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ANTIPSICOTICI (SCHIZOFRENIA)-

Gli antipsicotici atipici sono farmaci utilizzati principalmente nel trattamento della schizofrenia e di altre condizioni psicotiche. Tra questi, il risperidone è uno dei più noti per il suo profilo farmacocinetico e farmacodinamico.

ANTIPSICOTICI (SCHIZOFRENIA)-

ANTIPSICOTICI

Antipsicotici di III generazione

manca una parte
Profilo BREXIPRAZOLO
Alt affinità per elettori adrenergici alpha1 e alpha2

Blocco alpha2 = azione antidepressiva

Blocco di alpha 1 = ipotensione ortostatica

Affinità per recettori H1
Antagonista dei recettori 5-HT7 migliorando la sfera cognitiva
Acatisia (equivalente motorio dello stato ansioso) presente nel 7% dei casi
Allo stadio stazionario le concentrazioni libere: 2,3 nM
Schizofrenia in adulti e in terapia aggiuntiva nella depressione
Profilo CARIPRAZINA
Non indicato per i sintomi positivi
Compete con la DA nel terminale presinaptica bloccando il freno e facendo rilasciare piu Dopamina
Dosaggio di 6 mg/g
Estremamente affine a D3
agonista parziale dei re- cettori D2, D3 e 5HT2A. Agisce sui re- cettori D2 a livello postsinaptico nello striato inibendo la via indiretta e sui re- cettori D3 a livello presinaptico che ini- biscono il rilascio di dopamina e, di con- seguenza, l’iperattivazione mesolim- bica.
Schizofrenia solo nell’adulto
Profilo AMISULPRIDE
L’azione antidepressiva dipende dal blocco dei recettori 5-HT7.
Dosaggi

A dosaggi più elevati viene utilizzata nella schizofrenia, dove controlla sia i sintomi positivi sia nega- tivi

Controllo dei sintomi positivi

300-800 mg/g

ad alti dosaggi blocca i recettori D2 e D3 post-sinaptici a livello del sistema mesolimbico e non nigrostriatale

A bassi dosaggi viene utilizzata nella di- stimia

Controllo dei sintomi negativi

50-300 mg/g

A bassi dosaggi blocca gli autocettori D2 e D3, favorendo il rilascio di dopa- mina,

A bassi dosaggi viene utilizzata nella di- stimia, mentre a dosaggi più elevati viene utilizzata nella schizofrenia, dove controlla sia i sintomi positivi sia nega- tivi.
Sia antipsicotico che antidepressivo

50mg/g nella depressione e 300-800 mg/g nella schizofrenia

Profilo ARIPRAZOLO

Potrebbe essere utilizzato nella disas- suefazione da cocaina nel soggetto non schizofrenico, in questo caso però po- trebbe indurre allo stesso tempo un po- tenziale abuso, in quanto agisce come agonista dei recettori dopaminergici, quindi questo ne limita l’uso nella popo- lazione generale non schizofrenica.

Si può utilizzare nel paziente schizofrenico, nel disturbo bipolare, nell’autismo ed è anche in grado di con- trollare il disturbo da uso di sostanze d’abuso.

Ha un’emivita molto elevata e viene metabolizzato da CYP2D6 e CYP3A4.

Formulazione LAI

Lauroxil Aripiprazolo, iniezione ogni 4-6 settimane

15-30 mg/g (in singola somministrazione orale)

Agisce sia da antagonista a livello del si- stema mesolimbico sia da agonista a li- vello del sistema mesocorticale. Agisce anche sui recettori 5-HT2A.

Inibizione SERT

Antagonista

5-HT2A/HT2C

Agonista parziale

D2,D3, 5-HT1A

Agisce da AGONISTA su sistema mesocorticle in ci ridotta attività dopamina è asssociata a sintomi negativi
Agisce su sistema mesolimbico da antagonista in cui eccesso di DA causa sintomi positivi
efficace in tutte le fasi della patologie
Primo sviluppato
Per schizofrenia in adulto e ragazzo
Sono definiti farmaci intelligenti, per- ché si comportano da agonisti parziali del recettore dopaminergico D2.
L’agonista parziale agisce potenziando la trasmissione endogena in caso di una sua riduzione, depotenziando la trasmis- sione endogena in caso di una sua iperat- tivazione.

