Prima parte della Fenomenologia dello spirito
Coscienza
(tesi)
Certezza sensibile
Si tratta del rapporto diretto con l'oggetto esistente, ciò di cui sembra impossibile dubitare.
Presto ci accorge che essa ha sempre a che fare con nozioni generali che si presentano come strutture universali del soggetto.
Per questo la certezza sensibile rinvia ad un Io.
Percezione
Il soggetto si rende conto delle molteplici qualità che l'oggetto possiede, seppur costituito come realtà unitaria.
Intelletto
Ha la sua figura storica nella filosofia teoretica kantiana.
La coscienza diviene consapevole di essere l'origine dell'unità delle varie qualità.
Autocoscienza
(antitesi)
Signoria e servitù
Si tratta di un movimento di distinzione dagli altri.
Il padrone è chi nella lotta mette in gioco anche la vita, mentre il servo è chi per paura non diviene autocosciente perché rifiuta nello scontro di negare se stesso, e si sottomette.
Quindi al signore manca una coscienza in cui riconoscersi.
Il signore non lavora per procurarsi i beni, mentre il servo li produce: il servo trova nel lavoro la mediazione attraverso cui è possibile acquisire consapevolezza di sé.
Alla fine il servo diventa autocosciente mediante il lavoro e il signore che ha rinunciato ad uscire da sé, perde gradualmente la sua originaria autoscienza.
Stoicismo e scetticismo
La coscienza mette tra parentesi la mancanza di libertà: è la figura dello stoicismo, ovvero indifferenza verso la realtà. Ma non comprende che tra interiorità ed esteriorità non c'è vera distinzione, infatti il saggio stoico è in continua lotta col mondo.
L'indifferenza per il mondo porta alla negazione del mondo: lo scetticismo distrugge il mondo del signore, però cade nel paradosso: da un lato dubita della realtà e dichiara che tutto è vano e incerto, mentre dall'altro vorrebbe poter sostenere qualcosa di reale e vero.
La coscienza infelice
É la figura della religione concepita come alienazione, figura della separazione tra finito e infinito, avvertita come scissione dolorosa: la coscienza ha sempre avuto l'anelito verso Dio ovvero verso l'Intransmutabile, ma questo le è sempre sfuggito..
C'è stato un momento di massima separazione tra Dio e l'uomo: l'ebraismo. Dio è trascendenza assoluta, diventa il signore assoluto dell'uomo che invece è servo infelice.
Si fonda sulla vicinanza di Dio con gli uomini. Ma Dio si è incarnato solo in un certo luogo e in un certo tempo e per chi non ne ha fatto esperienza, Dio rimane lontano e trascendente. Nel Medioevo tramite le crociate i cristiani cercano di nuovo il contatto con Dio, ma il sepolcro è vuoto e la coscienza si lacera ancora di più per la sua sete di infinito.
La coscienza ringrazia la divinità perché fa derivare la sua esistenza da essa e così facendo riconosce la propria subalternità.
La nullità del proprio essere spinge la coscienza a negarsi: sceglie un rapporto mediato con la divinità dai ministri di Dio e rinuncia ad un operare e ad un volere autonomi, ovvero rinuncia al proprio essere inteso come individualità per sentirsi parte di una realtà più ampia.
Ragione
(sintesi)
Ragione osservativa
La coscienza cerca nelle cose l'universale mediante la classificazione. Questa è insufficiente e le subentra la legge mediante l'esperimento: un concetto viene imposto alla realtà.
Hegel propone un inventario dei naufragi della ragione che possono essere letti come un tentativo errato di porre in rapporto l'esterno con l'interno. L'esteriorità della coscienza non è il corpo ma l'ambito delle azioni.
Ragione che agisce
É il momento in cui ci rendiamo conto che il rapporto tra Io e Mondo va costruito, non è già dato, ma non può essere fatto dal singolo.
Faust è l'uomo che fece un patto col diavolo, abbandonandosi ai piaceri. perché la scienza non gli permetteva di dominare veramente il mondo. L'individuo in questo momento si rigetta su se stesso e rimane insoddisfatto.
