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door Ilaria Ciavattini 1 maand geleden

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2D - Cap. 16 - Il Mondo tra '800 e '900

Durante il regno di Francesco Giuseppe, l'Impero d'Austria-Ungheria tentò di modernizzare la propria economia, ma senza grandi successi. L'impero era caratterizzato da una notevole diversità etnica e religiosa, comprendendo dieci nazionalità diverse e varie confessioni religiose.

2D - Cap. 16 - Il Mondo tra '800 e '900

Cap. 16 - Il Mondo tra '800 e '900

6. Il Giappone tra tradizione e modernità

Sotto la guida dell'imperatore Mutsuhito, il governo avvia una rapida transizione dal vecchio regime feudale a uno Stato forte e moderno: 1. Uguaglianza giuridica di tutti i cittadini; 2. Obbligo istruzione elementare, unificazione monetaria, prime ferrovie e nuove industrie tessili e metallurgiche I valori tradizionali erano principio della responsabilità collettiva, obbedienza all'autorità, radicato spirito nazionalistico.
Il Giappone, dopo un lungo isolamento, intraprende un processo di modernizzazione e industrializzazione, che interrompe le scelte protezionistiche e isolazionistiche dello shogun. La pressione statunitense, francese e russa per l'apertura delle relazioni commerciali porta a gravissime tensioni sociali e politiche, alla fine delle quali ha inizio il periodo Meiji (1868-1912), durante il quale il Paese si modernizza.

5. Gli Stati Uniti tra crescita economica e guerra civile

Dopo il conflitto, prosegue un fortissimo sviluppo economico --> iniziano a formarsi diverse associazioni clandestine che compiono atti di cruda violenza contro i neri, la più famosa fu il Ku Klux Klan. Dalla fine del 1870, gli Stati del Sud approvano addirittura dei provvedimenti per limitare o negare i diritti politici e civili dei neri, imponendo la segregazione razziale (smantellata solo negli sessanta del '900).
Nel corso dell'800, gli USA vivono una fase di crescita economica e ampliano i propri territori a ovest (Far West), il Presidente James Monroe pronuncia di fronte al Congresso "l'America agli Americani". I nativi americani sono rinchiusi in riserve. Intanto emerge il divario economico e sociale tra gli Stati del Nord-Est (industrializzati, antischiavisti e favorevoli al protezionismo) e gli Stati del Sud (agricoli, schiavisti e favorevoli al libero scambio). Quando Abraham Lincoln, protezionista e antischiavista, diventa presidente, il divario sfocia nella guerra di secessione (1861-1865), che si conclude con la sconfitta degli stati del Sud (autoproclamatisi Stati confederati d'America) e l'abolizione della schiavitù. Rieletto alla presidenza, Lincoln verrà ucciso da un attentatore.

4. La Gran Bretagna nell'età vittoriana

A metà '800, durante il lungo regno della regina Vittoria (1837-1901) --> ETA' VITTORIANA, la Gran Bretagna vive una fase di grande sviluppo economico, industriale e commerciale (ferro e carbone, rete ferroviaria, flotta mercantile). La Corona conserva ormai solo un potere simbolico, mentre il Parlamento era suddiviso in Camera dei Lord e Camera di Comuni. In politica estera, con il Primo Ministro Benjamin Disraeli, il Paese consolida il proprio impero 1. assume il governo dell'India --> la regina diventa Imperatrice delle Indie 2. sconfigge la Cina nelle "guerre dell'oppio", dopo le quali la GB entrerà anche in possesso di Hong Kong 3. occupa l'Egitto per controllare il Canale di Suez (aperto nel 1869), importante via verso l'India.
L'ETA' DELL'IMPERIALISMO 1870-1914 Il colonialismo non cessa di interessare gli Stati europei, ma entra anzi in una nuova fase ancora più aggressiva, una gara tra nazioni alla ricerca di materie prime a basso costo 1884 - Conferenza di Berlino - le Nazioni sono legittimate a dividersi il continente africano.