Di conseguenza, gli agonisti parziali D2 agiranno: - Potenziando la trasmissione dopaminergica nel sistema mesocorticale, patologica- mente ipofunzionante; - Antagonizzando la trasmis- sione dopaminergica nel si- stema mesolimbico, fisiolo- gicamente iperattivato.

Sono modulatori della funzione serotoninergici e dopaminergici
SNAM

ATIPICI

Quali sono?

SULPRIDE

Profilo SULPIRIDE

È controindicato nei pazienti con feo- cromocitoma, prolattinomi e tumori mammari, mentre viene utilizzato nei pazienti schizofrenici contro i sintomi negativi.

- Sedazione; - Distonie precoci, come torcicollo spasmodico, crisi oculogire e tri- sma, per blocco dei recettori D2, che sono trattabili con l’utilizzo di anticolinergici; - Iperprolattinemia.

Viene somministrato per os in capsule o compresse al dosaggio di 100–400 mg/die, ma può essere somministrato anche intramuscolo.

È un antagonista selettivo dei recettori D2, quindi agisce solo su questi recet- tori.

ZIPRASIDONE

Profilo ZIPRASIDONE

approvato anche per il tratta- mento del disturbo bipolare e ha anche una buona efficacia nel trattamento dei tic motori in soggetti con sindrome di Tourette.

pazienti schizofrenici, depressi e ansiosi.

- Insonnia; - Vertigini; - Allungamento del QT; - Ipokaliemia; - Ipomagnesiemia.

Lega le proteine plasmatiche al 99% e viene metabolizzato da CYP3A4. Biso- gna evitare la somministrazione con ini- bitori e induttori di CYP3A4.

È un farmaco con potenza intermedia viene somministrato per os ed esiste una formulazione a lento rilascio intra- muscolo.

È un antagonista dei recettori dopami- nergici e serotoninergici ed agonista parziale di 5-HT1A, inoltre inibisce SERT e NAT.

È efficace nella fase acuta e nella fase di stabilizzazione.

Ha efficacia sui sintomi positivi e nega- tivi, anche associati ad ansia e depres- sione.

AP recettori D2
SDA

PALIPERIDONE

RISPERIDONE

Profilo RISPERIDONE

- Parkinsonismo farmacologico: in questo caso si somministrano anticolinergici, quali orfenadrina e biperidene.

- Distonie;

- Sindrome extrapiramidale;

- Insonnia, agitazione, ansia, cefalea;

- Iperprolattinemia;

- Incremento ponderale;

Diventa farmaco di prima linea per il trattamento delle sindromi autistiche, come Asperger, X-fragile, Rett e Angel- man.

È molto efficace nel trattamento della fase maniacale del disturbo bipolare e nell’agitazione psicomotoria.

Non bisogna superare il dosaggio di 8 mg

Unico Antipsicotici atipico disponibile in Gocce

È un farmaco ad elevata potenza, per cui viene somministrato nel range di po- chi mg, da 2 a 6 mg.

un’emivita breve di 3 ore,

tuttavia viene metabolizzato dal CYP2D6 in pa- liperidone (9-idrossirisperidone) che ha un’emivita molto maggiore.

somministrato per os, senza in- terferenze con gli alimenti.

Agisce anche sui recettori; - D3 e D4; - 5-HT1A, 5-HT2A e 5-HT2C; - α1 e α2; - H1.

È molto utilizzato, nonostante abbia la capacità di indurre una sindrome extrapiramidale ed iperprolattinemia, perché interagisce con i recettori D2 bloccandoli nel range del 70%, quindi si pone tra gli antipsicotici tipici e atipici.

MARTA

Nomi

LURASIDONE

Profilo LURASIDONE

- Sintomi extrapiramidali; - Iperprolattinemia; - Sindrome maligna da neurolet- tici; - Allungamento cQT; - Riduzione della soglia per le con- vulsioni.

Dosaggio

È un antipsicotico a potenza interme- dia, con dosaggio pari a 37-148mg in monosomministrazione.

Farmacocinetica

Viene metabo- lizzato da CYP3A4 e viene eliminato per via renale e fecale.

legame con le proteine plasmatiche pari al 99% ed un’emivita di 20-40 ore.

Viene assorbito a seguito della sommini- strazione per os,

Agisce bloccando i recettori dopami- nergici e serotoninergici, in particolare i 5-HT7 con effetto antidepressivo ed ef- fetto sui sintomi cognitivi.