L'individuo fa del proprio sentimento una legge universale e cerca di estenderlo a tutto il mondo: la singolarità della coscienza vuole essere immediatamente universale, per questo è destinata a fallire.
L'individuo è convinto che la virtù si realizzerà necessariamente nella storia, ma lotta contraddittoriamente per la sua affermazione.
Ragione legislatrice
La ragione si fa principio di una legislazione universale, ma si cade inevitabilmente in contenuti etici particolari: è la figura corrispondente alla morale kantiana.
La legge etica non è in noi ma nella storia e nello Stato.
Nella legge positiva si incarna la ragione universale accordandosi al tempo.
Fenomenologia dello spirito
Descrive il processo attraverso il quale la coscienza singola diviene consapevole di essere parte dell'universale.
Nel sapere della coscienza comune è presente in modo inconscio l'intero sviluppo della conoscenza umana e, attraverso l'analisi della propria coscienza, ognuno può diventare consapevole di questo patrimonio implicito e riconoscersi come parte del processo universale.
La coscienza singola si identifica con l'universale perché, rivivendo la storia, ritrova in sé gli stessi passaggi che hanno scandito lo sviluppo dello Spirito.
Qui vi è un duplice movimento: quello dello sviluppo dello Spirito nella storia e quello della coscienza che lo ripercorre.
Il reale è sviluppo dell'idea
Tutto il reale è razionale e tutto il razionale è reale
La sostanza è soggetto inteso come divenire, come processo
Il vero è nella totalità perché il singolo essere esistente è insufficiente
Non si può distinguere la frutta dalle ciliegie, mele, pere etc, ma non è nemmeno possibile identificare il concetto con qualcuna delle sue specificazioni.
La dialettica è la dinamicità del ricongiungimento dell'individuale con l'Assoluto, inteso come totalità dei suoi momenti esistenti (esempio della pianta che è bocciolo, fiore e frutto complessivamente)
Guardare dialetticamente la realtà significa conoscere non il fiore o il frutto come realtà eterogenee, ma il seme-fiore-frutto che costituisce, nell'insieme, la pianta vista come un processo.
Ne consegue che l'Assoluto non può essere intuito in modo immediato come volevano gli altri romantici.
Prospettiva diacronica
analisi storica del viaggio dello Spirito attraverso la
coscienza umana per giungere a possedere se stesso e a concepirsi come Assoluto
Per Hegel la virtù è il corso del mondo stesso nel suo completo sviluppo
Struttura
Logica
Idea in sé
Ê pura Idea
Dottrina dell'essere
Bisogna spogliare il reale di ogni contenuto specifico per arrivare ad analizzare l'essere in quanto tale: la coscienza deve liberarsi dei contenuti dei sistemi di pensiero incontrati.
L'essere non determinato coincide con il non essere: la sintesi tra essere e non essere è il divenire.
L'essere determinato si pone come unità e gli si contrappongono le altre determinazioni
La qualità trapassa alla quantità perché le molteplici determinazioni di una cosa sono equivalenti: pensare solo sulla base della quantità è un approccio meccanicistico al mondo.
La sintesi di qualità e quantità è la misura che il quanto qualitativo: di uno stesso corpo è possibile misurare la quantità di qualità differenti.
Dottrina dell'essenza: il principio di contraddizione
Nella tradizione essenza e fenomeno sono stati considerati polarità opposte, ma per Hegel coincidono perché l'essenza è costituita dall'insieme delle sue manifestazioni.
L'essenza quindi deve essere definita in modo dialettico, poiché non è l'identità con se stessa in un determinato momento (A=A), ma nell'insieme dei suoi momenti, ognuno dei quali nega l'altro.
Per superare la contraddizione l'essenza deve per forza manifestarsi nel fenomeno.
La realtà in atto è l'unione dii forma, accidenti e fenomeni.
Dottrina del concetto
Il concetto di Socrate è uomo, ma egli non ne esaurisce le determinazioni. Il concetto trova la sua esistenza in quanto si sviluppa nella totalità dei singoli uomini.
