filosofia moderna

cosa possiamo conoscere?

alessio

Nelle varie epoche, diversi filosofi si sono impegnati per scoprire cosa si può realmente conoscere. Infatti c'era la divisione tra scetticismo e realismo. Nel realismo tutto ciò che noi percepiamo e conosciamo corrisponde con la realtà,mentre nello scetticismo quello che noi percepiamo e conosciamo non corrisponde mai con la realtà

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Una svolta è avvenuta con Cartesio e l'inizio della filosofia moderna. Infatti lui divide la CERTEZZA (convinzione soggettiva, rappresentazione) con la VERITA' (tutto ciò che esiste fuori dalla mente).

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L'estensione è l'attributo della sostanza corporea (res extensa) mentre il pensiero è l'attributo della sostanza pensante (res cogitans).

Subtopic

Arnaldo

Jacopo

c'è un metodo che guida la conoscenza?

nicola

Lorenzo S

SPINOZA nel, il "Tractatus de intellectus emendatione". Dice che La conoscenza non ha uno scopo fine a se stesso, bensì serve per raggiungere la vera felicità.
Spinoza distingue tre gradi di conoscenza.

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CONOSCENZA DI PRIMO GENERE o IMMAGINAZIONE: accettiamo le conoscenze altrui senza prima verificarle ("per sentito dire") o acquisiamo conoscenze superficiali (esperienza vaga)

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CONOSCENZA DI SECONDO TIPO o RAGIONE: tipo di conoscenza razionale, nella quale partiamo da un effetto e risaliamo alle sue cause e conosciamo dunque le proprietà comuni degli oggetti.

CONOSCENZA DI TERZO TIPO o INTUIZIONE: è il genere più alto della conoscenza per Spinoza e consiste nell'intuizione dell'essenza della sostanza in quanto estensione e pensiero.

Jacopo C.

Il problema del metodo :

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Ma non solo i filosofi moderni si proposero questi problemi infatti Galileo ed anche Bacone si imposero il problema del metodo ! Ma oltre a questi ci sono anche Isaac Newton che è uno dei piu grandi scienziati e fisici di tutto il tempo pero noto anche come filosofo .

costituita dall problema della verita !

Risolto da :

Cartesio

Usa il metodo distruttivo e costruttivo

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Metafora: C'e un castello con enormi mura costruite di giorno in giorno e quelle mura si alzano di giorno in giorno ma il re un giorno decide di distruggere le mura e ricostruirle ancora più forti eliminando tutte le imperfezioni che c'erano nel muro precedente .quindi il metodo distruttivo consiste nel dubitare una certa cosa e diciamo ''distruggerla'' e poi piano piano ricostruirla ib modo che sia piu corretta .

Distruggo

Distruggo

ricostruisco

ricostruisco

Spinoza

Metodo Deduttivo che procede in maniera che va dai principi ai casi generali

Metodo Deduttivo che procede in maniera che va dai principi ai casi generali

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Testo da leggere: Ethica ordine geometrico demonstrata .

CARTESIO: metodo diviso in quattro parti

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1) EVIDENZA: non accettare mai nulla per vero a meno che sia un'idea chiara e distinta. Basta un minimo dubbio per smentire l

1) EVIDENZA: non accettare mai nulla per vero a meno che sia un'idea chiara e distinta. Basta un minimo dubbio per smentire la realtà dell'oggetto o dell'idea.

2) ANALISI: dividere il problema in un numero di parti piccole e semplici, dividendolo per quanto necessario.

3) SINTESI: passare gradualmente dalla conoscenza delle cose semplici a quelle sempre più grandi e complesse: è il percorso inverso dell'ANALISI, dove si ricostruisce il problema con le soluzioni di piccoli pezzi.

4) ENUMERAZIONE E REVISIONE: controllare che i passaggi precedenti non abbiano errori, è il controllo dell'ANALISI e della SINTESI.

l'uomo è libero?

SPINOZA: la libertà coincide con la necessità, noi siamo liberi perchè sappiamo sfruttare le leggi della natura a nostro vantaggio.

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CACCIARI: il filosofo moderno afferma che saremmo liberi soltanto se potessimo tornare indietro nel tempo e fare di nuovo la stessa scelta considerando le varie condizioni. Ciò è impossibile perciò non siamo liberi ma abbiamo la necessità di pensare alla libertà.

CARTESIO: l'uomo è libero perchè è in grado di negare o accettare ciò che suggerisce l'intelletto.

determinismo/finalismo

DETERMINISMO

DETERMINISMO

è una concezione filosofica secondo cui ogni evento o stato di cose è prodotto da eventi o stati di cose antecedenti, dai quali consegue neccessariamente, come l'effetto dalla causa da cui è prodotta.

