por MARZIA VALERI 8 meses atrás
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La spiga è la struttura della pianta del frumento contente i semi; essa, infatti, si compone di tre parti fondamentali: fiori, cariossidi e spighetta.
I fiori del grano e le cariossidi, riunendosi in gruppetti, formano le spighette, le quali, a loro volta, formano la spiga. Quest'ultima conta circa una ventina di spighette .
La cariosside, ovvero il frutto, è noto in gergo con il nome di chicco.
Essa, dalla forma ovoidale, più o meno allungata, nel grano tenero si presenta biancastra e facilmente sfarinabile; invece, nel grano duro, si presenta di colore ambrato.
I fiori del grano sono molto piccoli e sono formati da due foglioline protettive.
Le foglie della pianta del frumento sono a forma di lancia e partono dai punti del culmo detti nodi.
Assume particolare importanza l'ultima foglia, detta foglia-bandiera, la quale offre il maggior contributo in termini di fotosintesi, ovvero il processo mediante il quale la pianta converte la luce solare in energia.
Il culmo della pianta del frumento è cilindrico, cavo e costituito da nodi, su ognuno dei quali è inserita una foglia.
Mediamente il culmo è alto 70-80 cm, ma la sua crescita è influenzata da fattori ambientali e genetici.
Il fusto fornisce supporto strutturale e trasporta acqua e nutrienti alle altre parti della pianta.
La radice del grano è di tipo fascicolato, ovvero formata da un fascio di radici che si dispongono a raggiera intorno al fusto e si approfondiscono per circa 70-80 cm, anche se, in alcuni casi, esse possono raggiungere profondità notevoli, fino 2 m.
Esse sono responsabili dell'assorbimento dei nutrienti e dell'ancoraggio della pianta nel terreno.
Le radici secondarie o avventizie si sviluppano successivamente rispetto a quelle primarie, durante la fase di accestimento.
Esse sono le più importanti, sia per l'assorbimento di acqua e sostanze nutritive, sia per il sostegno della pianta.
La radici primarie sono quelle emesse dalla pianta alla nascita.
Ormai il ciclo del grano sta per concludersi: con la maturazione inizia l'accumulo di granuli di amido.
In un secondo momento le cariossidi ingialliscono, mentre rimangono verdi le guaine (gli steli).
Per poter iniziare con la trebbiatura del grano, è necessario avere una maturazione piena, con la pianta completamente gialla.
A giugno il grano sarà finalmente pronto per essere raccolto.
Durante la fase della fioritura si assiste ad un rallentamento della crescita in altezza della pianta, arrestandosi totalmente nel momento in cui si genera la foglia a bandiera, in cima.
Tale processo termina verso fine maggio e dura circa 10 giorni.
La temperatura ottimale in questa fase si dovrebbe aggirare sui 18-20°C.
Con l'aumento delle temperature (>7-8°C) e l'arrivo della primavera (metà marzo circa) cessa l'accestimento e inizia la fase della levata, cioè dell'allungamento.
Durante questo periodo la pianta si trova nella sua massima attività vegetativa, assorbendo notevoli quantità di elementi nutritivi e intensificando il processo fotosintetico.
Durante la terza fase del ciclo biologico del grano si generano ramificazioni e foglie.
L'accestimento ha inizio quando la piantina ha 3-4 foglie, ma il loro numero può variare in base alle condizioni ambientali e all'epoca della semina.
Questa fase dura tutto l'inverno e parte dalla primavera.
Alla semina segue la fase della germinazione, durante la quale il chicco assorbe l'umidità del terreno fino a rigonfiarsi.
La temperatura ottimale è stimata tra 20-25°C, quella massima sui 37°C. Fuoriesce dapprima la radichetta, poco dopo anche la piumetta fino alla superficie del terreno.
In condizioni climatiche favorevoli, la pianta produce 3-4 foglie in 15-20 giorni.
Il periodo di semina del grano ricade tra l'autunno e la primavera; in Italia esso viene abitualmente seminato tra la fine di ottobre e l'inizio di dicembre.
Il mezzo agricolo attraverso il quale l'agricoltore depone i semi nei solchi precedentemente, preparati per poi ricoprirli con altra terra, viene detto seminatrice.