Il lavoro è
Analisi del contesto
Il 18° congresso si svolge sul finire del decennio di crisi nel quale si sono ampliate le diseguaglianze e dove la politica non solo non ha trovato le risposte adeguate per contrastarle ma ha adottato provvedimenti che ne hanno favorito la crescita
Basti vedere cos'hanno prodotto Leggi come la "Fornero", il "Jobs Act" e la "Buona Scuola"
La Cgil, negli ultimi anni, ha presentato:
IL PIANO DEL LAVORO che è stata una proposta strategica per contrastare la crisi;
LA CARTA DEI DIRITTI UNIVERSALI DEL LAVORO anche questa una scelta strategica tesa a riportare i diritti in capo alla persona che lavora
Abbiamo anche assistito ad un processo che ha cercato di mettere fuori gioco il sindacato e che, dopo l'esito delle elezioni del 4 marzo, è tutt'altro che sconfitto
In questo quadro si rafforza la necessità di autonomia e di continuità dell'iniziativa per il sindacato confederale finalizzato a tenenre aperta la propsettiva di una politica progressista.
Per questo la Cgil vede nella contrattazione lo strumento principe per cambiare la condizione pateriale delle persone, per acquisire maggiori libertà e diritti di cittadinanza
Uguaglianza
Precarietà, negazione delle libertà, riduzioni dei diritti, frammentazione del mondo del lavoro sono stati gli effetti delle politiche liberiste e di austerità messe in campo per affrontare la globalizzazione. Questo ha contribuito a svalorizzare il lavoro e a incrementare le disuguaglianze, generando solitudine e rancore.
Per la Cgil uguaglianza e libertà sono i valori a fondamento della democrazia ed entrambi concorrono a definire il concetto di persona e per dare piena applicazione al valore dell'uguaglianza occorre far prevalere le ragioni del lavoro rispeto alle logiche del mercato.
LAVORO
Il lavoro è il presupposto per affermare la dignità e la libertà delle persone e per far questo serve orientare le scelte politiche verso la piena e buona occupazione.
Contrastare la precarietà e creare lavoro sono tra i principali obiettivi del Piano del Lavoro e della Carta dei Diritti.
I DANNI DEL JOBS ACT
Le politiche del mercato del lavoro, per ultimo il Jobs Act, hanno contribuito alla sua svalorizzazione, spostando il baricentro delle scelte esclusivamente a favore dell’impresa, scardinando il diritto del lavoro. Tali scelte non hanno favorito la crescita degli investimenti e della buona occupazione, secondo un modello di sviluppo che ha indicato la riduzione dei costi del lavoro come leva competitiva.
Bisogna intervenire sul riordino delle tipologie di lavori, riportando il tempo indeterminato quale forma comune di
rapporto di lavoro e contrastare le forme di lavoro precarie.
Modificare le norme sul tempo determinato e sulla somministrazione, reintroducendo causali e durata limitata.
AMMORTIZZATORI SOCIALI
Revisione del sistema degli ammortizzatori sociali garantendo prestazioni a tutti i lavoratori indipendentemente dalla tipologia di rapporto di lavoro modificando criteri di accesso, durata e coperture.
Va ripristinato la possibilità di utilizzo degli ammortizzatori anche per cessata attività
PENSIONI
L’attuale sistema pensionistico è ingiusto e rigido
Per questo, è necessaria una nuova legge sulle pensioni, che
superi la legge Monti/Fornero, per un sistema previdenziale pubblico che preveda l'accesso alla pensione dai 62 anni e un limite massimo di 41 anni di contribuzione per accedere alla pensione anticipata, senza penalizzazioni e aggancio alla speranza di vita
Sviluppo
Un nuovo modello di sviluppo improntato sulla sostenibilità ambientale , economica, sociale e territoriale
RIDURRE L'ORIARIO DI LAVORO A PARITA' DI SALARIO
In Europa, l'Italia è il Paese con l'orario contrattuale più alto e i salari più bassi.
Per questo chiediamo una riduzione generalizzata degli orari di lavoro a parità di salario.
Migliorare il rapporto tra tempi di vita e di lavoro
Ridistribuire l'orario per creare nuova occupazione
BASTA AUSTERITA'
Uscire dalle politiche di austerità, aumentare gli investimenti, aumentare le spese in ricerca raggiungendo la media europea.