Socrate è uomo. Stabilisce fra soggetto e predicato un'identità dinamica.
Ogni aspetto della realtà è un sillogismo attuato.
Ê l'unificazione compiuta di pensiero e realtà, la struttura dinamica dell'esistente. Si realizza come vita, come conoscere e come Idea assoluta.
Filosofia della Natura
Idea fuori di sé
L'Idea si estrania da se stessa, si fa materia
Meccanica
Fisica
Organica
Filosofia dello Spirito
Idea in sé e per sé
L'Idea ritorna in sé
Spirito soggettivo
Antropologia
Anima naturale
L'uomo dipende da condizioni naturali, vive di istinto e di abitudini irriflesse.
Anima senziente
Anima reale
Fenomenologia
Comprende coscienza, autocoscienza e ragione, considerate qui come il loro determinarsi nella storia.
Psicologia
Spirito teoretico
Esame delle facoltà umane
Spirito pratico
Qui l'azione non dipende dalla ragione
Spirito libero
Libera determinazione della volontà
Spirito oggettivo
Diritto
Proprietà
Contratto
In esso convergono volontà differenti.
Il diritto contro il torto
Dinamica determinata dalla violazione del contratto:
è contraddittoria perché punisce chi viola il diritto con la violazione dei suoi diritti.
Moralità
Proposito
Riconoscimento dell'azione come propria e l'assunzione della responsabilità
Intenzione e benessere
Bene e male
Contrasto tra un dover essere che l'individuo sente come universale e la propria singolarità.
Il bene come universale si attuerà solo nell'eticità.
Eticità
Famiglia
L'uomo e la donna si spiritualizzano soltanto nell'educazione dei figli: fino a quel momento prevale l'appetito e la pulsione sessuale. Qui c'è il culto della morte, la si accoglie.
Società civile
Si tratta del momento negativo: le norme della convivenza non sono interiorizzate dall'individuo, anzi egli le accetta solo per bisogno.
sistema dei bisogni: qui nasce ii lavoro e la
classificazione in classi.
amministrazione della giustizia: obbligo esterno
verso le leggi
polizia
Il passaggio avviene tramite la cultura e il lavoro
Il lavoro costruisce l'uomo nella sua dimensione sociale e fa del singolo un momento del sistema sociale complessivo
Dimensione universale del singolo
Stato
Non sono gli individui a fondare lo Stato, è lo Stato a formare gli individui. Esso è un'individualità collettiva, in cui l'individuo non è subordinato allo Stato per costrizione ma per identificazione.
Esso è sostanza etica autocosciente: i suoi principi, la costituzione, le leggi sono l'oggettivazione di una realtà consapevole di sé.
Come sintesi tra famiglia e società civile lo Stato è adesione interiore dei cittadini a un'eticità che oggettivamente esiste
Spirito assoluto
Arte
Ê manifestazione dello spirito in forma sensibile, pertanto ha una dimensione storica e civile.
Ha in se stessa il proprio fondamento e il proprio fine: quando
ha finalità esterne, cessa di essere arte.
arte simbolica
il pensiero sta lottando con la forma quasi in negativo rispetto ad essa.
arte classica
c'è equilibrio tra contenuto e forma
arte romantica
il contenuto spirituale è divenuto troppo per ogni forma
dissoluzione dell'arte e superamento nella religione
L'estetica coincide con l'analisi filosofica
Religione
L'assoluto viene interiorizzato tramite la sua rappresentazione in modo soggettivo.
Cristianesimo come manifestazione dello Spirito nei suoi tre momenti.
Idea in sé: Dio Padre
Idea fuori di sé: Figlio
Idea per sé: Spirito
Fa da preparazione alla filosofia che spiegherà la dimensione spirituale nell'immanenza storica e non più nella trascendenza
Filosofia
Unisce l'oggettività dell'arte e la soggettività della religione.
La filosofia è storia della filosofia
Nessuna filosofia può andare oltre la sua epoca
I vari sistemi di pensieri si articolano secondo un percorso evolutivo.
Ma si tratta comunque di uno sviluppo unitario che nella sua totalità è unico.