intelligenza basate su test cognitivi del Q.I. (che comunque rimangono e sono usati per identificare possibili casi a rischio).
I tre domini che caratterizzano il comportamento adattivo fanno riferimento alle abilità concettuali(linguaggio,lettura/scrittura,calcolo),alle abilità sociali (rispetto delle regole,responsabilità,abilità interpersonali) e alle abilità pratiche(gestione del denaro,igiene personale,mobilità).
TOOLBOX
METODO DELLE 2 GR
GRADUALITA'
ANALISI DEL COMPITO
APPRENDIMENTO SENZA ERRORI
GRATIFICAZIONE
VA GRATIFICATO IL MINIMO MIGLIORAMENTO DELL'ULTIMO DELLA CLASSE .
IMPARARE A MODERARE E MODELLARE LA GRATIFICAZIONE
LE TECNICHE COGNITIVO COMPORTAMENTALI
PROMPTING E FADING
MODELING (APPRENDIMENTO IMITATIVO)
SHAPING AND CHAINING
TECNICHE DI RINFORZO
COERENZA E COSTANZA
STIMOLI SOTTO FORMA DI PROMPT (AIUTI) POSSONO ESSERE VERBALI,GESTUALI O DI GUIDA FISICA. IL FADING è LA RIDUZIONE DEI PROMPT SIANO ESSI VERBALI GESTUALI O FISICI
VANNO MODIFICATI E RIDOTTIPER FAVORIRE L'ISERIMENTO DEFINITIVO DELL'ABILITà NEL REPERTORIO COMPORTAMENTALE
APPRENDIMENTO ATTRAVERSO L'OSSERVAZIONE DI UN MODELLO
INSEGNAMENTO DI STRATEGIE COMPLESSE
task analisys
frasi scritte, immagini,frasi +immagini
costruzione della catena comportamentale
strutturazione di un programmadi concatenamento delle componenti attraverso il rinforzo
chaining anterogrado e retrogrado
contratto/patto educativo
intervenire su
ambiente
prevedibilità dell 'ambiente(routine,programmi delle attività
la previdibilità vuol dire preparare
uso di segnali visivi che forniscano chiare indicazioni
didattica
strutturare l'attivitàUTILIZZARE MEDIATORI DIDATTICISEMPLIFICARE I CONCETTI DI BASE,
STRUTTURARE L'ATTIVITA' AVERE IN MENTE IL PROGRAMMA DELLA LEZIONE
SEMPLIFICARE I CONCETTI DI BASE
comportamento
osservare
COSA VEDO, COSA FACCIO,COSA PENSO
lavorare con chiarezza educativa
dire cosa fare non quello da non fare
COSA INSEGNO? OBIETTIVO S.M.A.R.T.
SPECIFICO
MISURABILE
ACCORDATO
REALISTICO PER LUI REALIZZABILE PER NOI
Sottoargomento
TIMING:A TEMPO
UN INSEGNAMENTO è EFFICACE SE SI COLLOCA ALL'INTERNO DELL'AREA DI SVILUPPO POTENZIALE
SFIDA DELL'INSEGNANTE è QUELLA DISPINGERE L'APPRENDIMENTO FUORI DALLA ZONA DI CONFORT E CREARE NUOVE CONOSCENZE
MODELLO DELLA LETTURA DI UTA FRITH
FASE LOGOGRAFICA leggere e scrivere parole in senso globale
FASE ALFABETICA conversione grafema fonema
FASE ORTOGRAFICA associazioni nuove sillabe suffissi e morfemi
FASE LESSICALE le parole vengono scritte senza trasformazioni in maniera diretta e globale
nello sviluppo della letto scrittura il docente deve prestare attenzionea tre circuiti
ASPETTI VISIVI E ATTENTIVI ORDINATI
defitari nell'adhd
ASPETTI FONOLOGICI E METAFONOLOGICI
deficitari nella disabilità intellettiva
ASPETTI DI PERCEZIONE UDITIVA