È un farmaco che può essere assimilato alla clozapina, in quanto è efficace sia contro i sintomi positivi, negativi e di- scognitivi.

Può essere utilizzato nella fase acuta e nella fase di stabilizzazione della ma- lattia.

Antipsicotico a potenza media

QUETIAPINA

Profilo QUETIAPINA

È utilizzata anche in monoterapia nella fase depressiva del disturbo bipolare.

Si può utilizzare nei soggetti adolescenti e anziani, soprattutto nei soggetti con elevata aggressività per via della sua componente sedativa.

Bisogna fare attenzione alla comparsa dell’iride a bandiera: questo farmaco ha un effetto di blocco dei recettori α1 che controllano la midriasi.

Sono gli stessi di clozapina e olanzapina: - Ipotensione ortostatica; - Sonnolenza; - Incremento ponderale.

metabolizzato dal CYP3A4.

un’emivita di 7 ore.

Viene somministrato per os e il suo as- sorbimento è influenzato dall’assun- zione di alimenti.

È un farmaco a bassa potenza, quindi viene utilizzato nell’arco di 150-750 mg.

Profilo farmacodinamico

è un sedativo e di solito viene somministrato ai soggetti anziani per favorire il sonno.

Ha uno spettro d’azione più ristretto, è antagonista dei recettori: - D1 e D2; - 5-HT1A, 5-HT2A e 5-HT2C; - H1; - α1.

Effetto antidepressivo

OLANZAPINA

Profilo OLANZAPINA

- Viene utilizzata in terapia aggiuntiva agli SSRI (fluoxetina) nella DEPRESSIONE MAGGIORE resistente e nei disturbi bipolari (fase depressiva).

- È anche indicata nella profilassi dei DISTURBI BIPOLARI (fase maniacale).

- Si utilizza nei pazienti SCHIZOFRENICI de- pressi perché ha effetto ansiolitico per il blocco di recettori 5-HT2A e 5-HT2C.

Interazioni con farmaci

Sono analoghe a quelle analizzate per la clozapina: - Il fumo accelera il metabolismo dell’olanzapina per induzione di CYP1A2; - Gli inibitori di CYP1A2 ne aumen- tano la concentrazione plasma- tica.

- Aumento occasionale di GOT e GPT

- Incremento ponderale per blocco dei recettori

- Controindicato nei pazienti con demenza;

- Acatisia;

- Iperprolattinemia transitoria;

- Alterazione dello stato di coscienza o delirium:

- Il piu grave è il Coma

Profilo Farmacocinetico

L’olanzapina è un farmaco che è stato approvato anche per la somministrazione intramuscolare a lento rilascio, a dosaggi pari a 210-300 mg per 2 settimane o 150-300mg per 4 settimane.

metabolizzata dal CYP1A2 e CYP2D6 e quindi valgono le stesse interazioni descritte per la clozapina.

È un antipsicotico ad ALTA potenza, quindi viene somministrato a dosaggi molto bassi .

10 mg/die per os

Antagonista dei recettori: - D1 e D2; - 5-HT2A e 5-HT2C; - H1; - α1; - Muscarinici.

meno sedativa della clozapina,

Sintomi positivi e negativi

Potente efficacia Antipsicotica

Profilo CLOZAPINA

Interazione tra farmaci

Evitare in somministrazione con

- Inibitori di CYP1A2, come la fluvoxamina e ciprofloxacina, in quanto ne aumentano i livelli plasmatici.

- Litio: aumenta la probabilità che si verifichi una sindrome maligna da neurolettici;

- Antistamici ed oppiodi;

- Benzodiazepine;

- Alcool;

- Farmaci che deprimono la funzione midollare;

Se compaiono problemi cardiaci e/o respiratori bisogna interrompere SUBITO il trattamento e non prendere MAI più il farmaco

Trombosi venosa profonda

Cardiomiopatia

Febbre

Durante le prime settimane , spesso autolimitante

Scialorrea

Risolvibile co n clonidina

Ad alti dosaggi

Marcatore effetto antimuscarininco

Sedazione

a causa di blocco rec. H1 istaminergici

Ipotensione ortostatica

a causa di blocco dei rec. alfa1 adrenergici

Convulsioni dose-dipendente

Anche in soggetti non epilettici

Marcato incremento ponderale

come per gli antipsicotici tipici, di- pende dal fatto che si ha blocco dei recettori HT2C che di norma ini- biscono il centro della fame;

