Magistrature romane
Dopo la cacciata di Tarquinio il Superbo, Roma diventa una Repubblica, tuttavia a forte carattere aristocratico. I patrizi controllano tutte le istituzioni, e oltre a un potere economico enorme hanno anche il totale controllo della politica romana, almeno per i primi secoli della repubblica
SENATO
Consolato
Durata di un anno, formato da due consoli. Eletti dai comizi centuriati, hanno totale controllo dell'esercito (potere di Imperium), l'uno può porre il veto sulle decisioni dell'altro, meccanismo che rende difficile la concentrazione di potere nelle mani di un solo console. Hanno potere di coercizione, cioè di condannare senza processo un cittadino, anche alla pena di morte (Quest'ultimo può appellarsi al popolo, che per alzata di mano lo giudica innocente o meno). Inoltre, i consoli possono convocare senato e comizi per prendere decisioni
Pretura
Durata di un anno, ma a volte prolungata a due, i pretori sono 8 e hanno imperium sul diritto. Possono promulgare nuove leggi, giudicano quelle promulgate in passato e possono rimuoverle o cambiarle. Grande potere
Dittatura
Applicata solo in caso di emergenza, durata massima di 6 mesi e poteri concentrati nelle mani del dittatore, persona scelta dai consoli e dal senato per guidare la repubblica durante una grave crisi
Non dotati di Imperium:
Censori
Hanno due poteri: eseguire i censimenti per verificare il numero di cittadini. Il secondo temutissimo: controllano che i senatori si comportino in maniera consona, e in caso non sia così possono emettere una nota censoria che provoca l'immediata espulsione dal senato
Edili
Cotnrollano che la città rimanga pulita, fanno controlli sulla salute degli edifici pubblici e organizzano le squadre di pulizia
Questori
Sono gli esattori delle tasse, si occupano di raccoglierei i tributi dei cittadini e di gestire le spese statali (una specie di ministro dell'economia)