SVILUPPO SOCIALMENTE SOSTENIBILE
CURA DEL TERRITORIO
UNA NUOVA STRATEGIA INDUSTRIALE
Un nuovo modello di sviluppo che si prenda cura del territorio e che sia improntato alla sostenibilità ambientale.
Messa in sicurezza degli edifici pubblici
Creare uno strumento pubblico (Nuova IRI o Agenzia per lo Sviluppo industriale) che progetti le scelte strategiche per il Paese intema di politiche industriali.
Politiche economiche che determinino un nuovo modello di sviluppo socialmente più sostenibile finalizzato a creare nuovi posti di lavoro.
Diritti e cittadinanza
Consentire il pieno accesso ai diritti primari, nel lavoro e nella società è condizione necessaria per praticare un nuovo modello di cittadinanza
SISTEMA PUBBLICO DELL'ISTRUZIONE E DELLA FORMAZIONE E' CHIAVE DI ACCESSO ALL'INCLUSIONE SOCIALE
Per questo rivendichiamo:
- Accesso universale al sistema educativo integrato da 0 a 6 anni
- Innalzamento dei livelli d'istruzione portando l'obbligo scolastico ai 18 anni
- Alternanza scuola/lavoro da intendere come metodologia didattica e non come sfruttamento di manodopera
- Potenziamento dell'utilizzo degli apprendistati formativi
- Diritto soggettivo alla formazione continua e apprendimento permanente
CITTADINANZA ATTIVA E' LOTTA ALLE MAFIE ED ALL'ILLEGALITA'
Diffondere la cultura della legalità con politiche sociali, economiche e istituzionali attraverso strumenti di natura contrattuale (i protocolli e la contrattazione d'anticipo) e legislativa (appalti e beni confiscati)
IMMIGRAZIONE ED ACCOGLIENZA
Le migrazioni rappresentano un fenomeno strutturale della società e per questo va ribadita la difesa della libertà di circolazione e di movimento, la difesa di valori quali uguaglianza, solidarietà, accoglienza, multiculturalismo e pari opportunità.
Solidarietà e democrazia
E' necessario un forte cambiamento nell'agire sindacale, un cambiamento che parta dalla misurazione della rappresentanza e della rappresentatività per dare una nuova efficacia all'azione contrattuale.
PROGETTO DELLA DISINTERMEDIAZIONE
In questi anni si è fatta strada l'idea di una società basata sul rapporto diretto istituzioni-cittadino e impresa-lavoratore.
Per far questo si è assistito ad un forte attacco al ruolo dei soggetti della rappresentanza, soprattutto i sindacati.
Questo progetto ha però portato ad una forte precarietà nel mondo del lavoro ed ha annullato le reti della solidarietà e delle tutele generali.
UNA NUOVA AZIONE SINDACALE
Per ribaltare questa situazione serve un nuovo modo di agire del sindacato confederale, costruendo e riconquistando spazi di solidarietà, partecipazione e rappresentanza
La scelta fatta dalla Cgil di consultare gli iscritti sulla Carta dei diritti, referendum su voucher, appalti e art. 18 ha rafforzato e rigenerato la dimensione confederale.
Una nuova confederalità che abbia un progetto che restituisca dignità e libertà al lavoro
La contrattazione collettiva ed inclusiva è lo strumento per migliorare le condizioni di vita e di lavoro delle persone.
Valorizzazione della centralità del CCNL ed estensione della contrattazione di secondo livello.
Eliminare i contratti pirata
DEMOCRAZIA ED AUTONOMIA RISORSE VITALI PER LA CGIL ED IL SINDACATO CONFEDERALE
La presenza in tutti i luoghi di lavoro, valorizzazione dei delegati ed unità del mondo del lavoro sono obiettivi strategici per la Cgil
Gli accordi realizzati con le associazioni datoriali e, in particolare, l'accordo con Confindustria sul modello di relazioni industriali, aprono un terreno di sperimentazione della partecipazione, secondo forme da definire contrattualmente, che occorre saper cogliere, per costruire una nuova cultura delle relazioni industriali, nella direzione indicata dalla proposta unitaria di Cgil, Cisl, Uil e della Carta dei Diritti.