COMPITI DI RIPETIZIONE TONI ALTI TONI BASSI E DI DISCRIMINAZIONE SUI TONI
COMPRENSIONE DEL TESTO MODELLO DI VAN DIK
RAPPRESENTAZIONE SUPERFICIALE
RAPPRESENTAZIONE PROPORZIONALE O BASATA SUL TESTO
MODELLO MENTALE rappresentazioneindipendente dal testo ed integrazione delle conoscenze precedenti
lettura :rete multifattoriali
conversione visivo-fonica che arriva al buffer fonemico
Sottoargomento
prerequisiti per l'avvio della letto scrittura
riconoscimento delle lettere
meccanismi di accesso lessicale
competenze visuo spaziali
sufficente memoria di lavoro
il calcolo secondo il mkodello del triplo codice di dehanne
rappresentazione verbale
rappresentazione visuale
codici analogico
difficoltà
comportamento/funzionamento adattivo
EFFICACIA CON CUI UN SOGGETTO FA FRONTE ALLE ESIGENZE COMUNI DELLA VITA
caduta sul pensiero astratto e logico
astrazione intesa come flessibilita di pensiero
qi inferiore a 70
carenza di funzionamento adattivo
esordio prima dei 18 anni
cause
cause biologiche non genetiche
rischi malattie prenatali e post natali
cause biologiche genetiche
+ 750 sindromi genetiche
cause ambientali
malnutrizione e carenze educative
le scale wechsler
USANO IL QI DI DEVIAZIONE CHE INDICANO QUANTO UN INDIVIDUO DEVIA AL DI SOPRA O AL DI SOTTO DELLA MEDIA
WISC IV
INDICE DI COMPRENSIONE VERBALE
INDICE DEL RAGIONAMENTO VISUO PERCETTIVO
INDICE DELLA MEMORIA DI LAVORO
INDICE DELLA VELOCITA' DI ELABORAZIONE
LE SCALE VINELAND
COMUNICAZIONE
CURA DI SE
ABILITA' SOCIALI
GESTIONE DEL TEMPO LIBERO
CONTROLLO E SALVAGUARDIA DELLA PROPRIA PERSONA
CAPACITà DI AAUTOORGANINZZAZIONE
CONOSCENZA DEL FUNZIONAMENTO DELLE COSE
UTILIZZO DEI SERVIZI OFFERTI DALLA SOCIETA
CAPACITA DI VOLGERE UN LAVORO
RITARDO MENTALE LIEVE 55-70 QI
CAPACITA SOCIALI E COMUNICATIVE DA 0 A 5 ANNI
NON PERDERE DI VISTA LA ZONA DI SVILUPPO PROSSIMALE PER QUELLO POTENZIALE
USARE LA PARTE FORTE DELLO STUDENTE PER FARLO LAVORARE SULLA PARTE DEBOLE ALL'INTERNO DI UN PEER TUTORING
RITARDO MENTALE MODERATO 35 A 55
ORGANIZZAZIONE COGNITIVA 4 7 ANNI
POSSONO IMPARARE A SPORSTARSI DA SOLI IN LUOGHI FAMILIARI
SUPERVISIONE IN AMBIENTI DI LAVORO PROTETTI O NORMALI
RITARDO MENTALE GRAVE DA 20 A 35
POSSONO IMPARARE A PARLARE
LE STRATEGIE DI INTERVENTO EDUCATIVO MODELLO ECOLOGICO
PROGRAMMAZIONE
CARATTERISTICHE DELL'AMBIENTE
ANALISI DELL'AMBIENTE ALLO SCOPO DI COGLIERNE LE RICHIESTE
CARATTERISTICHE DEL SOGGETTO
REALI POTENZIALITA' PRESENTI NELLA PERSONA
DELINIARE GLI OBIETTIVI A BREVE/MEDIO LUNGO TERMINE
ECOLOGICO:LA PERSONA DEVE ESSERE AIUTATA AD ACQUISIRE QUELLE ABILITà CHE LE CONSENTONO DI RISPONDERE IN MANIERA ADEGUATA ALLE RICHIESTE DELL'AMBIENTE
EDUCATORE DEVE AVERE QUESTE CARATTERISTICHE
ABILITA DI ANALISIDELLE RICHIESTE AMBIENTALI
INTERVISTE GUIDATE,OSSERVAZIONI AMBIENTALI
