IL LAVORO
ARICOLO 1 / 4
ArgomentoArt. 1. L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione. principale
Art. 4. La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.
IL DIRITTO AL LAVORO
Abbiamo già visto che l'art. 1 della Costituzione definisce la Repubblica come fondata sul lavoro (principio lavorista). Non stupisce quindi che la Carta dedichi al lavoro una ricca costellazione di norme: dall'affermazione, all'art. 4, che tutti i cittadini hanno diritto al lavoro, alla tutela della donna lavo- ratrice e dei minori, dalla giusta retribuzione alla previdenza in caso di infortuni, malattia, invalidità, vecchiaia e disoccupazione
Ma che cosa significa che la Repubblica riconosce a tutti cittadini il diritto al lavoro?
L'affermazione contenuta nell'art. 4 non significa che lo Stato ha il dovere di garantire a tutti un'occupazione, ma che deve realizzare la massima occupazione possibile attraverso politiche per l'occupazione e azioni positive a tutela dei lavoratori più deboli. Oltre alla Costituzione, sono numerosissime le leggi in materia di diritto del lavoro e fra queste la più emblematica è la legge 300 del 1970, nota come Statuto dei lavoratori.
Salutato come una storica conquista da parte dei lavoratori, lo Statuto detta una serie di norme su condizioni di lavoro, rappresentanze sindacali, retribuzione, licenziamento. I lavoratori hanno diritto alla salute e alla sicurezza nei luoghi di lavoro, il cui controllo e promozione spetta alle Asl.
Come vedremo , il lavoro non è solo un diritto, ma anche un dovere a cui il cittadino è chiamato, secondo le proprie possibilità e inclinazioni, per contribuire «<al progresso materiale o spirituale della società».
HEGEL
Hegel dedica al lavoro pagine di gran- de interesse nella Filosofia del diritto , dove si osserva con preoccupazione il fenomeno della po- ra larizzazione tra ricchezza e povertà e il formarsi di grandi masse di diseredati, come conseguenza dello stesso sviluppo dell'industria capitalistica. Da un lato,infatti, è la realtà naturale a essere trasformata dal lavoro umano. D'altro lato, il lavoro modifica anche il lavoratore. Ciò perché nella natura trasforma- ta, nel prodotto del lavoro, egli può riconoscersi: la cosa prodotta, infatti, è certo natura, ma è anche e soprattutto attività e intelligenza umane trasferite e oggettivate in essa; umanità «alienata» - come dice Hegel - e realizzata nel prodotto del lavoro.
Sottoargomento
la donna lavoratrice molte conquiste Ma sotto un tetto di cristallo
La Costituzione afferma che la donna lavoratrice ha «gli stessi diritti e, a parità di lavoro, le stesse retribuzioni che spettano al lavoratore», e assicura «una speciale adeguata protezione» alla lavoratrice madre e al suo bambino. È soprattutto dagli anni Settanta che il legislatore si attiva per rendere effetti- vi i principi costituzionali con una serie di tutele a favore delle lavoratrici. Da al- lora molti passi avanti sono stati fatti, ma l'uguaglianza uomo-donna nel mondo del lavoro è ancora lontana, anche nei paesi più avanzati. Ancora persiste il ▸gender pay gap per cui le donne sono pagate di meno rispetto agli uomini a parità di lavoro svolto.
LA GIUSTA RITRIBUZIONE , IL RIPOSO E LE FERIE
La Costituzione non determina quale sia la retribuzione giusta, ma detta due criteri per stabilirla: è giusta la re- tribuzione proporzionata alla quantità e qualità del lavoro svolto, e comunque sufficiente ad assicurare al lavoratore e alla sua famiglia un'esistenza libera e dignitosa(art.36).
°Contratti collettivi °diritti irrinunciabili
ARICOO 36 . Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantita' e qualita' del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a se' e alla famiglia un'esistenza libera e dignitosa. La durata massima della giornata lavorativa e' stabilita dalla legge.
Con “libertà sindacale” si intende la libertà dei singoli di riunirsi in organizzazioni sindacali, le quali mirano a proteggere interessi connessi allo svolgimento di un'attività di lavoro
DA REATO A DIRITTO : ALLO SCIOPERO
È possibile disporre l'astensione dallo sciopero di quote strettamente necessarie di lavoratori tenuti a tali prestazioni indispensabili, indicando in tal caso le modalità per l'individuazione di questi ultimi, ovvero disporre forme di erogazione periodica
LA QUARTA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE
Per quarta rivoluzione industriale si intende la crescente compenetrazione tra mondo fisico, digitale e biologico. È una somma dei progressi in intelligenza artificiale (IA), robotica, Internet delle Cose (IoT), stampa 3D, ingegneria genetica, computer quantistici e altre tecnologie.
IL MOBBING
Il mobbing si può configurare come violenza psicologica, ma le azioni possono sfociare anche in vera e propria aggressione fisica, perpetrati da parte di uno o più individui nei confronti di un altro individuo, prolungato nel tempo e lesivo della dignità personale e professionale nonché della salute psicofisica dello stesso, e può essere messo in atto da un singolo soggetto o da un gruppo di individui verso una o più persone. La materia in questione interessa soprattutto l'analisi psicologica e sociologica , con risvolti e conseguenze sulla salute e anche in ambito giuridico. Da quest'ultimo punto di vista giuridico singoli atteggiamenti molesti possono raggiungere la soglia di reato, ed eventualmente essere di per sé illegittimi, e nell'insieme suscettibili di produrre danni , con gravi conseguenze quindi sulla salute della vittima, sulla sua esistenza, e anche sul patrimonio, convincendola di cose non veritiere inerenti alla propria persona.