3. L'Impero d'Austria-Ungheria, la Russia e la Questione d'Oriente

Nell'Impero russo, nonostante l'abolizione della servitù della gleba, lo zar Alessandro III impone un regime repressivo; la Russia continua a cercare di espandersi verso i Balcani e il Mar Nero, appellandosi al panslavismo (orientamento politico che mirava ad unire tutti gli Slavi, stanziati nell'Europa centro-orientale). Verso Oriente, la Russia contende al Giappone l'Isola di Sakhalin ed estende le frontiere fino all'Alaska (poi venduta agli USA nel 1867). Autoritarismo si affianca anche a antisemitismo: gli ebrei vengono presi come bersaglio dalla popolazione, aizzati dal governo stesso.
Nell'Impero asburgico, Francesco Giuseppe cerca di avviare una modernizzazione dell'economia, ma con scarsi risultati. Il governo diventa nel 1867 Impero d'Austria-Ungheria.
All'interno dell'Impero d'Austria-Ungheria vi erano dieci nazionalità diverse per confessioni religiose (cattolica, protestante, ortodossa, islamica e ebraica) e sviluppo economico e sociale. A questo si aggiungeva la QUESTIONE D'ORIENTE, ossia lo sgretolamento dell'impero ottomano nell'area balcanica: Bosnia-Erzegovina, Bulgaria, Serbia, Montenegro e Romania stavano per passare sotto la Russia, anziché sotto l'impero d'Austria-Ungheria. Intervengono gli altri stati con il Congresso a Berlino, sotto la direzione di Bismarck, in cui si stabilisce che le nazioni di cui sopra sarebbero rimaste indipendenti.

2. La Francia, dal Secondo Impero alla Terza repubblica

In Francia Napoleone III dà vita al secondo impero (1852) in cui la mancanza di libertà e di diritti politici è bilanciata dallo sviluppo industriale e da un relativo miglioramento della condizione operaia. In politica estera, Napoleone III: 1. partecipa con successo alla guerra di Crimea e si allea con il Regno di Sardegna nella Seconda Guerra di indipendenza italiana contro l'Austria 2. in Africa: mantiene l'occupazione dell'Algeria 3. in Asia: occupa parte della penisola indocinese 4. In America: conserva colonie nei Caraibi e nella Guyana francese Dopo la sconfitta a Sedan subita nella guerra franco-prussiana (1870), a Parigi una rivoluzione pacifica rovescia l'Impero e proclamò la Terza Repubblica La nuova Assemblea nazionale dà vita al governo guidato da Adolphe Thiers, che nel 1871 firma delle durissime condizioni di pace con la Prussia. Tra le condizioni c'era anche l'arrivo a Parigi di un contingente tedesco, alla cui notizia i parigini insorgono, fondando la Comune (1871), primo esempio di gestione diretta del potere da parte del popolo. Ma già a fine maggio la Comune venne sedata nel sangue.

1. La Prussia di Bismark e l'unificazione tedesca

Nella Confederazione tedesca, dopo i moti del 1848, il re Guglielmo I di Hohenzollern punta a diventare una potenza egemone, sostenuto da: 1. La nuova borghesia industriale 2. Gli Junker, ovvero l'aristocrazia terriera e militare Per farlo egli nomina nel 1862 cancelliere Otto Von Bismark, che ottiene: - Vittoria a Sadowa contro l'Austria della guerra austro-prussiana (1866) - Vittoria a Sedan contro la Francia nella guerra franco-prussiana (1870) (Napoleone III è fatto prigioniero) > Nascita del Secondo Reich (1871), di cui Guglielmo I diventa imperatore (Kaiser) (il primo Reich era stato il primo impero tedesco, ovvero il medievale Romano Impero Germanico). Anche se il Reich è una federazione di 25 Stati, lo stato dominante era la Prussia. Negli anni a seguire c'è una notevole crescita economica per abbondanza di materie prime, ottimo sistema di istruzione e grande manodopera qualificata.