Audiovisivi e formazione

Concetto di audiovisivo

Anni '60 e '70: dall' uso didattico diapositive + commento sonoro (editrice salesiana Elledici, collana Diagroup) nasce l'audiovisivo (filmine didattiche)

Primi anni '80: nasce l'idea di audiovisivo come video (in super8), legato alle pratiche di videomaking in classe. Fine anni '80 iniziano a diffondersi le prime telecamere home video e la pratica di fare video a scuola (accezione di audiovisivo come video)

Anni '90 ad oggi: profonda ridefinizione dell'idea di audiovisivo in relazione alle nuove modalità di creare e pubblicare contenuti digitali nel web. Accezione multimediale e crossmediale

Metodi di analisi in contesto didattico

Fine anni '50: Mythology di Barthes. Nasce la SEMIOTICA STRUTTURALISTA. Centralità del messaggio. Attenzione al linguaggio. Analisi di un testo audiovisivo come un testo letterario (G. Della Casa, A. Marchese)

Lungo gli anni '80: SEMIOTICA TESTUALISTA. Semiotiche di seconda generazione. Centralità riconosciuta alla costruzione testuale. Attenzione alla produzione del senso. "Messa in discorso" riguardo gli atti attraverso i quali l'autore costruisce il proprio testo. Testo concepito come una "macchina pigra" (funzionamento pensato in analogia con il funzionamento della conversazione interpersonale) il significato è potenziale, emerge grazie al lettore ("Lector in fabula" di U. Eco, "La conversazione audiovisiva" di G. Bettetini). Importanza del piacere della lettura.

Da fine anni '80 ad oggi: SEMIOTICA PRAGMATICA. Centralità sulle strategie comunicative che il testo attiva. Attenzione alle logiche che il testo organizza. Logiche VERIDITTIVE (reality): finzione come realtà; logiche PATEMICHE (C'è posta per te, Carramba): tv degli affetti, coinvolgimento affettivo/emotivo. Analogia della negoziazione; contratto dell'audiovisivo con il lettore

Paradigmi teorici di riferimento

Teoria della convergenza (Jenkins): testo audiovisivo come assemblaggio di frammenti, di tipi di linguaggio, di formati linguistici (blog, Facebook...)

New literacy Studies, Australia, nuova alfabetizzazione: la competenza alfabetica dei soggetti dentro la società dell'informazione, è molto più ampia della semplice letto-scrittura

Multi-literacies: la scuola deve insegnare una pluralità di alfabeti (digitale, interculturale, visivo, audiovisivo.. ), abilitare a competenze alfabetiche plurali, non più monografiche, monologiche basate sul libro