L'UMANESIMO

Visione antropocentrica: l'uomo è al centro dell'universo

Cresce il desiderio di conoscenza e la fiducia nelle capacità umane

Il destino dell'uomo non dipendeva più dalla volontà di Dio; adesso l'individuo stesso può costruirlo grazie alle proprie potenzialità e al proprio impegno

La cultura coinvolge i ceti laici e si sviluppa un sapere slegato dalla religione

Riscoperta della cultura classica

Gli intellettuali tornano a studiare le opere degli antichi autori greci e latini che non presentavano una visione religiosa del mondo

Ebbe origine in Italia e si diffuse nelle Università di Padova e Bologna e nelle corti dei principi a Ferrara, Mantova, Milano e Venezia

Nuova figura dell'intellettuale: l'umanista

Molti umanisti si occuparono dello studio di antichi testi e volevano recuperare la versione originale per comprenderne il reale significato

Il loro lavoro consisteva nel riportare alla luce molte opere letterarie dell'antichità

Questa corrente coinvolse anche altre discipline come la filosofia, la storia, l'arte, le scienze

Gli umanisti reinterpretano la storia e le arti

La storia era intesa come il frutto delle azioni compiute da ogni individuo e vennero distinte alcune epoche storiche. (Coniarono per esempio il termine "Medioevo" per indicare l'età di mezzo tra l'antichità classica e il presente)

Gli intellettuali umanisti avvertivano distanza tra se stessi e gli uomini vissuti nei secoli precedenti e si sentivano più vicini a quelli dell'antichità

A Firenze fiorirono le arti figurative come l'architettura, la pittura e la scultura

Vennero ripresi i canoni dell'arte classica e venne elaborata la tecnica della prospettiva da Piero della Francesca e Filippo Brunelleschi

Molti architetti diedero un nuovo aspetto alle più importanti città italiane, costruendo chiese e palazzi caratterizzati dall'armonia e dalle proporzioni