ANFITRIONE

La commedia del DOPPIO

Vi sono due persone identiche (i"simillimi"):

-Sono scambiati l'una per l'altra;

-L'uno ignora l'esistenza dell'altro;

-Si incontrano casualmente, continuando però ad ignorarsi;

-Si creano una serie di equivoci;

-Alla fine della commedia si riconoscono;

-Gli equivoci si risolvono.

COME SI RISOLVONO
IN QUESTA COMMEDIA?

Giove rientra in scena col suo vero aspetto e:

-Chiarisce tutto l'accaduto;

-Dice che Alcmena darà alla luce due figli, uno di Anfitrione e l'altro suo (Ercole), che gli darà fama eterna;

-Anfitrione è contento e dice che farà quello che che lui vuole e lo prega di mantenere la promessa.

TRAMA

E' la parodia di un famoso mito greco

-Giove si innamora di Alcmena, moglie del re di Tebe Anfitrione;

-Anfitrione è lontano da casa, poichè in guerra contro i Teleboi;

-Giove si tramuta in Anfitrione (quindi vi è uno vero e uno falso), poichè Alcmena è donna casta;

-Anfitrione ha un servo, Sosia;

-Mercurio si tramuta in Sosia (quindi ce ne sono due, uno vero e uno falso);

-I due si incontrano, e il falso Sosia convince quello vero che in realtà quello vero è lui (Mercurio) e lo scaccia;

-Dopo numerosi equivoci e, battute, doppi sensi e cantica, il tutto finisce con l'apparizione di Giove che chiarisce ogni cosa.

ELEMENTI PARTICOLARI

Questa commedia fu così famosa che i nomi di due dei personaggi divvenero parole della lingua italiana

Sosia (il servo di Anfitrione)

Persona somigliantissima a un’altra, tanto da poter essere scambiata per questa

Anfitrione

Il padrone di casa, generoso e ospitale, nei riguardi degli invitati a un pranzo, a un banchetto in casa sua

E' l'unica commedia di Plauto
di argomento mitologico