LA DISUGUAGLIANZA

Sistema economico misto

Quando è nato?

A partire dal secondo dopoguerra.

Da chi è stato adottato?

Dalla maggior parte degli Stati europei, compresa l'Italia, che ne ha recepito i principi fondamentali nella stessa Costituzione.

Quali sono le sue caratterische?

Cerca di far convivere Stato e mercato.

Non impone ai privati le proprie decisioni ma spinge gli operatori a preferire certi comportamenti piuttosto che altri.

La proprietà dei mezzi di produzione resta privata ma in alcune situazioni e in determinati settori strategici come la produzione di energia,i trasporti e la sanità, lo Stato si sostituisce ai privati.

Quali sono gli obbiettivi che esso si prefigge?

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Attraverso degli interventi in campo economico, lo Stato mira a limitare e a porre rimedio ai difetti del mercatoFinalità assistenziali:Proteggere i soggetti più deboli garantendo a tutti le migliori condizioni di vita possibili.Combattere le disuguaglianze sociali mediante la redistribuzione del reddito e il rispetto dell'articolo 3 della Costituzione. In questo caso si parla di Welfare State, cioè di uno Stato volto a garantire il massimo benessere sociale mediante l'erogazione di prestazioni pubbliche come l'assistenza sanitaria,le pensioni sociali e l'istruzione gratuita.

Quali sono gli strumenti adottati?

Incentivi e disincentivi.

Lo Stato fornisce beni e servizi.

"Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese." (articolo 3 Cost.)

Un esempio di intervento dello Stato

Progressività delle imposte

Tributi

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Essi sono dei prelevamenti di una parte di ricchezza prodotta, consumata e detenuta dai soggetti privati che il soggetto pubblico effetua avvalendosi del potere coercitivo che gli deriva dalla sovranità, ovvero dalla sua potestà tributaria o impositiva, e che costituiscono la fonte più rilevante delle entrate pubbliche.Il mancato pagamento di essi porta ad un reato stabilito dal codice penale,ovvero l'evasione fiscale.

Si suddividono in

Tasse

Somme di denaro che vengono pagate dai cittadini privati quando usufruiscono personalmente di un servizio.

Imposte

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Somme di denaro che vengono pagate a fronte dei servizi generali ed indivisibili dello stato,ovvero l'amministrazione della giustizia garantita dal tribunale, il mantenimento dell'ordine pubblico garantito dalle forze dell'ordine e la difesa del territorio garantita dall'esercito, ma anche a fronte dei servizi divisibili ritenuti di importanza generale e parzialmente finanziati dalle altre entrate.Esse sono obbligatorie e risulta impossibile escludere qualsiasi individuo dalla fruizione del servizio ed esse non comportano il conflitto fra più utenti perchè la fruizione dell'uno non impedisce quella degli altri.

Presenta sei elementi principali

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il presupposto di imposta, cioè la situazione di fatto o l'evento economico che determina in modo diretto o indiretto il sorgere del tributo. Esso è necessariamente previsto dalla legge e applica pienamente il principio della riserva di legge sancito dall'articolo 23 della Costituzione, oltre a dover rispondere al principio della capacità contributiva del contribuente, ovvero alla sua concreta possibilità di poter pagare l'imposta, nel rispetto del principio di equità enunciato dall'articolo 53 della costituzione, secondo cui il peso dell'imposta dev'essere distribuito in modo equo.Il soggetto attivo o ente impositore, che ha diritto di pretendere il pagamento dell'imposta in quanto esercita la sovranità e possiede la potestà impositiva,divenendo dunque creditore dell'imposta, e che coincide di solito con lo Stato.Il soggetto passivo o contribuente, che è obbligato al pagamento dell'imposta nei modi e nei limiti stabiliti dalla legge. In alcuni casi previsti espressamente dalla legge, egli non coincide col soggetto passivo e può accadere che alcuni soggetti,definiti come sostituti di imposta, si sostituiscano al contribuente nel pagamento dell'imposta, Questi ultimi a loro volta acquisteranno il diritto di rivalersi nei confronti del sostituito,trattenendo somme di cui egli era debitore a vario titolo, ovvero le cosiddette ritenute. La sostituzione può avvenire o a titolo di imposta, con il contribuente sostituito che è esonerato da ogni obbligo e formalità riguardo al tributo, estinguendo di fatto l'obbligazione tributaria,oppure a titolo di acconto, dove invece il contribuente non è tenuto al versamento dell'intero importo dell'imposta ma soltanto a versare un acconto di quanto egli dovrà effettivamente pagare. In questo caso l'obbligazione tributaria non si estingue ma continuerà a gravare sul soggetto previsto il quale sarà tenuto ad adempiere ad essa. Dal sostituto di imposta va poi distinto il responsabile di imposta, che è invece il soggetto che per legge risponde obbligatoriamente con il soggetto passivo del pagamento dell'imposta.L'oggetto dell'imposta, vale a dire la parte di ricchezza colpita dall'imposta, che può essere il reddito, il patrimonio, l'immobile o un terreno. La sua entità dev'essere espressa in termini quantitativi, ovvero facendo riferimento al suo valore monetario ed esso si distingue dal presupposto d'imposta poiché quest'ultimo fa riferimento ad una situazione giuridica mentre l'oggetto rappresenta l'entità economica che corrisponde alla ricchezza a cui il presupposto fa riferimento.La base imponibile, che è costituita dall'oggetto espresso in termini quantitativi e dal reddito o dalla base del patrimonio sulla quale si applica l'aliquota.L'aliquota, vale a dire il rapporto tra il valore dell'imposta e la base imponibile,che rappresenta la percentuale che dev'essere applicata a quest'ultima per determinare il valore dell'imposta.

