LA COSTITUZIONE ITALIANA 1 GENNAIO 1948
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10 LEZIONI (15 ORE)4 ORE DIRITTO2 ORE STORIA2 ORE EDUCAZIONE CIVICA7 ORE PRODOTTO DI REALTA'
Nel 1848 Carlo Alberto di Savoia concesse nel Regno di Sardegna lo Statuto albertino, concessione che non venne revocata dal suo successore Vittorio Emanuele II, diversamente da quanto accadde nello Stato della Chiesa e nel Regno delle Due Sicilie.Lo Statuto albertino fu simile alle altre costituzioni rivoluzionarie vigenti nel 1848: rendeva lo Stato sabaudo una monarchia costituzionale ereditaria secondo la legge salica, con concessioni di poteri al popolo su base rappresentativa. La sovranità apparteneva al re il quale, da sovrano assoluto, si trasformava in principe costituzionale per sua esplicita volontà e concessione, limitandosi nei suoi poteri. Era una tipica costituzione ottriata, ossia concessa dal sovrano, e da un punto di vista giuridico si caratterizzava per la sua natura flessibile, ossia derogabile e integrabile in forza di un atto legislativo ordinario. Poco tempo dopo la sua entrata in vigore, proprio a causa della sua flessibilità, fu possibile portare l'Italia da una forma di monarchia costituzionale pura a quella di monarchia parlamentare, sul modo di operare tradizionale delle istituzioni inglesi.Lo statuto corrisponde a ciò che si definisce una "costituzione breve", limitandosi a enunciare i diritti e a individuare la forma di governo. Tra i diritti veniva riconosciuto il principio di uguaglianza, la libertà individuale, l'inviolabilità del domicilio, la libertà di stampa e la libertà di riunione. Il Parlamento era composto di due Camere: il Senato subalpino, di nomina regia e vitalizia, e la Camera dei deputati, eletta su base censitaria e maschile.
aIl 25 luglio 1943 Benito Mussolini venne estromesso dal governo del regno e il re Vittorio Emanuele III nominò il maresciallo Pietro Badoglio per presiedere un nuovo esecutivo, che ripristinò in parte le libertà dello statuto; iniziò così il cosiddetto "regime transitorio", di cinque anni, che terminò con l'entrata in vigore della nuova Costituzione e le successive elezioni politiche dell'aprile 1948, le prime della storia repubblicana. Ricomparvero quindi i partiti antifascisti costretti alla clandestinità, riuniti nel Comitato di Liberazione Nazionale, decisi a modificare radicalmente le istituzioni con l'obiettivo di ripristinare lo Stato democratico.Con il progredire e il delinearsi della situazione, con i partiti antifascisti che iniziavano a entrare nel governo, non fu possibile al re riproporre uno Statuto albertino eventualmente modificato, e la stessa monarchia, giudicata compromessa con il precedente regime, era messa in discussione. La divergenza, in clima ancora bellico, trovò una soluzione temporanea: una «tregua istituzionale», in cui si stabiliva la necessità di trasferire i poteri del re all'erede al trono (per l'occasione, ci fu un proclama del re il 12 aprile 1944), il quale doveva assumere la carica provvisoria di "luogotenente del regno", mettendo temporaneamente da parte la questione istituzionale; quindi, nel giugno 1944, veniva decisa la convocazione di un'Assemblea Costituente eletta a suffragio universale, incaricata di scrivere una nuova carta costituzionale.Fu infine esteso il diritto di voto alle donne (febbraio 1945), con il D.L.L. 2 febbraio 1945, n. 23 emanato dal Governo Bonomi III.
aNel corso di specializzazione finalizzato all'abilitazione all'attività didattica di sostegno (TFA) per la scuola secondaria di II grado particolare interesse ha suscitato in me il corso di "Tecnologie applicate alla didattica" tenuto dal Prof. Massimiliano Lo Iacono; le nuove tecnologie didattiche possono essere utili per l'apprendimento scolastico, per migliorare i programmi didattici e creare nuove opportunità, sia di insegnamento che di apprendimento; migliorano la comunicazione intesa come trasmissione di flussi informativi e consentono di accedere a contenuti formativi ed educativi inclusivi, fruibili e motivanti.Durante il mio tirocinio diretto ho avuto modo di seguire Francesco, uno studente del IV anno di un Istituto Agrario della provincia con diagnosi FIL (Funzionamento Intellettivo Limite) con didattica semplificata ed insegnante di sostegno. In accordo con la mia tutor ho scelto di trattare la nascita della Costituzione Italiana e i valori fondanti della nostra Democrazia.Ho deciso di dare uno spazio particolare di approfondimento alla storia come chiave di lettura degli eventi contemporanei e dare impulso critico sulle questioni poste dall'attualità sociale e politica, con un occhio al tema della discriminazione in tutte le sue sfaccettature ed implicazioni.
Residenza ufficiale delle due Madame Reali dagli anni Quaranta del Seicento, il castello viene rinnovato a più riprese. La decorazione dell’appartamento di Maria Giovanna Battista di Savoia Nemours vede numerosi artisti confrontarsi con differenti modelli decorativi, mentre il salone, allestito tra il 1713-1714, celebra, nel passaggio da ducato a regno, il sovrano Vittorio Amedeo II. Palazzo Madama fu colpito durante il bombardamento del 13 agosto 1943.
° Sviluppare il pensiero critico;° Capacità di lavorare in gruppo;° Competenza digitale;° Imparare ad imparare;° Acquisire il senso della dimensione storica ed il concatenarsi degli eventi;° Saper prendere decisioni in modo autonomo e saper rispettare le idee degli altri;° Competenze in materia di cittadinanza.