Rischio di Mielosoppressione

Monitoraggio settimanale dei GB e dei neutrofili nei primi 6 mesi, poi ogni 2 settimane

In 1,3% di pz trattati con farmaco i 1 annno

(Neutrofili <500/mm3)

Dosaggio

Efficace

Fase acuta/di stabilizzazione/stabile

Ogni giorno si raddoppia fino a raggiungere dosaggio max stabilito

Si comincia con 12-25 mg/g in due somministrazioni

100-300 mg /die

Profilo farmacocinetico

Metabolismo

Secondario —> CYP1A3

Primario —> CYP1A2

Se il soggetto è un fumatore e quindi induce il CYP1A2, sarà necessario aumentare il dosaggio di clozapina per ottenere l’effetto terapeutico.

se il soggetto inizia una terapia con clozapina ed improvvisamente interrompe l’assunzione di sostanze d’abuso (in particolare il fumo), si riduce l’induzione di CYP1A2, quindi si riduce la metabolizzazione della clozapina ed aumenta la sua concentrazione, per cui può avere un effetto tossico.

Se il pz fuma, non bisogna farlo smettere una volta che ha iniziato il trattamento perché il fumo stimola la produzione del citocromo che metabolizza il farmaco. Se citocromo non viene piu prodotto allora il farmaco può essere tossico

Emivita

un’emivita 12 – 15ore.

Metabolizzat prima dell’ escrezione

Legame a proteine plasmatiche

Biodisponibilita

Assorbimento

Farmaco a bassa potenza, deve essere quindi usato ad un alto dosaggio

Profilo farmacodinamico

Antagonista su: - Tutti i recettori dopaminergici; - Recettori 5-HT1, 5-HT2A, 5-HT2C; - Recettori istaminargici; - Recettori muscarinici; - Recettori adrenergici.

- Pazienti con discinesie da L-DOPA:

è efficace anche nel soggetto parkinsoniano che sviluppa discinesie ad una dose di 25mg, ovvero ad un dosaggio molto più basso rispetto al quello che si utilizza per avere un effetto antipsicotico.

- Pazienti ad alto rischio di suicidio:

è il farmaco più efficace nella prevenzione del suicidio;

- Pazienti resistenti ad altri farmaci antipsicotici:

È un farmaco di seconda scelta: di norma non si inizia a trattare il soggetto schizofrenico con la clozapina per via dei suoi effetti collaterali, tuttavia può diventare farmaco di prima scelta nel caso di soggetti farmaco-resistenti, che sono già stati trattati con antipsicotici tipici senza aver ottenuto una risposta terapeutica;

Aumenta rilascio della Noradrenalina attraverso il blocco dei recettori della’adrenalina

Antagonismo dei recettori della dopamina e di alcuni serotoninergici/muscarinici/istaminergici

Antagonizzzano recettori 5-HT2A (>90%) e D2 (45-55%)

(Multi acting receptor target antipsychotic)

Svantaggi dei farmaci atipici
Sospensione brusco di un antipsicotico clssico con introduzione di un atipico può portare a rebound della patologia

Modalità di Switch da un farmaco all’altro

Plateau cross-taper

Questa è una modalità che si attua anche nei soggetti epilettici quando non rispondono adeguatamente ad un farmaco e richiedono un cambiamento di terapia, e in cui bisogna evitare di lasciare il soggetto scoperto dal trattamento farmacologico.

aumentare progressivamente la dose del secondo farmaco, mentre si mantiene la dose del primo, fino al raggiungimento del plateau del nuovo farmaco e solo allora si riduce progressivamente il primo farmaco.

Cross-taper switch

gli svantaggi sono quelli di avere una finestra temporale in cui le dosi terapeutiche possano essere temporaneamente inadeguate

incremento graduale della dose del nuovo farmaco e riduzione graduale del primo;

Taper switch

immediato inizio di un secondo antipsicotico a dosaggio pieno senza interrompere il primo farmaco, con contemporanea riduzione del dosaggio del primo;

Abrupt switch

i vantaggi di questa strategia sono quelli della rapidità d’azione, della semplicità di attuazione con basso rischio di errore procedurale, basso rischio di effetti avversi additivi tra più farmaci antipsicotici, basso rischio di interazioni farmacologiche

sospensione immediata dell’antipsicotico pre-switch, con introduzione contestuale del nuovo antipsicotico a dosaggi clinici efficaci

Velocità d’azione piu lenta rispetto ai tipici
Mancanza di effetto rapido in pz in fase acuta con delirio molto presente
Effetti collaterali di gruppo
Altri fattori di rischio comprendono:

- Allungamento del QT corretto (ziprasidone in particolare).