Contributi

Somme di denaro che vengono pagate quando si ricava un vantaggio particolare da un servizio pubblico.

Principi giuridici dell'imposta

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Secondo l'articolo 53 della Costituzione "Tutti sono tenuti a pagare le imposte in base alla loro capacità contributiva, secondo un criterio di progressività. "L'articolo stabilisce infatti i tre principi ai quali le imposte devono sottostare, ovvero il principio di generalità, uniformità e progressività.L'aliquota cresce all'aumentare della base imponibileLa progressività può essere:continua, quando l'aliquota aumenta gradualmente ad ogni minimo aumentare del reddito.per detrazione, quando l'aliquota è costante da un punto di vista nominale, ma non viene applicata sull'intero reddito, bensì sul reddito diminuito di una somma fissa detta detrazione, cioè una parte di reddito sulla quale non si applica l'imposta.per classi, quando la base imponibile è ripartita in classi a ciascuna delle quali si applica una determinata aliquota. Essa presenta un difetto del salto che può portare un minimo incremento di reddito dalla classe inferiore a quella superiore con notevoli aggravi, danneggiando chi si trova poco al di sotto di essa.per scaglioni, ovvero la soluzione ai difetti della progressione per classi, che vede l'aliquota dello scaglione superiore che viene applicata solo alla parte di imponibile che eccede lo scaglione inferiore.

Generalità

Uniformità

Progressività

Progressività continua

Progressività per detrazione

Progressività per classi

Progressività per scaglioni

Spesso è legata al potere

Esso è dato dalla gerarchia sociale, e chi ricopre una posizione gerarchicamente superiore ad un'altra quando chi la occupa ha l'autorità di far fare determinate cose a chi occupa la posizione sottoposta, indipendentemente dalle qualità personali degli individui coinvolti.

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Esistono differenti gradi di potere ed ogni società presenta al proprio interno una distinzione più o meno rigida di ruoli e posizioni, che comporta una distribuzione differenziata dello stesso potere all'interno di essa.Il potere può essere informale o di fatto, quando è di tipo personale e non è funzionale alla vita sociale poichè utilizza la violenza,come nel caso del rapinatore, oppure è basato su l'obbedienza ad un leader carismatico e che possiede una certa personalità in grado di condizionare le scelte degli altri a suo favore, risultando essere funzionale soprattutto alla gestione individuale della vita quotidiana, vale a dire ciò che accade ad esempio in un gruppo di amici.Esso dunque è una forma di potere valida solo nella misura in cui i protagonisti dell'interazione lo fanno attivamente valere.Il potere è invece formale o istituzionale quando è legittimo, cioè basato sull'autorità, sulla capacità che un certo soggetto ha di imporre la propria volontà all'interno di una relazione sociale e di vedere attuata questa sua volontà nonostante l'opposizione di altri soggetti, che devono tutti accettare questa sua autorità.Esso comporta l'assunzione di uno status,cioè di una precisa posizione occupata all'interno della società, che a sua volta comporterà un ruolo.

Distribuzione delle risorse sociali

Diversi tipi di ricchezza

Ricchezze economiche

Ricchezze culturali

Ricchezze di prestigio

Ricchezze di potere

Aumenta il grado di soddisfazione e di benessere della persona

Si divide in:

Disuguaglianze di ricchezza economica

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Permettono alle persone più ricche di usufruire di una quantità di opportunità che le persone più povere non hanno, fra le quali dei consumi più alti e dunque un maggiore soddisfacimento dei propri desideri, una cultura più elevata, una maggiore possibilità di viaggiare e delle conoscenze personali più vaste.

Disuguaglianze di prestigio

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Sono legate al grado di considerazione in cui viene tenuta una certa persona o un certo gruppo sociale. Chi gode di maggior prestigio rispetto agli altri ottiene da essi favori e facilitazioni oltre che una gratificazione personale, poiché le persone sono più disponibili nei confronti di chi considerano in posizione di prestigio piuttosto che verso coloro che invece non godono di tutto ciò.

Disuguaglianze di istruzione e di risorse culturali

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Sono legate alla diversa accessibilità all'istruzione e vedono chi gode di una maggiore istruzione possedere una posizione di privilegio rispetto a chi ne è privo, in quanto ad essa corrisponde una maggiore capacitò di cogliere ed organizzare le informazioni, di leggere il significato degli avvenimenti e di utilizzare il linguaggio per imporre la propria volontà.La disoccupazione è un fenomeno spesso legato ad un basso grado di istruzione.

Principale fattore di disuguaglianza

La posizione occupata da ciascuno nella vita professionale

Divisione del lavoro

Vantaggi e svantaggi

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VANTAGGIChi occupa una posizione svantaggiata rispetto ad una delle risorse sociali spesso occupa una posizione di privilegio rispetto alle altre.Il carattere molteplice e articolato della distribuzione delle risorse si trasforma in uno strumento attraverso cui la società rende "appetibili" diverse posizioni al suo interno, riducendo dunque il malcontento e il conflitto sociale che vengono creati dalla disuguaglianza sociale radicale e unilaterale.Molto spesso le disuguaglianze sociali vanno di pari passo con il fatto che la società sia iniqua, anche se non in tutti i casi ciò avviene. Tuttavia, la società in cui viviamo non ha più una struttura semplicemente priamidale, ovvero non vede più pochi privilegiati che stanno al vertice e le masse svantaggiate. Questo si verifica grazie al carattere molteplice di essa, che vede molte opportunità di occupare una posizione di relativo vantaggio.

Posizione svantaggiata è solo parziale.

Appetibilità di alcune posizioni sociali

Disuguaglianza e iniquità si verificano spesso contemporaneamente ma la società ha mitigato l'ingiustizia causata dalle disuguaglianze sociali