ABILITA DI PROGETTAZIONE INDIVIDUALIZZATA
DINAMICHE AFFETTIVE ED EMOTIVE
RAPPORTI CON GLI ALTRI MEMBRI DELLA FAMIGLIA,CON L'AMBIENTE SOCIALE
GENERALIZZAZIONE
PER POTER PARLARE DI APPRENDIMENTO è NECESSARIO IL MANTENIMENTO NEL TEMPO DELLE ABILITA' ACQUISITE
VEDERE IL TEMPO
SEMPLIFICARE LE CONSEGNE
FUNZIONI DEL COMPORTAMENTO
ATTIRARE L'ATTENZIONE
OTTENERE OGGETTO TANGIBILE
FUGA ED EVITAMENTO
REGOLE
CONDIVISE,FRASI BREVI CHIARE, DEVONO ESSERE POCHE , BEN VISIBILI
REGOLAMENTARE LE USCITE
REGOLAMENTARE LA VOCE
INSEGNARE COMPORTAMENTI POSITIVI ALTERNATIVI
COMPONENTI FONOLOGICHE
CONSAPEVOLEZZA FONOLOGICA
COMPITI DI SEGMENTAZIONE SILLABE
MEMORIA FONOLOGICA
RIPETIZIONE DI NON PAROLE,RIPETIZION DI CIFRE
ABILITA' METAFONOLOGICHE
LA CAPACITà DI RICONOSCERE ED ELABORARE LE CARATTERISTICHE FONOLOGICHE DELLA PAROLA, QUINDI LA MANIPOLAZIONE DEI SUONI CHE LA COMPONGONO
CAPACITA DI FUSIONE
CAPACITA' DI SEGMENTAZIONE
carenza in tutte o quasi queste aree rispetto a i coetanei
EFFETTO SURPLUS
PRESTAZIONI SCOLASTICHE E DI ADATTAMENTO SOCIELE SUPERIORI ALLE ATTESE
PROGETTARE GLI INTERVENTI
VERIFICARE L'IMPATTO DEGLI INTERVENTI
RITARDO MENTALE:COSA SUCCEDE DOPO
PROSECUZIONE DELL'ESPERIENZA SCOLASTICA
INSERIMENTO IN SERVIZI SOCIO EDUCATIVI
RUOLO PRIORITARIO DELLE SEGUENTI ABILITA'
ABILITA' COGNITIVE
FORNITE DALLA SCIOLA DI BASE, DI COMUNICAZIONE E DI COMPRENSIONE E TRASVERSALI
ABILITA DI AUTONOMIA
DI BASE COME ALIMENTAZIONE ED IGIENE O AVANZATE COME PRENDERSI CURA DEL PROPRIO ASPETTO
ABILITA INTEGRANTI
NECESSARIA AUTONOMIA PER USUFRUIRE DEI SERVIZI OFFERTI DALLA COMUNITA0 E ATTIVARE RELAZIONI GRATIFICANTI
USI DEK DENARO DEL TELEFONO DELL'OROLOGIO
ABILITA SOCIALI
MODIFICARE IL PROPRIO AMBIENTE OTTENENDO RISULTATI DESIDERABILI
ABILITA PROFESSIONALI
ABILITA' DI GESTIONE DEL TEMPO LIBERO
LA SINDROME AUTISTICA
COMPROMISSIONE NELLE SEGUENTI AREEE
RELAZIONE
MANCATA RECIPROCITA' SOCIALE ED EMOTIVA,DIFFICOLTA DI RELAZIONE ON I COETANEI,COMPROMISSIONE NELL'USO DI SGUARDO DIRETTO CONTATTO OCULARE,POSTURA CORPOREA,ESPRESSIONI FACCIALI
COMUNICAZIONE
TOTALE MANCANZA O RITARDO DI ACQUISIZIONE DDEL LINGUAGGIO, LINGUAGGIO STEREOTIPATO,RIDOTTA CAPACITA DI INIZIARE O INTRATTENERE UNA CONVERSAZIONER
COMPORTAMENTI ED INTERESSI RIPETITIVI
ADESIONE RIGIDA AD INUTILI ROUTINE E RITUALI,PERSISTENTE ED ECCESSIVO INTERESSE PER PARTI DI OGGETTI,STEREOTIPIE MOTORIE
Le cause dell’autismo sono ad oggi sconosciute.la letteratura scientifica ha indagato principalmente tre aree :la patogenesi attraverso i modelli interpretativi clinici,le basi neurobiologiche(anomalie quantitative o qualitative dei neurotrasmettitori in particolare serotonina ,dopamina,ossitocina) e i fattori causali(predisposizione genetica, ereditarietà,sindrome da X Fragile e sclerosi tuberosa).