- Ipotensione ortostatica: per blocco dei recettori adrenergici Alfa1;

- Effetti anticolinergici: come stipsi e secchezza delle fauci, per blocco dei recettori muscarinici;

- Agitazione;

- Insonnia: per azione sui recettori 5-HT2A corticali;

- Sedazione: per blocco dei recettori H1;

- Rischio cerebrovascolare:

nei soggetti anziani o nei soggetti con demenza o con malattia di Alzheimer (ma è un aspetto ancora dibattuto).

- Incremento ponderale:

bloccando i recettori 5-HT2C, che controllano il senso di sazietà, inducono il paziente a mangiare di più e ad acquisire molto peso kg

Questo comporta

o Ipertrigliceridemia; o Diabete di tipo 2; o Insulino-resistenza.

Utilizzo in terapia
confronto

Soggetti farmaco resistenti

CLOZAPINA

Suicidio

Sintom discognitivi

CLOZAPINA >>> Antipsicotici classici e atipici

Sintomi negativi

Antipsicotici atipici >>> Antipsicotici classici

Sintomi positivi

Antipsicotici atipici = Antipsicotici classici

Infine, possono essere utilizzati per la profilassi dei disturbi bipolari, tali farmaci sono perciò anche chiamati STABILIZZATORI DELL'UMORE .
Si possono usare anche nella psicosi che può comparire nelle fasi avanzate di patologie degenerative (Parkinson).
Possono inoltre essere utilizzati nel disturbo ossessivo-compulsivo e nei soggetti che hanno una depressione resistente ai farmaci antidepressivi.
Schizofrenia in esordio post-adolescenziale
Formula STEPS
SIMPLICITY

Monitoraggio

Facilita nel dosare il farmaco

Schema di somministrazione

PAYMENT

Costi

EFFICACY

Effetto i profilassi

Mantenimento dell’efffetto a lungo termine

Velocità di comparsa dell’effetto terapeutico

Unico meccanismo d’azione

TOLERABILITY

Acuta/a lungo termine

SAFETY

Interazione fra farmaci

Sicurezza a lungo termine

Indice terapeutico

Scala che ci aiuta a descrivere un farmaco attraverso le sue caratteristiche
Farmacodinamica
gli altri recettori su cui vanno a interagire sono responsabili degli effetti collaterali dei farmaci.
Il bersaglio terapeutico principale è il blocco dei recettori D2 dopaminergici e 5-HT2A serotoninergici,
Ruolo della SEROTONINA
Attiva i neuroni GABAergici nella corteccia
Stimola la secrezione di PRL
Inibisce a livello dello striato il rilascio della Dopamina
Ruolo importante nella schizofrenia

TIPICI

Classi di farmaci
- Dibenzoxazepine:
- Butirrofenoli di II generazione:

sono farmaci ad alta potenza, la principale molecola è la PRIMOZIDE, utilizzata nel trattamento dei tic;

- Butirrofenoli:

la principale molecola appartenente a questa classe è l’ALOPERIDOLO (Serenase, Haldol, Haldol decaenonato [LAI]);

ALOPERIDOLO (Hadol, Serenase)

il più potente deliriolitico e non ha effetti sedativi.

Ha alta potenza e si somministra in acuto a dosi di 2-6mg/die (100mg di clorpromazina equivalgono a 2mg di aloperidolo);

È un antipsicotico tipico appartenente alla classe dei butirrofenoli,

- Tioxanteni,

sono simili alle fenotiazine, anch’essi sono a catena alifatica o piperidinica. Lo ZUCLOPERIDOLO è disponibile anche a lento rilascio;

- Fenotiazine:

Ci sono diverse molecole, le principali sono quelle a catena alifatica (CLORPROMAZINA) o piperidinica (flufenazina). Sono a bassa potenza (dose oltre 25mg);

Clorpromazina

Effetti tossici uguali a tutti gli antipsicotici più

- Dermatite.