Per Spinoza gli uomini non si generano ma si creano.
(posizione analoga a quella di Bruno)
Tutto è determinato da Dio, che è visto come un'entità matematica.
Spinoza affermava che non ci sono cause finali perché la natura discende “necessariamente” (libera necessitas) da Dio, come da una definizione matematica le sue proprietà. “Necessariamente” vuol dire che l’universo non può essere diverso da come è, dalla natura di Dio, perciò sostiene il determinismo.

Cartesio affiancò questo al razionalismo. Infatti egli nella fisica sostiene che tutto si muove come una macchina, perciò sec

Cartesio affiancò questo al razionalismo. Infatti egli nella fisica sostiene che tutto si muove come una macchina, perciò secondo una catena di causa ed effetto. Afferma inoltre che anche il nostro corpo è una macchina comandata dal cuore che ne è il motore.

FINALISMO

FINALISMO

è una concezione filosofica secondo cui gli eventi e gli stati di cose si producono in vista di un fine.

Leibniz accetta il finalismo. Quando parla della creazione del mondo dice che Dio ha creato questo mondo poiché secondo lui questo era il migliore dei mondi possibili. Dio ha scelto il meglio e ha agito liberamente seguendo un fine: quello di creare il migliore dei mondi.

oggetto/soggetto

iLENIA

Selene

-Nella filosofia antica c'era corrispondenza immediata tra certezza e verità. -Nella filosofia moderna non c'è più corrispondenza immediata ma mediata, perché la verità sta al di fuori di me e la certezza è ciò che noi pensiamo.

Il tema centrale della filosofia moderna è la CONOSCENZA e si cercherà di rispondere alla domanda "Il mondo esiste indipendentemente da noi?".

CARTESIO : La grandezza di Cartesio sta nell'aver introdotto la soggettività del mondo che ci appare ai nostri occhi.

"SOGGETTIVO" --> "relativo al soggetto";

Per Cartesio il MONDO è soggettivo: noi vediamo ciò che pensiamo dell'universo.

LEIBNIZ :

Secondo Leibniz SPAZIO e TEMPO sono soggettivi: -SPAZIO: modo con cui le cose si presentano alla coscienza secondo un ordine. -TEMPO: fenomeno che deriva dalla successione delle cose

LOCKE : appartiene alla corrente dell’empirismo (non ammette idee innate) secondo lui è tutta una questione di idee e non di cose. Tutto ciò che si trova nella mia mente è ciò che io conosco ma quest’idee le acquisisco attraverso l’esperienza(i sensi) perché la mente all’ inizio è una tabula rasa. Dalle idee poi risalgo agli oggetti, anche se le idee sono copie delle cose sono l’unica cosa che noi abbiamo e che conosciamo.

BERCKLEY : estremizza il pensiero della filosofia moderna perché essendo il mondo soggettivo noi conosciamo solo ciò che è dentro di noi, è tutto soggettivo.

Il suo pensiero principale è "ESSE EST PERCIPI",secondo lui tutto ciò che esiste deve essere percepito.

Parte dal presupposto che non c’è distinzione tra qualità primarie e secondarie in quanto, non c’è niente di staccato dal soggetto perché comunque stiamo immaginando, il soggetto è quindi sempre presente. Dire che non c’è niente al di fuori del pensiero è contraddittorio perché, già solo dicendolo significa che lo stiamo pensando, lo percepiamo.

HUME : si definisce da solo uno scettico moderato, nel senso che non si trova in uno scetticismo radicale. Mette in dubbio tutti i principi fino a quel tempo definiti veri sulla conoscenza umana.

LA CONOSCENZA è IMPREGNATA DI SOGGETTIVISMO.

Il fondamento di ciò che succede quindi non sta nell'oggetto, bensì nel SOGGETTO.

KANT :

uomo/natura

- BACONE: l'uomo è padrone della natura, egli conoscendo le sue forme, la sua struttura, le sue cause può dominarla ("Sapere è potere").

- SPINOZA: Dio si identifica con la natura dunque l'uomo deve capire che è parte di questa natura identica a Dio.

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-CARTESIO: l'universo non si può pensare indipendente dall'uomo, da colui che lo guarda o lo pensa, in quanto "Tutto l'universo è qui nella mia mente, è l'insieme delle idee che io chiamo universo."

-LEIBNIZ: tra uomo e natura c'è continuità in quanto tutto è costituito da monadi spirituali, e quindi in tutto c'è un principio attivo, per cui la natura non fa salti, ma procede per gradi.