Risorgimento
Il 1848-49 in Italia e la Prima guerra d' indipendenza
Nasce l'idea dell'unità Italiana
I moti del 1820-21 e del 1830-31 dovevano solo ottenere le riforme costituzionali ma,
L'unità nazionale era solo un lontano sogno.
Tra 1830 e il 1848 le cose cambiano, L'obbiettivo ora era quello di avere un' Italia indipendente.
Questo era voluto da:
Gioberti
Cavour
Mazzini
Garibaldi
Cattaneo
In passato l'unificazione e l'indipendenza dagli stranieri
erano state due idee distinte,
In questi anni, invece le due idee
si fondono: Gli italiani sarebbero stati più forti se si fossero uniti.
La rivoluzione in Italia è preceduta da un biennio di riforme
Nel 1846 fu eletto un papa, Pio IX, che aveva avviato una politica di ispirazione liberale,
Aveva concesso nello stato pontificio un
AMNISTIA
Questo serviva da esempio per gli altri stati:
Regno di sardegna
Savoia
Granducato di Toscana
Il Regno delle due Sicilie invece, non accettò e si rifiutò.
In fatti fu qui che soppiò la rivolta.
Da Palermo a Torino:
le costituzioni negli stati italiani
A Palermo scoppiò una vasta INSURREZZIONE POPOPLARE nel 1848
Dalla Sicilia si espande poi, fino al Nord
Ferdinando concesse la costituzione.
Il granduca di Toscana concesse la costituzione
Carlo Alberto emanò lo Statuto albertino
Gli austriaci vengono cacciati da Venezia e Milano
La popolazione di Venezia sapendo che a Vienna ci fu una sommossa insorse.
Liberò dalla prigione due noti patrioti, Daniele Manin e Nicolò Tommaseo che presero in mano l'insurezzionie,
E costrinsero gli austriaci ad abbandonare
la città.
A Venezia viene quindi proclamata la REPUBBLICA.
Con un effetto a catena anche a Milano la popolazione insorse.
Nel corso delle "Cinque Giornate" gli insorti sconfissero le truppe imperiali, costringendole ad andare nelle quatrro città fortificate:
Mantova
Peschiera
Verona
Legnano
La notizia si sparse e
A Parma gli insorti costrinsero Carlo II ad approvare la Costituzione,
Mentre a Modena il Duca preferì scappare.
Carlo Alberto dichiara guerra all'Austria
Mentre si combatteva i patrioti e i liberali moderati chiesero a CARLO ALBERTO di mettersi a capo del movimento antiaustriaco.
I moderati pensavano che avendo un buon esercito e un re riconosciuto avrebbero potuto vincere.
I moderati temevano che il movimento patriotico fosse guidato da un rivoluzionario democratico e che quindi ci sarebbero state delle repubbliche.
Preoccupato, Carlo Alberto, dichiarò guerra all'Austria.
È la prima guerra di Indipendenza.
I moderati temevano, inoltre, che il nord Italia diventasse una monarchia costituzionale.
Le incertezze di Carlo Alberto e la sua sconfitta
La guerra andò bene per le prime settimane poi
declinò
Gli ufficiali piemontesi non erano d'accordo di combattere l'Austria per avere l'unità italiana.
Il re sembrava che stesse combattendo solo per avere la Lombardia
Questo atteggiamento portò al distacco di alcuni alleati
a cominciare dal papa Pio IX.
La situazione precuipitava velocemente e Carlo Alberto fu sconfitto a "Custoza" e firmò un ARMISTIZIO con l'Austria.
Intanto Milano veniva ripreso dagli austriaci e,
Ferdinando II fece un COLPO DI STATO dove scioglieva il parlamento e nominava un governo Filarmonico.
La riscossa dei democratici e la Repubblica romana
La pessima mossa di Carlo Alberto rafforzòi democratici e i republicani e indebolì i liberali mderati.
Tutti gli stati italiani furono percorsi da
nuove agitazoni.
In Toscana il Granduca scappò e i democratici si inventarono un governo provvisorio.
Nello Stato pontificio Pio IX elesse capo del governo Pellegrino Rossi, un conservatore che voleva riorganizzare lo Stato.
Il suo programma, però non venne apprezzato da nessuno , così, venne dai razionari.
Il papa lasciò Roma e si rifugiò nella città fortificata di Gaeta.
Dopo poco a Roma venne istituita un'assemblea che proclamò la fine del potere del papato instaurando una Repubblica a capo della quale misero un TRIUMVIRATO composto da:
Giuseppe Mazzini
Carlo Armellini
Aurelio Saffi
1849: Carlo Alberto riprende la guerra dell'Austria
dopo un mese dalla repubblica romana Carlo Alberto riprende la guerra con l'Austria.
Questo conflitto fu un disastro esubì una grandissima sconfitta a Novara contro le truppe Sabaude.
CarloAlberto abdicò a favore del figlio, "Vittorio Emmanuele II" che firmò il secondo Armistizio con l'Austria.
La caduta dei governi rivoluzionari in Italia
La vittoria della Sardegna sul regno degli Austriaci indebolì Firenze, Roma e Venezia.
In Toscana il clero,le masse contadine e le truppe austriache abbatterono il governo
A Roma