- Manifetazioni cutanee immuno-allergiche;

- Epatotossicità (ittero colestatico)

- Cardiotossicità;

efficacia ottima nel controllo dei sintomi positivi e ha latenza clinica di circa 2 settimane.

ha bassa potenza (dose 200-800mg/die)

prototipo degli antipsicotici tipici fenotiazinici a catena alifatica,

Effetti collaterali
- Stipsi, riduzione delle secrezioni, riduzione della motilità GI, xerostomia e midriasi:

dovuti al blocco dei recettori muscarinici e negli anziani si può avere anche declino cognitivo che si associa a peggioramento del quadro clinico.

- Sedazione

è dovuta al blocco dei recettori istaminici H1, va in contro a tolleranza. Bisogna fare attenzione alla contemporanea assunzione di alcool, molto verosimile e frequente, che potrebbe provocare sedazione massiva;

- Ipotensione ortostatica:

dovuta al blocco dei recettori α1 adrenergici. Bisogna fare attenzione soprattutto nei soggetti anziani, dove può dare origine a cadute e fratture;

Sono dovuti alla scarsa selettività del farmaco che agisce anche a livello di altri recettori:
Effetti avversi
I due principali effetti avversi comprendono l’iperprolattinemia e la sindrome piramidale.

La SINDROME EXTRAPIRAMIDALE si manife- sta in forme precoci e tardive.

Forme Tardive

- Discinesie tardive: si manifestano dopo 3-4 anni di trattamento nel 40% dei pazienti a causa di ipersensibilizzazione dei recettori D2. Si trattano sostituendo il farmaco con clozapina e alte dosi di vitamina E.

- Rabbit syndrome: forma di tremore e rigidità che si manifesta nella muscolatura periorale;

Forme precoci

- Sindrome da neurolettici maligna:

dà origine a ipertermia notevole, si registra solo in un numero molto limitato di pazienti. In questo caso si deve immediatamente interrompere la somministrazione e somministrare agonisti D2 (bromocriptina, dantrolene) in modo da ridurre la rigidità e la contrattilità che si manifesta. Si manifesta più frequentemente nei maschi in cui la patologia si è manifestata più precocemente.

- Parkinsonismo: motivo per il quale si associano sempre anticolinergici, come:

o Triesilfenidile (Artane) 2-10 mg tid).

o Orfrenadina (Disipal) 100mg tid;

o Biperidene (Akineton) 2mg bid;

- Acatisia: è l’equivalente motorio dell’ansia, il soggetto ha bisogno irrefrenabile di muoversi. È Insensibile gli anticolinergici, ma sensibile a β-bloccanti e alle benzodiazepine;

- Distonie acute, sensibili ad anticolinergici se somministrati entro 1-5 giorni;

La dopamina inibisce la produzione di prolattina, di conseguenza il blocco della trasmissione D2 conduce a IPERPROLATTINEMIA che provoca ginecomastia, impotenza, galattorrea, amenorrea e aumento dell’osteoporosi in terapia a lungo termine;

Farmacocinetica
emivita è di 20 – 40 ore e sono metabolizzati a livello epatico dai CYP3A4 e 2D6.

non somministrare ipericum

Legano le proteine plasmatiche al 70-80% e il volume di distribuzione è molto elevato perché sono molto liposolubili, il rapporto cervello plasma è di 20:1.
Hanno assorbimento erratico, bisogna evitare interferenze con cibo e antiacidi.
Indicazioni terapeutiche
Alcuni sono presenti anche in formulazione a lento rilascio (LAI - long acting injectible) e questi possono essere usati nella fase di stabilizzazione, ma non nella fase acuta.
Hanno un assorbimento molto rapido, vengono somministrati sia per os sia intramuscolo, sia endovena quando vogliamo ottenere un controllo molto rapido.
Funzionano soprattutto sui sintomi positivi, poco o niente su sintomi negativi e cognitivi, quindi sono ottimi in fase acuta, controllano bene delirio e allucinazione.
Farmacodinamica
Sono farmaci poco selettivi, hanno un profilo farmacodinamico sporco e agiscono anche sui recettori α1 e α2 adrenergici, sui recettori istaminergici H1, sui recettori colinergici muscarinici, sui recettori serotoninergici, ma non sul 5-HT2A.

L’alta affinità per il recettore, unitamente alla scarsa selettività spiega la maggior presenza di effetti collaterali per i farmaci di I generazione, tra cui il PARKINSONISMO farmacologico per blocco massivo sui D2.

antagonisti del recettore D2 con affinità >90%,

a differenza degli antipsicotici atipici, che bloccano il recettore in ragione del 45-60%.