Le più importanti ipotesi cliniche interpretative del disturbo sono:Teoria socio affettiva,Teoria della mente,Teoria della coerenza centrale e Teoria del deficit delle funzioni esecutive.Con il termine Teoria della mente viene indicata la capacità di riflettere sulle emozioni,sui desideri e sulle credenze proprie ed altrui e di comprendere il comportamento degli altri non solo rispetto a quello che ciascuno di noi sente desidera o conosce ma in rapporto a quello che ciascuno di noi pensa che l’altro sente,desidera ,conosce.Il soggetto con ASD sarebbe incapace di accedere ad una teoria della mente,incapace di comprendere e riflettere sugli stati mentali propri ed altrui e conseguentemente di comprendere e prevedere il comportamento degli altri.
MECCANISMI EZIOPATOGENICI
Nel DSM -V, per essere diagnosticato con disturbo dello spettro autistico, un individuo deve presentare:
A – Deficit persistente della comunicazione sociale e nell’interazione sociale in molteplici contesti;
B – Pattern di comportamento, interessi o attività ristretti, ripetitivi.
insieme alle due dimensioni di base, viene integrata nella formulazione della diagnosi di disturbo dello spettro autistico la rilevazione dei seguenti specificatori:
Con o senza compromissione intellettiva concomitante;
Con o senza compromissione del linguaggio;
Associata a una condizione medica o genetica nota o fattore ambientale;
Associata a un altro problema del neurosviluppo, mentale o di comportamento
Ulteriore fondamentale criterio di valutazione che viene proposto dal DSM 5 per l’autismo è il livello di gravità e di supporto richiesto suddiviso sui 3 livelli che descrivono il livello di compromissione tramite la descrizione delle due dimensioni principali (criteri A e B) sui 3 gradi di gravità.Poichè l diagnosi è basata su osservazioni comportamentali è necessario riferirsi a situazioni di osservazione standardizzate e adottare scale di valutazione (CHAT,ESAT,SQC,SRS,.. ecc.)
CRITERI DIAGNOSTICI
DEFICIT DI TEORIA DELLA MENTE
DEFICIT DI COERENZA CENTRALE
diffocolta' ad attribure un significato a cio che vedono
DEFICIT DI PIANIFICAZIONE FLESSIBILITA' (FUNZIONI ESUCUTIVE)
bambino autistico ha bisogno di
guide che aiutino a fare collegamenti tra i dati percettivi confusi
di avere una guida esterna che mi dica cosa fare cosa succede dove devo andare
dammi immagini figure oggetti in sequenza e non linguaggio
di imparare a generalizzare
di prevedibilità , routine schemi fissi programmi, supporti comunicaivi usati da tutti mi tranquillizzanos
iceberg di schopler
problemi di comportamento sono la punta dell'iceberg
turbe della percezione, deficit di immaginazione di interazione sociale e di comunicazione ,stress